La Russia sarebbe pronta a una grande offensiva in primavera: se dovesse sfondare arrivando fino a Kiev, a quel punto sarebbe alto il rischio di una guerra nucleare o mondiale.
Quando si parla del rischio di una guerra nucleare o mondiale come diretta conseguenza del conflitto in corso da più di un anno in Ucraina, c’è una domanda che dalle parti della Nato cercano in ogni modo di dribblare come fossero il Garrincha dei tempi d’oro.
La domanda è molto semplice: cosa potrebbe mai succedere se l’esercito russo, considerata la sua superiorità militare rispetto all’Ucraina e in vista della tanto annunciata offensiva di primavera, dovesse sfondare le linee ucraine e marciare diritto fino a Kiev?
Se mai dovesse realizzarsi uno scenario del genere, la risposta sarebbe altrettanto semplice quanto drammatica: una guerra nucleare che potrebbe sconvolgere non solo il Vecchio Continente, ma il mondo intero.
Del resto le notizie che arrivano dall’Asia non sembrerebbero essere rassicuranti a riguardo: Oltreoceano sono convinti che l’Iran sia già pronta per la bomba atomica, mentre la Corea del Nord sta continuando lo sfoggio dei propri missili senza contare le continue provocazioni militari da parte di Kim Jong-un.
Inoltre Vladimir Putin dopo aver annunciato la sospensione dell’adesione della Russia al trattato Start, è passato dalle parole ai fatti firmando lo stop all’intesa firmata ai tempi con gli Stati Uniti per limitare le armi atomiche: tutti segnali questi di come Mosca e i suoi alleati stiano continuando ad agitare lo spauracchio di una guerra nucleare per spaventare la Nato.
Perché c’è il rischio di una guerra nucleare
La paura di una guerra nucleare è l’unico motivo che finora ha frenato l’Occidente nel rispondere militarmente alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina; fino a che punto però la Nato potrà continuare a temporeggiare?
Fino a quando la guerra in Ucraina continuerà ad andare avanti in una situazione di sostanziale stallo, sia gli Stati Uniti sia la Cina - autentico convitato di pietra del conflitto - non hanno motivi per cercare di forzare la mano anche perché nell’ultimo anno, grazie al conflitto, hanno avuto dei palesi benefici economici.
Se la Russia però dovesse conquistare il resto del Donbass iniziando poi a dirigersi verso Kiev, a quel punto gli Usa non potrebbero permettere una vittoria totale da parte di Putin e sarebbero chiamati a intervenire direttamente.
In teoria anche in una situazione opposta, ovvero con le truppe ucraine capaci di riconquistare i territori perduti Crimea compresa, sarebbe alto il rischio di una guerra nucleare visto che Vladimir Putin potrebbe decidere di utilizzare tutte le armi a sua disposizione pur di non andare incontro a una disfatta totale.
Insomma, fino a quando la guerra resterà nell’attuale situazione di limbo le possibilità di una escalation continueranno a essere ridotte ma, se uno dei due belligeranti dovesse avere la meglio, a quel punto anche lo scenario più catastrofico potrebbe tragicamente diventare realtà.
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