Chi sono i candidati alla presidenza della Repubblica: tutti i nomi in corsa

Stefano Rizzuti

20 Gennaio 2022 - 12:18

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Da Draghi al bis di Mattarella, da Berlusconi a Cartabia, da Casellati a Casini: ecco chi sono tutti i candidati alla presidenza della Repubblica e chi potrebbe sostenerli (o meno).

Chi sono i candidati alla presidenza della Repubblica: tutti i nomi in corsa

Nessuno esce allo scoperto. I candidati alla presidenza della Repubblica restano, per il momento, in silenzio, salvo rare eccezioni. Nulla di nuovo: quasi sempre la carta vincente è quella tenuta coperta fino alla fine o quasi. Ma di nomi ne circolano tanti e le ipotesi sul successore di Sergio Mattarella al Quirinale aumentano giorno dopo giorno.

Vediamo chi sono, a oggi, tutti i candidati in campo e i nomi che circolano maggiormente per l’elezione del capo dello Stato, provando anche a capire quali siano le loro reali chance sulla base del possibile supporto di cui potrebbero godere tra deputati, senatori e delegati regionali.

Draghi resta in corsa per il Colle

Sarebbe la prima volta in cui un presidente del Consiglio passerebbe da Palazzo Chigi al Quirinale. Non c’è, comunque, nessun ostacolo a questa ipotesi, se non la volontà dei partiti. Per Mario Draghi la possibilità di essere eletto non è da escludere soprattutto perché gode di una larghissima maggioranza che difficilmente potrebbe tradirlo nel caso in cui si decida di fare il suo nome. Anche perché persino l’unica opposizione al governo oggi, ovvero Fratelli d’Italia, non è così contraria al suo nome.

Il problema principale è che molti partiti e leader politici sperano nella sua permanenza a Palazzo Chigi, anche per evitare un ritorno al voto. Oltre che per l’attuazione del Pnrr e per il prestigio di cui gode in Europa. Sul suo nome maggiore scetticismo viene espresso da Lega e Movimento 5 Stelle che preferirebbero lasciarlo a Chigi.

Il bis di Mattarella

Difficile pensare a un bis di Mattarella che ha più volte escluso questa possibilità. Eppure ancora in tanti glielo chiedono e sperano che possa ripensarci, soprattutto nel centrosinistra. Più scettici Lega e Fratelli d’Italia che comunque non sembrano essere favorevoli a una rielezione.

Berlusconi ci crede ancora?

La candidatura più esplicita è quella di Silvio Berlusconi. Ma una sua reale elezione sembra davvero improbabile. Persino Lega e Fratelli d’Italia non si sbilanciano perché sanno che il rischio che non abbia i voti necessari è altissimo. In più la sua candidatura è di certo molto divisiva e potrebbe far naufragare le trattative su altri nomi.

L’asso nella manica di Berlusconi: Gianni Letta

Secondo alcuni l’operazione di Berlusconi è in realtà una mossa per tenere coperta un’altra candidatura, come quella di Gianni Letta. Di certo meno osteggiato a sinistra, oltre a essere parente del segretario del Pd Enrico Letta. Il diretto interessato dice di non essere tra i candidati, ma il suo nome continua a circolare.

Dal Senato al Colle: l’ipotesi Casellati

Un altro nome dell’area del centrodestra che inevitabilmente circola è quello della presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. La sua carica attuale ne fa una candidata naturale al Colle e inoltre bisogna considerare che lascerebbe libera una poltrona di peso. Difficile, però, che possa godere del supporto di Pd e M5s che spesso ne hanno contestato il suo operato nella gestione dell’Aula. Anche se proprio i 5 Stelle l’hanno votata ai tempi del governo gialloverde.

La candidatura di Pera

Altro nome che piace soprattutto a Matteo Salvini e alla Lega è quello di Marcello Pera. Per quanto sia un ex presidente del Senato e un filosofo difficilmente potrà raccattare voti a sinistra, dove non viene considerato bipartisan.

