Il governo cinese installa app-spia sugli smartphone dei turisti

Mario D’Angelo

02/07/2019

02/07/2019 - 23:57

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Al confine della ricca regione dello Xinjiang, dalla quale passerà la Nuova Via della Seta, la polizia installa app sui telefoni dei turisti per scansionarne il contenuto

Il governo cinese installa app-spia sugli smartphone dei turisti

La polizia di frontiera cinese installa di routine app-spia sugli smartphone dei turisti. Ciò avviene al confine della regione dello Xinjiang, dove il governo sta attuando un’estesa campagna di sorveglianza nei confronti della locale popolazione musulmana.

Le autorità richiedono a chi è di passaggio dal vicino Kirghizistan la consegna del cellulare, sul quale vengono applicati software invasivi capaci di scansionare e raccogliere migliaia di file, controllare l’attività di messaggistica, calendario, app installate e così via.

Cina, polizia installa spyware su smartphone di turisti

Nel caso degli iPhone, basta collegarli a una macchina che setaccia il telefono per determinati contenuti. Per gli Android si deve andare oltre, installando una app spyware che rimane sul telefono finché l’utente non si accorge della sua presenza.

In teoria questa applicazione dovrebbe essere cancellata dagli stessi agenti a scansione completata. Ma, stando a report di testate come il New York Times e il Guardian, la polizia spesso se n’è dimenticata. Ed è proprio così che l’app è stata scoperta.

La repressione del governo cinese sullo Xinjiang

La violazione della privacy dei turisti è nulla rispetto a ciò che passa la popolazione dello Xinjiang, casa di numerose minoranze etniche, a partire dagli Uighur, gruppo di musulmani da 8 milioni di persone. Anche i residenti devono sottoporre i propri smartphone a scansionamenti per individuare materiale che le autorità reputano estremista, e per le strade e nelle moschee sono installate telecamere con riconoscimento facciale.

Un milione di Uighur è stato rinchiuso in campi di internamento. Diversi reporter hanno denunciato torture e morti.

Lo Xinjiang non è soltanto una regione ricca di risorse naturali. Benché collocata all’estremo occidente di Pechino, è geograficamente centrale rispetto alla Belt and Road initiative, la famosa Nuova Via della Seta cui anche l’Italia parteciperà.

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