Le quote dei bookmakers per l’elezione del presidente della Repubblica: i pronostici

Domenico Giordano

18/01/2022

20/01/2022 - 11:19

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L’elezione del presidente della Repubblica da sempre appassiona gli addetti ai lavori e non perché è stata da sempre una combinazione di strategie politiche: ecco previsioni e quote dei bookmakers.

Le quote dei bookmakers per l’elezione del presidente della Repubblica: i pronostici

A dispetto del passato, mai come questa volta è diventato impossibile tentare previsioni di sorta. L’elezione del presidente della Repubblica è stata da sempre una combinazione di strategie e logoramenti politici che rispondevano a regole d’ingaggio canonizzate nella prassi parlamentare.

Una partita a scacchi che conservava intatto allo scoccare del semestre bianco, il limbo garantista che accompagna l’ultima parte del settennato dei nostri presidenti, i suoi tempi, i passaggi obbligati e le procedure per portare al Colle il candidato che potesse trovare la maggior convergenza possibile.

Invece, quelle regole che hanno governato bene o male l’elezione dei dodici presidenti che si sono insediati al Quirinale dal 1948 a oggi, sono diventate di colpo obsolete per una serie di condizioni recenti – per la prima volta, ad esempio, come scrive Marco Valbruzzi sulla rivista il Mulino, tra i papabili candidati c’è un presidente del Consiglio scelto e imposto dal presidente della Repubblica, senza un partito di riferimento, una pattuglia parlamentare di riferimento - che si sono saldate tra esse stravolgendo in toto il campo da gioco degli attori politici chiamati a scegliere il successore di Sergio Mattarella.

Tanto che per tentare di schiarire l’orizzonte delle previsioni potremmo affidarci al fiuto dei bookmakers anglosassoni che stanno già aggiornando le quote per chi, fuori dall’Italia, volesse scommettere un euro, un dollaro o un rublo sul nome del prossimo inquilino del Quirinale.

Tra i nomi inseriti nel paniere, Mario Draghi è l’unico ad aver fino a oggi conservato una quotazione che ha fatto registrare, a riprova della solidità della sua candidatura, una leggera oscillazione: dall’1,50 iniziale all’1,73 di questa mattina, quindi con un differenziale minino dello 0,23.

Mentre, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati è la candidata che secondo gli statistici delle agenzie di scommesse sta guadagnando consensi, infatti, è partita con una quota alta di 13,00 e attualmente è più che dimezzata attestandosi a 6,00.

Di contro, l’altro grande papabile per la corsa al Colle, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, ha fatto in parte il percorso inverso: la sua quota di successo era inizialmente data a 6,5 mentre negli ultimi giorni è salita a 9,5. Al momento, fatto salvo questo terzetto, gli altri nomi inseriti nella griglia delle quotazioni presentano ancora percentuali di vittoria abbastanza elevate, con Marta Cartabia, l’attuale titolare del dicastero della Giustizia, ferma a 11,00 e partiva da 9,00, Pierferdinando Casini a 13,00, Paolo Gentiloni a 17,00 e Giuliano Amato, il dottore Sottile della prima repubblica, a 21.

New entry ma con una quotazione alta, quasi quanto quella assegnata nel 2015 al Leicester di Claudio Ranieri che vinse contro tutti i pronostici la Premier League, c’è il nuovo presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini dato a 51,00.

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