Cina-Russia, così l’alleanza cresce e disegna un mondo nuovo

Violetta Silvestri

07/03/2024

07/03/2024 - 11:15

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Nuovi dati confermano che l’alleanza Cina-Russia è più forte che mai. Dal commercio ai progetti infrastrutturali fino alla sicurezza, le due nazioni si avvicinano in nome di un mondo che cambia.

Cina-Russia, così l’alleanza cresce e disegna un mondo nuovo

Cina e Russia fortificano i legami commerciali ed economici, a testimonianza di un avvicinamento che si fa sempre più strategico e di valenza politica.

In un contesto globale come quello attuale, sconvolto da due guerre e guidato da cambiamenti irreversibili nelle alleanze tra potenze, l’asse Cina-Russia è osservato con molta attenzione e preoccupazione in Occidente.

Le tensioni geopolitiche tra Washington e Pechino, unite alla ormai consolidata rivalità tra Europa e Russia soprattutto nell’ambito energetico, stanno rivoluzionando il mondo e riportando una divisione in blocchi tra grandi nazioni nemiche che suona come un allarme per la sicurezza globale. In questa cornice, i legami economici sono di enorme rilevanza. Per questo, i nuovi dati commerciali sulla cooperazione Cina-Russia raccontano molto del mondo “nuovo”.

Cina-Russia: il commercio tra le due potenze è da record

Dati alla mano, gli aggiornamenti sul commercio tra Pechino e Mosca mostrano che il 2024 è iniziato in modo solido.

Le esportazioni cinesi denominate in dollari verso la Russia sono aumentate del 12,5% nel periodo gennaio-febbraio rispetto all’anno precedente, mentre le importazioni sono cresciute del 6,7%, secondo i dati doganali di giovedì.

Secondo i dati dell’Amministrazione generale delle dogane cinese, il commercio bilaterale ha raggiunto i 37 miliardi di dollari nei primi due mesi e nel 2023 ha registrato un valore di 240 miliardi di dollari, stabilendo un nuovo record.

Il vicino orientale della Russia è diventato fornitore molti beni, dai vestiti ai macchinari e alle automobili, dopo l’esodo dei produttori occidentali in seguito all’invasione dell’Ucraina. Allo stesso tempo, la Russia ha incrementato le esportazioni di materie prime come carbone e alluminio verso la Cina, mentre l’Europa evita i metalli e le società minerarie russe anche quando non sono sanzionate.

In nome di una alleanza sempre più forte, il ministero delle Finanze russo ha anche discusso con i suoi omologhi cinesi la possibilità di contrarre prestiti in yuan, ma non è stata ancora presa una decisione, ha dichiarato il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov ai media statali in un discorso pubblicato il 26 febbraio.

Siluanov ha aggiunto che Mosca è pronta a iniziare a testare i pagamenti in valute digitali con la Cina o con i Paesi dell’Unione economica eurasiatica.

Inoltre, intervenendo giovedì in una conferenza stampa a margine della riunione annuale del parlamento cinese a Pechino, il ministro degli Esteri Wang Yi ha affermato che la nazione è disposta a lavorare con la Russia per promuovere nuovi motori di cooperazione e consolidare l’amicizia.

Così la Cina sostiene i progetti orientali della Russia

Il crescente commercio della Russia con la Cina ha aiutato la sua economia a resistere alle sanzioni occidentali secondo diverse analisi. Non sarebbe un caso che adesso Mosca si sta preparando a spendere miliardi per potenziare le sue vaste ferrovie orientali e accelerare la fiorente cooperazione con Pechino.

L’analisi e i dati riportati da Bloomberg su questo temo chiariscono cosa ci sia in gioco. Putin ha delineato i piani per aumentare la capacità di trasporto annuale sulle due ferrovie più lunghe della Russia, la Transiberiana e la linea principale Baikal-Amur, a 210 milioni di tonnellate entro il 2030, in un discorso all’Assemblea federale il 29 febbraio prima delle elezioni presidenziali della prossima settimana. Secondo il quotidiano Kommersant, nel 2023 le linee ferroviarie hanno movimentato circa 150,5 milioni di tonnellate di merci.

Le 8.700 miglia di binari ferroviari, conosciuti anche come Poligono Orientale, costituiscono un’arteria vitale per il commercio estero della Russia, collegando le sue regioni occidentali con l’Oceano Pacifico e la Cina. Eppure le rotte sono state a lungo afflitte da problemi logistici e attualmente operano al di sotto della loro capacità nominale, nonostante il boom del commercio con l’Asia.

Data la crescente cooperazione tra Cina e Russia, “l’importanza di sviluppare il Poligono Orientale continua ad aumentare”, ha affermato Anastasia Pyatachkova, docente presso la Scuola Superiore di Economia dell’Università Nazionale di Ricerca. “Il trasporto ferroviario rimane uno dei modi più convenienti per trasportare alcuni tipi di merci, compreso il carbone”, ha aggiunto.

Secondo l’economista Alex Isakov, gli investimenti nel settore ferroviario sono in linea con l’obiettivo finale della Russia di vedere la Cina sostituire completamente l’Europa in termini di commercio energetico, trasferimento tecnologico e mercati finanziari. Oggi, la capacità della linea principale transiberiana e sovietica Baikal-Amur è al limite, quindi la loro espansione consentirà alla Russia di incrementare i suoi scambi commerciali con la Cina. Nel medio termine, ci sono però tre rischi che questo progetto dovrà affrontare: sanzioni, transizione energetica e finanziamenti.

Cina e Russia e la questione sicurezza

La cooperazione economica tra i 2 Paesi segue inevitabilmente il bisogno di sostegno strategico delle due nazioni, soprattutto in ambito di sicurezza.

Occorre ricordare a tal proposito che i due leader hanno rafforzato la loro relazione da quando la Russia ha lanciato l’invasione dell’Ucraina. Poche settimane prima dell’inizio della guerra, Xi ha stretto un’amicizia “senza limiti” con Putin durante le Olimpiadi invernali del 2022 a Pechino e ha firmato una serie di accordi di fornitura energetica a lungo termine.

Da allora, entrambi hanno compiuto viaggi diplomatici nelle rispettive capitali. Xi si è recato a Mosca nel marzo dello scorso anno, dove Putin gli ha detto che la Russia era pronta a discutere la proposta della Cina per porre fine alla guerra. Poi, in ottobre, Putin ha incontrato Xi a Pechino, dove il presidente russo ha partecipato al Forum cinese della Belt and Road – un “progetto del secolo” per Xi inteso a espandere il soft power cinese attraverso una rete di investimenti infrastrutturali.

Durante una telefonata del febbraio scorso, Xi ha anche detto a Putin che la Cina è disposta a rafforzare la cooperazione multilaterale internazionale con la Russia.

La Cina cerca sicurezza lungo il confine con la Russia, sfruttando il vicino come nuovo mercato per alcune delle sue automobili, televisori e smartphone. La seconda economia mondiale vuole inoltre trarre vantaggio dai prezzi ribassati del petrolio e del gas russi.

Secondo diversi analisti, infine, una Russia affidabile può anche aiutare Xi nel presentare la sua visione di un’alternativa all’ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti e aiutarlo a proteggere gli interessi fondamentali della Cina, inclusa la sua posizione su Taiwan, che Pechino considera una provincia separatista.

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