Carta acquisti Dedicata a te, in arrivo altri soldi nel 2024? Cosa può succedere

Simone Micocci

12 Ottobre 2023 - 12:01

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Carta acquisti Dedicata a te, incognita legge di Bilancio 2024: lo strumento di sostegno al reddito verrà confermato anche il prossimo anno?

Carta acquisti Dedicata a te, in arrivo altri soldi nel 2024? Cosa può succedere

Dopo averlo sperimentato nel 2023, il governo Meloni potrebbe confermare lo strumento per il sostegno al reddito delle famiglie bisognose anche nel 2024. Ci riferiamo alla Carta acquisti Dedicata a te, con la quale a 1 milione e 300 mila famiglie è stato riconosciuto un contributo iniziale di 382,50 euro a cui presto si aggiungeranno ulteriori 80 euro (circa) riconosciuti con il decreto n. 131 del 29 settembre 2023 (decreto Energia).

Ed è proprio quest’ultimo provvedimento che potrebbe aprire le porte a una nuova carta acquisti anche nel 2024: il governo, infatti, ritiene che questa sia la soluzione migliore per assicurarsi che i sostegni al reddito vadano effettivamente alle famiglie che ne hanno più bisogno.

E non è un caso se è a queste che è stato riservato il cosiddetto bonus benzina che potrà essere utilizzato anche per l’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici (diventando così una sorta di bonus trasporti).

Perché la Carta Dedicata a te può essere confermata nel 2024

D’altronde il 2024 si preannuncia come un altro anno complicato dal punto di vista dell’inflazione: proprio adesso che la situazione sembrava potesse tornare alla normalità nel giro dei prossimi 12 mesi, ci ha pensato la guerra tra Hamas e Israele a rimettere tutto in discussione con lo spettro di un nuovo aumento dei costi dell’energia che aleggia sull’economia nazionale e mondiale.

Per questo motivo Giorgia Meloni potrebbe riservarsi la possibilità di andare avanti con la Carta Dedicata a te anche nel 2024, riconoscendo un bonus base e intervenendo poi con ulteriori ricariche nel corso dell’anno laddove dovesse essercene la necessità (e la disponibilità economica).

Carta Dedicata a te anche nel 2024, servirebbe una nuova graduatoria

Non bisogna però pensare che in caso di conferma della Carta Dedicata a te per il 2024 a beneficiarne siano gli attuali beneficiari. Ricordiamo, infatti, che la graduatoria è stata stilata sulla base dell’Isee 2023, quindi non avrebbe senso utilizzare lo stesso parametro anche per il prossimo anno.

Servirebbe quindi una nuova procedura di assegnazione con nuovi criteri, favorendo sempre le famiglie più bisognose e numerose.

Verrà quindi rimesso tutto in discussione, con la possibilità per chi non ne ha beneficiato quest’anno di poter rientrare nella nuova platea dei beneficiari (specialmente se nel frattempo l’Isee 2024 risulterà più basso rispetto a quello del 2023).

Carta Dedicata a te, stiamo andando verso un nuovo strumento per il sostegno al reddito?

Laddove la Carta Dedicata a te dovesse essere confermata anche nel 2024 ci potrebbero essere buone possibilità che questo strumento entri in pianta stabile nel nostro sistema di welfare. D’altronde non sarebbe la prima volta, basti pensare che già oggi esiste una seconda carta acquisti riservata però alle famiglie con minori di 3 anni o alle persone che hanno compiuto i 65 anni di età.

La Carta Dedicata a te quest’anno si è rivelata molto importante in quanto indirizzata a quelle famiglie con basso reddito che tuttavia non hanno la possibilità di accedere ai sostegni statali (come ad esempio il Reddito di cittadinanza, che nel 2024 si trasformerà in Assegno di inclusione). Una platea quindi che necessitava di una misura riservata di contrasto alla povertà, specialmente alla luce di uno scenario internazionale in cui il costo della vita è sempre più alto.

Senza trascurare poi il fatto che la Carta Dedicata a te ha richiesto un costo minimo per lo Stato: sono stati sufficienti 600 milioni di euro per riconoscere un contributo che dopo l’arrivo del “bonus benzina” salirà a circa 460 euro complessivi in favore di 1 milione e 300 mila famiglie. Molto meno di quanto invece avrebbero richiesto misure volte a intervenire direttamente sui prezzi: dal taglio dell’Iva a quello delle accise (che nel 2022 è costato 11 miliardi) ad esempio, con la differenza che in quel caso a beneficiare dello “sconto” sarebbero stati perlopiù coloro che hanno maggiori potenzialità d’acquisto, quindi i redditi più alti.

Così invece, per quanto lo strumento possa essere sicuramente migliorato, ci si è concentrati su una piccola fascia della popolazione massimizzando il risultato garantito dalle poche risorse a disposizione. Una buona premessa che potrebbe rappresentare un elemento a favore di una conferma della Carta Dedicata a te con la legge di Bilancio 2024.

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