Il ministero dell’Economia lancia il nuovo titolo di Stato, con scadenza nel 2031, dedicato al finanziamento delle spese dello Stato sostenibili dal punto di vista ambientale: conviene acquistarlo?
Un nuovo Btp Green con scadenza a 8 anni e possibili condizioni molto vantaggiose per il suo acquisto. Lo ha annunciato il ministero dell’Economia. “La transazione - fanno sapere dal dicastero guidato da Giancarlo Giorgetti - sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato”.
Il mandato per il collocamento sindacato del titolo di Stato (quindi riservato ai soli investitori istituzionali) è stato affidato a Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Bnp Paribas, BofA Securities Europe, Crédit Agricole e Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese. Il titolo non sarà immediatamente disponibile per i risparmiatori, che però potranno acquistarlo una volta approdato sul mercato secondario. Sarà conveniente?
Btp Green, quando scade e cosa finanzia
Il Btp Green avrà scadenza il 30 ottobre 2031. Il titolo di Stato è dedicato al finanziamento delle spese ambientali sostenibili, che sono: fonti rinnovabili per produrre l’energia elettrica e termica; tutto ciò che riguarda l’efficienza energetica; i trasporti; la prevenzione e il controllo dell’inquinamento; l’energia circolare; la tutela dell’ambiente e della biodiversità; la ricerca.
I nuovi Btp saranno davvero sostenibili?
I proventi netti dell’emissione del Btp saranno usati in maniera conforme ai criteri enunciati nel Quadro di riferimento per l’emissione dei titoli di Stato Green, relativamente ai sei obiettivi ambientali della tassonomia europea delle attività sostenibili e in conformità con gli obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 dell’Onu. Obiettivi che si intende raggiungere con specifiche spese del bilancio dello Stato.
Le condizioni del Btp Green
I Btp Green hanno condizioni favorevoli che rendono spesso l’investimento conveniente. Quelli emessi dal tesoro con scadenza 30 aprile 2035 hanno cedola annua lorda del 4%. Lo scorso 14 marzo è stata emessa la quarta tranche per questa tipologia e scadenza per un ammontare pari a 2 miliardi di euro, al massimo della forchetta considerata preventivamente dal ministero dell’Economia.
Il piano per il Btp autarchico
Nel frattempo l’esecutivo guidato dalla presidente di Fratelli d’Italia, con la sponda di Giorgetti, vuole cercare di costruire una misura che, assieme alle nuove emissioni di Btp di tipo più o meno ordinario, aiuti a stabilizzare sul medio periodo il nostro debito pubblico. Da qui la stretta sui tempi per l’introduzione del cosiddetto Btp autarchico, di cui si parla da mesi.
Al Mef si sta lavorando intensamente per delineare il piano, con la presidente del Consiglio che vuole perseguire l’obiettivo ambizioso di ridurre la dipendenza dai creditori stranieri, aumentando il numero di italiani e residenti in Italia che detengono quote di debito.
Il modello sarebbe ad esempio quello del Giappone, che ha un debito pubblico enorme, ma per lo più nelle mani di creditori giapponesi, che più difficilmente agiscono contro gli interessi del proprio paese. L’idea, quindi, è introdurre dei Btp acquistabili solo da residenti in Italia, con condizioni agevolate e forse rendimenti addirittura più alti rispetto a quelli di mercato. Insomma: sconti fiscali e ottimi guadagni.
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