Introdotti i nuovi dazi di Trump, le Borse asiatiche a due velocità

Riccardo Designori

02/09/2019

02/09/2019 - 08:58

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Quotazioni in rialzo in Asia all’indomani dell’avvio dei nuovi dazi voluti dal Presidente Usa Donald Trump su beni per 125 miliardi di dollari. I mercati azionari asiatici non hanno però pagato pegno all’inizio della stagione dei nuovi dazi

Introdotti i nuovi dazi di Trump, le Borse asiatiche a due velocità

Con l’inizio del mese di settembre sono entrati in vigore i nuovi dazi statunitensi al 15% sui beni Made in Cina. La decisione dell’amministrazione di Donald Trump interessa sia beni tecnologici come smart watch e televisori a schermo piatto che molti tipi di calzature e colpirà nel suo complesso beni per oltre 125 miliardi di dollari.

Quella entrata in vigore ieri non è nè la prima nè l’ultima su questo fronte voluta dall’inquilino della Casa Bianca. Nella contrapposizione tra Cina e Stati Uniti, il prossimo 1° ottobre verranno innalzati dal 25% al 30% i dazi entrati in vigore negli scorsi mesi sugli output industriali Made in Cina. Il valore dei beni oggetto di questi dazi è nell’ordine dei 250 miliardi di dollari.

Guardando in avanti, ora resta da capire come vorrà muoversi l’amministrazione Trump. Se a fine mese i rappresentanti delle due superpotenze si dovrebbero incontrare per riprendere i negoziati, non va dimenticato che il prossimo 15 dicembre entreranno in vigore le tariffe al 15% sui restanti prodotti cinesi ancora esentasse. In questa categoria rientrano giocattoli, smartphone, PC portatili, videogiochi e altri dispositivi elettronici.

La reazione dei mercati asiatici

In un clima che negli ultimi mesi ha visto le quotazioni dei mercati azionari internazionali pesantemente influenzate dall’evoluzione della guerra commerciale che vede contrapposte Cina e Stati Uniti, l’avvio ufficiale dei nuovi dazi non ha causato panico o forti movimenti all’insegna delle vendite per i listini asiatici.

La nuova ottava di Borsa ha infatti visto per il momento ha visto gli indici cinesi protagonisti di uno spunto rialzista, con Shanghai in crescita dell’1,3% e Shenzen del 2,1%. In controtendenza la Piazza finanziaria di Hong Kong su cui però pesa l’impatto economico degli scontri di piazza delle ultime settimane. Da evidenziare come oggi la Borsa di New York rimarrà chiusa per la festività del Labor Day.

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