Acquistare a 100 al principio o aspettare un possibile calo dei prezzi per irrobustire il rendimento?
Questione di giorni poi il book del nuovo BTP Valore 2032 si inizierà a gonfiare di contratti di acquisto. Sappiamo già che andranno tutti a buon fine considerato che l’emittente soddisferà l’intera domanda senza limiti e/o riparti alcuno.
Ora, il punto è proprio questo: meglio comprare subito il neo BTP Valore o aspettare un prezzo sotto 100?
Il vantaggio di acquistare in principio
Sul reddito fisso, verrebbe da dire, quasi “non si scherza” nel senso che fatto l’acquisto lo yield a scadenza resta quello. La scelta della massimizzazione del ritorno va curata in principio, salvo la possibilità di modificare le cose in corso d’opera, e i bond lo consentono. Tuttavia, è tutto da dimostrare che la modifica non sia indolore in termini di perdita in conto capitale e/o di mancata massimizzazione del ritorno a parità di altra scelta.
Procediamo con ordine. I vantaggi di sottoscrivere in principio il Valore ‘32 sono almeno 4:
- il risparmio di circa 8/20 € di commissioni di acquisto in sede di collocamento dato che le pagherà il Tesoro in nome e per conto dell’investitore. Fino a prova contraria ogni mancata spesa è già un primo guadagno sicuro;
- si è certi di incassare il ritorno lordo complessivo previsto dall’emittente in origine;
- nei prossimi 5 giorni, salvo chiusura anticipata, il prezzo di acquisto sarà a 100, un valore coincidente con quello di rimborso finale tra 7 anni. Cioè nella peggiore delle ipotesi non si sottoscriverà il bond sopra la parità;
- si è sicuri di incassare il premio fedeltà finale dello 0,8% del debito sottoscritto e sul valore nominale dei titoli tenuti in portafoglio fino a naturale scadenza.
Sottoscrivere il BTP Valore nei mesi a venire
L’acquisto a posteriori del Valore ’32 può invece dipendere principalmente da tre ragioni. Uno, la mancata disponibilità attuale di un capitale da impegnare sullo strumento. Secondo, la preferenza su un altro prodotto di investimento ritenuto più redditizio a quasi parità di parametri.
Infine la speranza di acquistarlo un domani a prezzi a sconto rispetto a quelli offerti. Maggiore sarà il ribasso che si presenterà sul mercato per sottoscriverlo, più robusto sarà lo yield a scadenza.
Qui però le due incognite riguardano il quando e di quanto scenderanno i corsi sul mercato, fermo restando che non per forza si dovranno deprimere. Chi lo ha detto? Potrebbero sì e potrebbero no. In caso affermativo scenderebbero per allinearsi al trend degli yield sul mercato in base al tempo residuo del bond.
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I BTP Valore già emessi
Poiché ignoriamo il futuro, vediamo come sono andate le cose sui vari BTP Valore ad oggi già emessi e negoziati sul MOT.
Il BTP Valore ’27 ISIN IT0005547408 ha prezzato costantemente sotto cento solo da settembre a novembre ’23, cioè dal 3° al 5° mese dopo il collocamento. Il low storico è stato a 97,36 quando la cedola all’epoca era del 3,25% per il 1° e 2° anno (e durata complessiva in origine di 4 anni).
Il Valore ’28 con ISIN IT0005565400, 5 anni in origine e cedola al 4,10% p.a. il 1°, 2° e 3° anno, si può dire che non abbia mai conosciuto prezzi sotto la parità. Il minimo di sempre è stato a 99,84 nelle primissime sedute di negoziazione e poi stop.
Il BTP Valore Mz30 con matricola IT0005583486 e 6 anni in origine, paga il 3,25% ogni anno del 1° triennio. Il low di sempre ad oggi è stato a 99,27 e lo si è avuto un mese dopo al collocamento, quindi ad aprile ’24.
Anche per quello con scadenza maggio ’30 il minimo è stato di poca entità a 99,34, dopo due mesi di negoziazione. L’obbligazione ha ISIN IT0005594483 e paga il 3,35% annuo nel 1° triennio.
Arriviamo infine al BTP Più 2033 codice ISIN IT0005634800, 8 anni in origine e 2,85% di cedola annua nel 1° quadriennio. Anche qui il low è arrivato il mese dopo il lancio quando ha segnato 99,03.
Meglio comprare subito il neo BTP Valore o aspettare un prezzo sotto 100?
L’analisi del passato ci aiuta a fare qualche possibile considerazione. Ad oggi, il che non vuol dire che le cose andranno così anche in futuro, i low si sono avuti in principio nel corso delle prime settimane/mesi di contrattazione.
La seconda attiene all’entità dei cali, e qui entra in gioco il futuro trend degli yield. Saranno stabili o si muoveranno in profondità? E in quale verso? Ad esempio il BTP Valore ’27 è nato prima dell’apice del rialzo dei rendimenti, per cui è quello che più di tutti si è scontrato con il calo maggiore dei corsi. La sua “fortuna” è stata la durata in origine di soli 4 anni e la discreta cedola nominale annua. Avesse avuto un payout infimo e/o una scadenza più lontana a parità di cedola avrebbe segnato un low più basso.
Dunque, per il neo Valore ‘32 le possibili maggiori probabilità di acquisto sotto cento riguardano soprattutto il 1° triennio, meno (ma pur sempre possibili) nei bienni successivi. Nei primi 3 anni la cedola sarà la più bassa della serie e la durata residua ancora elevata. Inoltre l’eventuale discesa e relativa convenienza all’acquisto sotto la parità dovrà essere sufficiente per soddisfare due mancati incassi. Uno, quello relativo alla perdita del premio fedeltà finale. Secondo, i mancati ratei e/o cedole compresi tra emissioni e il tempo del futuro acquisto.
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