Cedola numero 6 in pagamento sul BTP Valore che prezza 103,44 sui massimi di periodo

Stefano Vozza

4 Settembre 2025 - 13:18

Interessi trimestrali in arrivo per i titolari del Valore nato 18 mesi fa e tasso cedolare al 3,25% per il suo 1°, 2° e 3° anno di vita

Cedola numero 6 in pagamento sul BTP Valore che prezza 103,44 sui massimi di periodo

Nuovo mese e altro round di stacco cedole per una delle 5 serie di BTP della famiglia Valore. Del resto l’introduzione della cedola trimestrale tra i titoli targati MEF ha reso più frequente l’appuntamento con gli interessi per milioni di investitori. Stavolta è il caso del BTP Valore 2030 nato sul finire dell’inverno dell’anno scorso. Per venerdì 5, infatti, è attesa la cedola numero 6 in pagamento sul BTP Valore che prezza 103,44 sui massimi di periodo.

I dati salienti del BTP Valore 2030

Il Dipartimento del Tesoro MEF ha collocato l’obbligazione dal 26 febbraio al 1° marzo 2024, con data di godimento e regolamento fissata al 5 marzo. Quest’ultima è quindi la data di scadenza e rimborso finale, ma con riferimento all’anno 2030 per una durata di 6 anni in origine. Ancora, il 5 di giugno, di 5 settembre, di dicembre e marzo è anche la data di stacco cedola, vista la periodicità trimestrale introdotta dal legislatore dalla 2° emissione in poi. Quello in esame, in particolare, è oggetto del 3° lancio, in cui il MEF raccolse 18.316,424 mln di € grazie ai 656.369 contratti registrati per un taglio medio di 27.906 €.
Questi special bond retail hanno un doppio identificativo di riconoscimento, uno speciale e uno ordinario. Il 1° ISIN era valido per il periodo di collocamento (IT0005583478) e servirà a identificare, a naturale scadenza, i soli sottoscrittori della prima ora. Il 2° (IT0005583486), invece, marcherà tutti gli acquirenti successivi alla settimana di collocamento che lo traderanno sul MOT. Tra 4 anni e mezzo il MEF pagherà l’extra premio finale di fedeltà dello 0,7% lordo ai titolari del 1° ISIN, non a quelli del 2°. Il premio andrà depurato della ritenuta fiscale del 12,50% (0,6125% netto) e moltiplicato per il nominale realmente portato a scadenza.

I payout del BTP Valore 2030 a tassi fissi e crescenti

Al pari dei bond gemelli, il Valore Sc Mz30 paga interessi fissi e crescenti (struttura step-up) al passaggio da una finestra temporale alla successiva. In questo caso ve ne sono due, entrambe triennali, di cui la 1° è attualmente in corso e va dal 5 giugno 2024 al 5 marzo 2027, e l’altra dal 5 giugno 2027 al 5 marzo 2030. Nello specifico, i tassi nominali annui sono al 3,25% il 1°, 2° e 3° anno e al 4,00% il 4°, 5° e 6°, per un’ipotetica cedola annua lorda ponderata del 3,625%, premio fedeltà escluso.
Oggi tuttavia il titolo passa di mano sui 103,44, sopra il valore di rimborso finale 100, per cui l’effettivo a scadenza è inferiore al nominale e pari al 2,96% circa (dati: Borsa Italiana).
Chi lo ha comprato in principio ha incassato finora 6 cedole (inclusa quella in arrivo) dello 0,8125% l’una, per un 4,875% lordo complessivo. Inoltre se decidesse di rivenderlo anzitempo porterebbe a casa un altro 3,44% di capital gain, per un 8,3% di rendimento lordo totale. Niente male per un investimento sul reddito fisso durato appena 18 mesi.

Cedola numero 6 in pagamento sul BTP Valore che prezza 103,44 sui massimi di periodo

Questo risultato non sarebbe il frutto del caso o degli eventi fortuiti della vita, quanto la risultante di diversi elementi positivamente combinati. A nostro avviso ve ne sarebbero almeno cinque meritevoli di essere citati:

  • il timing di ingresso sull’asset in una fase storica in cui gli yield non erano nulli come a inizio decennio ma in calo dopo i picchi dell’autunno 2023. Trattandosi di “reddito fisso”, si rivela cruciale la scelta del tempo in cui vi si impegna il capitale per evitare di averlo scarsamente fruttifero per molti anni;
  • poi il mix dato dal calo dello spread dei titoli sovrani nazionali e il taglio dei tassi ad opera della BCE. Così è avvenuto che da un lato i ritorni offerti sulle nuove emissioni erano via via inferiori ai precedenti, mentre dall’altro sono tornati imperiosi gli acquisti esteri di debito nazionale;
  • il calo dell’inflazione, determinante affinché l’Istituto di Francoforte attuasse la sua politica monetaria espansiva in tema di riduzione del costo del denaro;
  • infine la media durata del bond di 6 anni in un’epoca in cui il mercato è restio a comprare le lunghe scadenze causa il continuo indebitarsi dei Governi. Così mentre i ritorni restano alti sul tratto lungo della yield curve, scendono su quello medio-corto com’è nel caso del BTP Valore Sc Mz30. Un bond che con il passare dei giorni va accorciando la durata, la duration modificata (4,03) e si prepara al futuro aumento della cedola annua lorda.

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