L’ipotesi Amato: sempre candidato al Colle

Giuliano Amato è candidato alla presidenza della Repubblica da almeno 15-20 anni. Un nome che torna sempre, ma che oggi sconta anche un’età - 83 anni - che non sembra deporre a suo favore. Tanto che c’è persino chi parla di un capo dello Stato a tempo. Vero è che se il centrodestra facesse il suo nome anche il Pd potrebbe sostenerlo. In realtà Salvini e Meloni non sembrano favorevoli alla sua candidatura.

Dalla Lombardia l’idea di Letizia Moratti

Più gradita a Salvini sarebbe l’ipotesi di puntare su Letizia Moratti: ex sindaca di Milano e ora assessore alla Sanità in Regione Lombardia. Non ne parla male Giuseppe Conte, ma è difficile che il M5s la sostenga. Dubbi vengono espressi anche da Fi e Fdi.

Casini tra i favoriti per il Quirinale

Qualcuno dice che se non si dovesse trovare subito un accordo, Pier Ferdinando Casini potrebbe essere il candidato perfetto per un’elezione dal quarto scrutinio (quando la maggioranza scende a quota 505 voti). Salvini sembra favorevole alla sua candidatura e il Pd difficilmente potrebbe essere contrario. Inoltre verrebbe sostenuto anche da Italia Viva e dal centrodestra.

Cartabia tra Quirinale e Palazzo Chigi

Marta Cartabia, ex presidente della Corte costituzionale e ora ministra della Giustizia, sembra una candidata naturale per il suo profilo. Contro di lei potrebbero esserci solo i parlamentari del M5s che non hanno apprezzato il suo operato da Guardasigilli. Inoltre in caso di elezione libererebbe una casella importante nel governo.

Un’altra ipotesi di cui si parla è quella di Cartabia come presidente del Consiglio in caso di elezione di Draghi al Colle. In entrambi i casi - sia a Chigi che al Quirinale - sarebbe la prima donna a ricoprire questo ruolo, come è già avvenuto per la Corte costituzionale.

Il centrosinistra potrebbe puntare su Gentiloni

Se il nome dovesse arrivare non più dal centrodestra ma dall’altra parte dello schieramento, allora uno dei favoriti potrebbe essere Paolo Gentiloni. La sua lacuna principale è la sua appartenenza al Pd, che ha pochi elettori su cui contare. Dalla sua ha un curriculum di alto livello, un buon apprezzamento per il suo equilibrio e il fatto che libererebbe la casella di commissario europeo, attualmente ricoperta.

Il suo nome potrebbe essere contrapposto a quello di Berlusconi al quarto scrutinio e potrebbe contare sul sostegno di Pd, Iv e Leu, mentre sul M5s bisogna capire se ci possa essere compattezza. Un’altra ipotesi è quella di un accordo più largo che porti Gentiloni al Colle e un esponente del centrodestra alla Commissione europea al suo posto.

Gli altri nomi in corsa per la presidenza della Repubblica

Seppure questi finora elencati siano i nomi che circolano con più insistenza, sembra necessario tornare all’assunto per cui i veri candidati sono quelli di cui nessuno parla fino all’ultimo. Potrebbe essere il caso di personalità come Paola Severino, Franco Frattini, Elisabetta Belloni e Anna Maria Tarantola.

Altre candidature sembrano invece più simboliche, come quella di Liliana Segre che ha già scartato questa ipotesi. Sembrano da escludere anche altri nomi come quelli di Dario Franceschini, Anna Finocchiaro e Rosy Bindi in quanto appartenenti a una specifica area politica (Pd).

Infine un candidato ufficiale in campo c’è già: è Paolo Maddalena. Pur non avendo apparentemente speranze di elezione sembra certo di ottenere voti sin dal primo scrutinio: è stato infatti scelto come candidato di una parte del gruppo Misto capeggiata dagli ex 5 Stelle di Alternativa c’è. Anche se sulla sua candidatura c’è già stata una spaccatura con il ritiro dell’appoggio annunciato da Potere al popolo.

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