L’Italia rischia davvero di scomparire? Intervista a Marco Esposito

Redazione

16 Dicembre 2025 - 15:24

In questa intervista al giornalista Marco Esposito analizziamo lo tsunami demografico italiano, un’emergenza silenziosa che anno dopo anno sta ridefinendo la struttura del Paese.

L’Italia rischia davvero di scomparire? Intervista a Marco Esposito

Nell’intervista concessa a Money.it, il giornalista e saggista Marco Esposito affronta uno dei temi più urgenti ma ancora troppo trascurati del dibattito pubblico: la crisi demografica italiana. Un’emergenza silenziosa che anno dopo anno sta ridefinendo la struttura del Paese.

Il dato da cui parte l’analisi è chiaro e allo stesso tempo inquietante: le proiezioni Istat elaborate vent’anni fa sono state superate in negativo. Anche nello scenario più pessimistico si prevedevano oltre 400mila nascite all’anno almeno fino al 2050. La realtà, però, ha anticipato il crollo, con l’Italia scesa sotto quella soglia già nel 2022 e avviata verso quota 350mila nati nel 2025. Un trend che, secondo Esposito, mette in discussione la sostenibilità di servizi essenziali come scuola, sanità e sistema pensionistico, oltre a modificare in profondità gli equilibri sociali ed economici.

La crisi non si limita al drastico calo della natalità. A complicare ulteriormente il quadro c’è la crescita costante dell’emigrazione verso l’estero, che riguarda in particolare i giovani qualificati. Questa “doppia fuga”, composta da meno giovani che nascono e più giovani che se ne vanno, impoverisce il capitale umano e indebolisce il potenziale produttivo del Paese.

La portata strutturale del fenomeno è spesso sottovalutata, quando invece dovrebbe essere un tema centrale dell’agenda politica. Le conseguenze toccano il mercato del lavoro, la sostenibilità delle pensioni, la vitalità dei territori e l’equilibrio tra generazioni. Non si tratta di un rischio futuro, ma di un processo già in corso che richiede risposte rapide e una visione di lungo periodo.

Marco Esposito

Marco Esposito è un giornalista e saggista italiano nato a Napoli nel 1963, con una lunga carriera nell’informazione economica e sociale. Professionista dal 1993, ha lavorato per testate come Milano Finanza, La Voce e la Repubblica e dal 2000 è legato al quotidiano Il Mattino, dove ha ricoperto ruoli di responsabilità nella redazione economica. Nel corso degli anni ha dedicato molte inchieste ai temi del federalismo fiscale, delle disuguaglianze territoriali e delle dinamiche socio-economiche dell’Italia meridionale. È autore di numerosi libri, tra cui Chi paga la devolution?, Zero al Sud e Fake Sud, che affrontano criticamente questioni di politica economica e stereotipi sul Mezzogiorno. Tra le sue esperienze, Esposito ha anche svolto incarichi istituzionali, partecipando alla giunta del Comune di Napoli come assessore alle attività produttive dal 2011 al 2013.

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