Chi è nato in questi anni dovrà fare il servizio militare

Simone Micocci

22 Maggio 2024 - 11:00

Ritorna il servizio militare in Italia? Il disegno di legge c’è, ma non è detto esista la volontà politica di approvarla. In tal caso a esserne interessati sarebbero i giovani tra i 18 e i 26 anni.

Chi è nato in questi anni dovrà fare il servizio militare

La Lega vuole reintrodurre l’obbligo del servizio militare (o civile). Matteo Salvini lo ha annunciato da tempo, convinto che il ripristino del servizio di leva rappresenti una “grande forma di educazione civica” e nelle ultime ore la sua promessa ha iniziato ad assumere dei contorni più definiti. Alla Camera dei Deputati, infatti, è stato depositato il progetto di legge leghista recante le disposizioni per “l’istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al governo per la sua disciplina” che se approvato comporterà un ritorno al passato.

In Italia la leva obbligatoria è stata abolita a partire dal gennaio del 2005: prima di allora ogni ragazzo al compimento dei 18 anni riceveva la cartolina che li obbligava a prestare servizio militare, salvo il caso di particolari esenzioni.

Un obbligo venuto meno, lasciando però il reclutamento su base volontaria. Un errore secondo Matteo Salvini, il quale appunto ritiene che il servizio militare rappresenti un importante momento formativo per i più giovani, nonché di aiuto alla società. “Le persone possono dedicarsi al salvataggio, alla protezione civile, al Pronto soccorso, alla protezione dei boschi”, ha dichiarato il leader della Lega, il quale ha quindi in mente un programma differente da quello utilizzato in Italia fino al 2004, a partire dalla durata del servizio di leva che viene dimezzata.

Vediamo dunque nel dettaglio come potrebbe funzionare il ritorno del servizio militare in Italia, nonché quali sono i giovani che potrebbero essere obbligati a partire laddove la proposta di legge dovesse essere approvata e attuata dal governo.

Cosa prevede la proposta di legge sul servizio militare

Nel testo di legge, firmato dal deputato Eugenio Zoffili, membro della Commissione Difesa della Camera, viene ristabilito l’obbligo del servizio militare per i giovani, con la differenza che la durata sarà di soli 6 mesi.

Vi è poi un’altra importante novità: saranno ragazzi e ragazze a scegliere se svolgere il servizio nelle armi oppure se preferiscono il servizio civile. Nel primo caso verrà quindi assicurata la formazione militare, nel secondo, invece, questi saranno preparati a svolgere funzioni di concorso alla tutela del patrimonio culturale, naturalistico e paesaggistico italiano, oltre alla possibilità di un futuro inserimento nella Protezione Civile e di collaborare con i Vigili del Fuoco.

Un’altra differenza sta nel luogo in cui si svolgerà il servizio. Dimenticate la “cartolina” che vi spedisce lontano centinaia di chilometri da casa: questa volta il servizio militare, o civile appunto, si terrà nella regione di residenza, con priorità alla provincia laddove possibile. Viene comunque lasciata al cittadino la possibilità di chiedere di essere impiegati in una differente regione.

Chi è nato in questi anni dovrà fare il servizio militare

Secondo la proposta della Lega, l’obbligo del servizio di leva (con l’alternativa del servizio civile) dovrebbe riguardare tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 26 anni. Di fatto, a oggi sarebbero interessati i nati entro il 1998, per quanto comunque va detto che l’iter legislativo potrebbe richiedere diverso tempo per l’approvazione (e non è neppure detto che ci sarà mai) escludendo quindi chi va verso il compimento dei 27 anni di età.

Il servizio militare tornerà obbligatorio in Italia?

Come anticipato, non è detto che la proposta di legge depositata dalla Lega venga effettivamente approvata. Basti pensare che il ministro della Difesa Guido Crosetto (al quale va il nostro augurio di piena guarigione dopo il malore che lo ha colpito durante lo svolgimento del Consiglio Supremo di Difesa) si è già detto contrario a una tale proposta, ritenendo che “la formazione vada fatta a scuola e non tra le fila delle Forze Armate italiane”.

Bisognerà quindi capire quale sarà l’appoggio della maggioranza rispetto alla proposta leghista, fermo restando che laddove il disegno di legge delega dovesse essere approvato sarebbe comunque il governo a dover disciplinarne le modalità di attuazione. Insomma, a oggi il ritorno della leva obbligatoria in Italia non sembra essere imminente, ragion per cui i nati tra gli anni 1998 e 1999 possono stare tranquilli rispetto al fatto che un tale obbligo non dovrebbe comunque interessarli.

Per il resto bisognerà capire quali saranno le eccezioni: è molto probabile infatti che l’obbligo non varrà per chi studia o lavora, interessando così i soli disoccupati. Ma in ogni caso è presto (e forse anche inutile visto che di concreto non c’è ancora nulla) per fare qualsiasi supposizione a riguardo.

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