Cane in ufficio: si può portare? Cosa dice la legge

Isabella Policarpio

09/09/2021

09/09/2021 - 10:13

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In quali aziende si possono portare i cani in ufficio e cosa prevede la normativa italiana. Ecco i benefici degli animali domestici al lavoro.

Cane in ufficio: si può portare? Cosa dice la legge

Cane in ufficio, per molti è un sogno per altri già realtà. Visti i benefici sull’umore e la produttività dei dipendenti, alcune aziende hanno introdotto la possibilità di portare i cani al lavoro, con spazi ad hoc dove possono giocare con altri cani aspettando che il padrone termini la sua giornata lavorativa.

Cosa prevede la legge italiana sui cani in ufficio? Quali regole rispettare? Ecco una panoramica.

Cane in ufficio, cosa sapere

L’Italia non ha una disciplina specifica sulla possibilità per i dipendenti di portare i cani - o altri animali domestici - in ufficio, per questo regole e divieti sono stabiliti autonomamente nei regolamenti aziendali.

Il nostro Paese, almeno per quanto riguarda gli ambiti lavorativi, non è particolarmente pet friendly, anche se alcune “big” (come Nintendo e Google Italia) si stanno aprendo a questa possibilità.

Ove consentito, i cani devono essere lasciati in aree dedicate e in sicurezza. L’azienda deve garantire spazi e condizioni favorevoli e verificare che i cani siano in regola con le vaccinazioni obbligatorie e dotati di microchip. I padroni, invece, devo sempre avere con sé guinzaglio e museruola, da utilizzare in caso di necessità.

Le aziende possono autonomamente decidere se richiedere ai propri dipendenti di stipulare una polizza assicurativa contro i danni causati dal cane a cose, persone o altri animali. Ricordiamo, infatti, che il padrone ha sempre la responsabilità civile e penale sul proprio animale, salvo per circostanze non prevedibili.

Il cane da portare in ufficio, inoltre, deve essere pulito, abituato a stare con altri cani e non aggressivo

Le aziende che accettano i cani in ufficio

In assenza di una norma nazionale, alcune aziende hanno deciso di anticipare il legislatore ammettendo che i propri dipendenti portino con sé i cani in ufficio, sempre o o in via sperimentale (per verificare gli effetti sulla produttività).

Ad esempio hanno deciso di aderire alla Giornata del cane di ufficio - il 26 giugno di ogni anno - aziende di grande prestigio e fama come Nintendo Italia, Purina, Google Italia, Elisabetta Franchi, Gruppo Unicredit e Mars Italia, e il numero dei partecipanti è destinato ad aumentare nel tempo.

Un recente sondaggio ha rivelato che il 92% degli impiegati intervistati sarebbe favorevole a creare uno spazio dedicato ai cani in ufficio, anche se questo significasse una piccola riduzione dello stipendio.

I benefici degli animali sul luogo di lavoro

Sia in ambito nazionale che internazionale le aziende che valutano di ammette cani e gatti in ufficio sono sempre più. E il motivo è che la loro presenza alleggerisce il carico di stress dei dipendenti, con effetti benefici sul buon umore e, conseguentemente sulla produttività. In particolare i cani in ufficio:

  • riducono lo stress e l’ansia da prestazione dei padroni e dei colleghi;
  • fanno lavorare meglio e più a lungo;
  • riducono il tasso di assenteismo;
  • rafforzano la socialità in ufficio e il lavoro di squadra.

Questi i benefici che sono stati riscontrati nelle aziende che hanno sperimentato i cani in ufficio secondo una ricerca risalente al 2012 pubblicata su International Journal of Workplace Health Management.

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