Cassa integrazione guadagni 2017: nuove regole per presentare domanda di CIG ordinaria e straordinaria. Ecco cosa cambia a partire dal 1° marzo.
Cassa integrazione guadagni 2017: cambia la modalità di presentazione delle domande di CIG ordinaria e straordinaria. L’Inps ha diffuso negli scorsi giorni la notizia che a decorrere dal prossimo 1° marzo 2017 si procederà con l’uniformare le regole per la presentazione delle domande e i datori di lavoro saranno obbligati al pagamento del contributo addizionale sulla cassa integrazione all’atto stesso di richiesta.
La cassa integrazione è una prestazione a sostegno del reddito di cui possono beneficiare i lavoratori di aziende che, a causa di crisi interna, hanno ridotto il monte ore individuale e di conseguenza la retribuzione mensile.
La domanda di casa integrazione 2017, così come illustrato dall’Inps con il messaggio n. 738/2017 potrà essere presentata esclusivamente previo pagamento del ticket Uniemens. La novità riguarda nel dettaglio le domande di cassa integrazione straordinaria; per la CIG ordinaria la procedura era già in vigore a partire da metà 2016.
Vediamo di seguito la procedura per presentare domanda di cassa integrazione 2017 e alcune informazioni utili su importo e durata della prestazione.
Cassa integrazione guadagni 2017: come presentare domanda? Ecco le novità
A partire dal 1° marzo 2017 per le domande di cassa integrazione straordinaria 2017 sarà necessario il pagamento del ticket da parte del datore di lavoro. Questo è quanto diffuso dall’Inps con il messaggio n 738/2017 in cui si specificano quelli che sono i nuovi obblighi per i datori di lavoro che presenteranno domanda di CIG.
La novità è che le domande di CIG straordinaria 2017 presentate con modello cod. SR40 (IG15) saranno ritenute valide esclusivamente se associate ad un ticket Uniemens.
Diversamente a quanto previsto per le domande di CIG ordinaria, l’associazione del ticket Uniemens non dovrà avvenire all’atto di presentazione ed invio della domanda ma successivamente; fin quando non sarà associato un ticket, l’Inps non potrà prendere in carico le domande di cassa integrazione guadagni straordinaria.
Come abbiamo già ricordato, associare il ticket Uniemens alla domanda di cassa integrazione straordinaria 2017 è legato all’obbligo da parte del datore di lavoro di pagare il contributo addizionale sulla CIG, a cadenza mensile. Esonerati dal pagamento sono, al contrario:
- datori di lavoro per eventi di cassa integrazione ordinaria per eventi inevitabili (art. 13, co. 3, D.lgs. n. 148/2015);
- dalle imprese sottoposte a procedura concorsuale;
- dalle imprese che ricorrono ai trattamenti di cui all’art.7, co. 10-ter, del D.L. n. 148/93, convertito con modificazioni dalla legge n. 236/93;
- dalle imprese sottoposte a procedura concorsuale con continuazione dell’attività aziendale che, sussistendone i presupposti, accedano, a decorrere dal 1° gennaio 2016, al trattamento di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per le causali previste dal D.Lgs. n. 148/2015.
Cassa integrazione guadagni 2017: novità Jobs Act
Con l’entrata in vigore del Jobs Act e dei decreti attuativi di riordino degli ammortizzatori sociali è stata estesa la possibilità di richiedere la cassa integrazione guadagni straordinaria 2017 anche per contratti di apprendistato professionalizzante.
La CIGS 2017 può essere richiesta per:
- riorganizzazione aziendale con durata massima di 24 mesi anche continuativi in 5 anni;
- crisi aziendale con durata massima di 12 mesi anche continuativi;
- contratto di solidarietà di durata massima di 24 mesi anche continuativi, prorogabili fino a 36 mesi per effetto del calcolo nella misura della metà dei primi 24 mesi di intervento.
Sia per la cassa integrazione ordinaria che per la cassa integrazione staordinaria è necessario aver maturato un’anzianità lavorativa di 90 giorni, calcolando esclusivamente le giornate di presenza.
L’importo della CIG 2017 è pari all’80% della retribuzione ordinaria e non può superare i seguenti importi mensili:
- 971,71 euro se la retribuzione mensile è pari o inferiore a 2.102,24 euro;
- 1.167,91 euro se la retribuzione è superiore a 2.102,24 euro. Per le imprese edili e del lapideo in caso di intemperie stagionali l’importo incrementa del 20%.
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