Turismo in Italia in calo: prezzi troppo alti e meteo incerto

Massimiliano Carrà

02/07/2019

02/07/2019 - 11:42

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Turismo in Italia: calano nettamente le presenze in estate. I motivi principali di questa flessione: meteo incerto e prezzi troppo alti

Turismo in Italia in calo: prezzi troppo alti e meteo incerto

Cala il turismo estivo in Italia. Per la prima volta da cinque anni il nostro Paese va incontro a un importante rallentamento. Tra il mese di giugno e quello di agosto sono infatti attese 205 milioni di presenze, circa 2 milioni in meno rispetto all’estate 2018, ossia un decremento dello 0,9%.

Queste sono infatti le previsioni elaborate per l’estate italiana 2019 da Cst per Assoturismo Confesercenti. Due principalmente i motivi che causeranno questo calo di presenze nel nostro Paese: il meteo sempre più incerto e le tariffe molto alte.

Turismo in calo: le località italiane più colpite

La flessione che coinvolge il turismo estivo in Italia riguarda sia i turisti italiani, sia quelli internazionali. I primi fanno registrare un decremento dell’1,1%, i secondi invece dello 0,8%.

Le località che avvertiranno maggiormente questo calo sono soprattutto le aree costiere, che fanno registrare un -1,4% di presenze e di conseguenza il Centro, il Sud e le Isole, sempre con la stessa cifra

Si difendono le città d’arte e i centri minori dove invece si registra un -0,4%. In positivo invece le località lacustri che fanno registrare una crescita, seppur minima, dello 0,2%.

Rispetto al Centro, al Sud e le Isole, resiste anche il turismo nelle aree del Nord Est e del Nord Ovest. La prima subisce una flessione dello 0,7%, la secondo invece dello 0,3%.

Meteo incerto e prezzi alti non aiutano il turismo

Secondo quanto evinto dalle ricerche di Cst, i due fattori che hanno causato maggiormente questo calo del turismo estivo in Italia sono principalmente due: il meteo incerto e i prezzi troppo alti.

Essi tra l’altro non hanno generato solo un calo in estate, ma anche durante tutta questa prima parte dell’anno. Non è caso se tra gennaio e maggio il turismo italiano è andato incontro a un decremento di 1,7 milioni di presenze rispetto allo stesso periodo del 2018.

Lo stesso Presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina ha evidenziato che vi è un problema:

"Il turismo italiano è in un momento delicato. La spinta propulsiva degli anni scorsi si sta esaurendo e riemergono le problematiche mai risolte del settore, dalle carenze infrastrutturali all’abusivismo. Servono interventi per individuare e tutelare le figure professionali del turismo, ma anche un contrasto più efficace all’abusivismo ricettivo e un piano per ridurre le tasse sul settore".

Chiaro anche il segnale lanciato dal Presidente del Codacons Carlo Rienzi:

"In Italia i prezzi e le tariffe sono troppo alti. Inoltre, la qualità dei servizi resi non sempre sono adeguati alle aspettative degli utenti. Già da qualche anno l’Italia paga la concorrenza di altri paesi esteri che, nel tempo, sono diventati estremamente competitivi sul fronte turistico. Paesi come Grecia, Spagna e Croazia attirano ogni estate un numero crescente di turisti, grazie ad un’offerta altamente concorrenziale, tariffe vantaggiose e servizi in crescita. Cosa che in Italia non è successa. Questo porta i turisti sia italiani che stranieri a scegliere altre mete per le proprie vacanze estive, trend già avviato negli ultimi anni e che si consolida nel 2019".

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