Cambio del clima: quanto costano i danni all’agricoltura?

Massimiliano Carrà

8 Agosto 2019 - 15:58

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In base al report redatto dal comitato scientifico dell’Onu sul clima, secondo Coldiretti il cambio del clima sarebbe costato all’agricoltura italiana 14 miliardi di euro di danni in 10 anni

Cambio del clima: quanto costano i danni all’agricoltura?

Oltre a causare numerose incertezze a coloro che durante le proprie ferie decidono di programmare una vacanza, il cambio del clima sta continuando a causare diversi danni economici all’agricoltura italiana.

Tant’è che Coldiretti, durante la presentazione del rapporto “Cambiamento climatico e territorio" del comitato scientifico dell’Onu sul clima, ha dichiarato che il cambiamento climatico avrebbe causato in 10 anni 14 miliardi di euro di danni all’agricoltura italiana.

Ma non è tutto. Infatti, proprio a causa dei cambiamenti climatici e della mancata valorizzazione dell’attività agricola nelle aree più difficili e del progressivo consumo di suolo, il 20% del territorio nazionale è in pericolo di abbandono.

Inoltre, come avvisa Coldiretti, va anche sottolineato che a causa dell’erosione di territorio agricolo a beneficio di asfalto, edifici e capannoni, il terreno non riesce ad assorbire l’acqua e ciò aumenta il rischio di inondazioni.

Cambio del clima: siccità, piogge estreme e desertificazione

Come rivela Coldiretti, i 14 miliardi di euro di danni sono stati causati da quei fenomeni che il cambiamento climatico ha notevolmente scatenato: dai periodi di siccità alle violente ondate di maltempo. Esse per esempio hanno devastato non solamente le coltivazioni, ma anche le strutture e le infrastrutture.

Inoltre, secondo quanto analizzato dal report dell’IPCC, ossia il gruppo Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, il riscaldamento globale causato dall’uomo farà aumentare la siccità e le piogge estreme in tutto il mondo, pregiudicando la produzione agricola e la sicurezza delle forniture alimentari. Ma non è tutto: l’area del Mediterraneo diventerà sempre più ad alto rischio di desertificazione e incendi.

È sparito quasi il 30% della terra coltivata

Successivamente Coldiretti ha anche affermato che a causa del cambio del clima negli ultimi 25 anni è scomparso il 28% della terra coltivata e in Italia la superficie agricola si è ridotta a 12,8 milioni di ettari.

Inoltre, negli ultimi 15 è sparita anche una pianta da frutto su tre,tra mele, pere, pesche, arance, albicocche e altri frutti. Tant’è che secondo un’analisi effettuata da Coldiretti su dati Istat, il frutteto italiano è passato da 426 mila ettari a 286 mila.

Un danno non solo produttivo, ma anche ambientale poiché in questo modo viene a mancare il prezioso ruolo di contrasto dell’inquinamento svolto proprio dalle piante, capaci di ripulire l’aria dall’anidride carbonica e dalle sostanze inquinanti come le polveri PM10.

Proprio per questo, secondo la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, sarebbe utile anche realizzare un vero e proprio piano infrastrutturale per la creazione di invasi che raccolgono tutta l’acqua piovana che va perduta e la distribuiscono quando ce n’è poca.

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