La Cina vuole Taiwan e avverte gli Stati Uniti: “Nessuna interferenza“

Luna Luciano

16/04/2022

02/12/2022 - 15:02

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Dopo la visita degli Stati Uniti a Taiwan, la Cina avverte: “Ci riprenderemo l’isola”. Cresce la tensione in Oriente mentre 6 jet militari cinesi avrebbero invaso l’area di difesa di Taiwan.

La Cina vuole Taiwan e avverte gli Stati Uniti: “Nessuna interferenza“

La Cina vuole Taiwan, adottando gli stessi toni della Russia prima dell’aggressione all’Ucraina, e avverte gli Stati Uniti: non sarà tollerata alcuna interferenza da parte della superpotenza americana.

Ad aver scatenato la dura reazione della Cina sarebbe stata la visita di una delegazione bipartisan di sei senatori statunitense sull’isola, rivendicata da Pechino come appartenente al proprio territorio nazionale. Si riaccende quindi la tensione tra Cina e Stati Uniti e le due superpotenze si accusano vicendevolmente.

Il ministero della difesa cinese ha puntato il dito contro gli States, accusandoli di strumentalizzare Taiwan per generare caos nella propria area. La Cia statunitense invece accusa Pechino di voler sostituirsi agli Usa nel Pacifico e di essere un partner silente di Mosca nel conflitto russo-ucraino, quando è proprio la Cina uno dei mediatori.

Intanto sei i jet militari cinesi che avrebbero invaso l’area di difesa di Taiwan, come denunciato dal ministero della Difesa dell’isola. Una situazione geopolitica delicata che non può non essere approfondita. Di seguito cosa è successo a Taiwan, la minaccia della Cina e i rapporti con Mosca.

Cosa è successo a Taiwan: Usa visitano l’isola e Cina contraria

La dura reazione della Cina sarebbe la conseguenza diretta di ciò che è successo a Taiwan. A scatenare le minacce cinesi sarebbe quindi stata la visita di una delegazione degli Stati Uniti all’isola, violando di fatto l’accordo di Taiwan, ossia il Taiwan Relations Act (1980) dove Washington riconosce Taiwan come parte della Cina impegnandosi a mantenere relazioni solo con Pechino.

Come la gran parte delle nazioni, gli Stati Uniti mantengono anche legami de facto con Taipei e sono vincolati da un atto del Congresso per garantire all’isola tutti i mezzi per la sua difesa. La Cina non avrebbe gradito però l’interferenza e il sostegno americano alla causa di Taiwan. Prima con Trump e poi con Biden, la vendita di armi all’isola è aumentata, alimentando l’attivismo e le forze separatiste dell’isola. L’isolamento internazionale a cui Pechino aveva sottoposto Taipei si sta rivelando inefficace, ancor di più davanti al conflitto russo-ucraino.

La Cina vuole Taiwan, avverte gli Usa: “nessuna interferenza”

La riunificazione con Taiwan si farà e Pechino non esclude l’impiego delle armi e della forza e la Repubblica Popolare avverte gli Stati Uniti non tollererà la minima interferenza. È questo ciò che emerge dalle parole del portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, il quale si è spinto a minacciare l’adozione di “misure efficaci a tutela della sovranità e dell’integrità della Nazione”, opponendosi a qualsiasi scambio ufficiale tra Taipei e Washington.

La visita della delegazione americana, come spiegato durante la conferenza, ha danneggiato gravemente il fondamento politico delle relazioni cino-americane, aumentando le tensioni in Taiwan. Intanto l’Esercito cinese ha compiuto alcune manovre di pattugliamento a sorpresa intorno all’isola e nel mare cinese: schierate navi militari, cacciatorpedinieri e sei jet - che hanno violato la zona di difesa aerea taiwanese - come prova di forza contro. Taiwan è per la Cina “una parte sacra e inalienabile del territorio” e per questo l’esercito prenderà “tutte le misure necessarie per contrastare risolutamente l’interferenza delle forze esterne”. Il messaggio è chiaro per gli Stati Uniti e purtroppo ricorda i messaggi che la stessa Mosca aveva rivolte a Washington e Bruxelles.

Cina-Russia: un’alleanza che preoccupa gli Usa

Le minacce della Cina agli Stati Uniti risuonano cupamente nella memoria recente. Il monito era lo stesso che la Russia aveva rivolto a Washington e Bruxelles, e mentre gli attori internazionali rivolgono la loro attenzione su ciò che sta accadendo in Ucraina, le mosse cinesi non devono sfuggire.

Sono in molti a temere un’aggressione cinese a Taiwan e un’espansione territoriale, mesi fa fu il Giappone a parlarne per primo. A preoccupare è proprio quell’alleanza che intercorre tra Russia e Cina. Pechino, mediatore nel conflitto russo-ucraino, ha sì invocato il cessate il fuoco ma non ha mai riconosciuto la responsabilità della Russia, dato che lascia riflettere. Allo stesso modo il presidente russo Vladimir Putin ha più volte dichiarato il proprio sostegno all’annessione di Taiwan da parte della Cina.

Non bisogna inoltre dimenticare il ruolo fondamentale giocato nell’isola a livello mondiale. Solo Taiwan produce circa il 90% dei semiconduttori di fascia alta. Eppure, la Cina non ha mai controllato la Taiwan democratica, ma ha più volte promesso di prenderne il possesso anche con la forza, se necessario. E dopo l’invasione dei jet militari cinesi in area taiwanese, l’isola si sta preparando a un futuro attacco. Pur l’alleanza che unisce Russia e Cina, sono in molti a sperare che non si debba assistere con Taiwan a una nuova Ucraina.

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