Green Pass, Brusaferro: “Garantisce libertà”

Mario D’Angelo

25/07/2021

08/09/2021 - 15:26

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Per Brusaferro il Green Pass non limita la libertà, ma la garantisce. Il parere del CTS sull’obbligo di certificato verde sui trasporti sembra favorevole, Governo verso il sì?

Green Pass, Brusaferro: “Garantisce libertà”

Mentre in molte città italiane infuriano le proteste contro il Green Pass obbligatorio, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e portavoce del CTS, Silvio Brusaferro, definisce il certificato verde ciò che “garantisce spazi di libertà”, anziché una limitazione.

Utilizzarlo e promuoverlo ci fa sentire più sicuri, questo è lo spirito con cui va interpretato. Va spinto per favorire la possibilità di mantenere aperte le attività. Credo sia importante valorizzarlo al meglio”, dice Brusaferro nel corso di un’intervista a Repubblica.

Al momento il Governo ha stabilito che il Green Pass sarà obbligatorio per l’accesso a cinema, spettacoli, ristoranti e bar al chiuso (per il consumo al tavolo), e sta discutendo in queste settimane se estenderlo anche per salire su treni, autobus, navi e aerei.

È sentore comune che il Green Pass sarà presto obbligatorio anche per i trasporti, e le parole di Brusaferro sembrano confermarlo: “Ricordo che è stato messo a punto a livello di Unione Europea ed è nato per favorire la libera circolazione tra Paesi. Ha nel suo dna l’aspirazione a garantire la possibilità di muoversi”.

Per Brusaferro, insomma, il Green Pass non è uno strumento per limitare la libera circolazione di alcuni contrari, ma ciò che al contrario agevola la libera circolazione di molti, garantendone la sicurezza.

Secondo il presidente dell’ISS bisogna “affrontare la pandemia con metodo scientifico”, mostrando “che il vaccino funziona e che le misure attuali - non particolarmente restrittive - sono possibili proprio perché il vaccino funziona”.

Brusaferro ricorda quindi che “la stragrande maggioranza delle persone che finiscono in ospedale e in terapia intensiva” non è immune al coronavirus perché non ha ricevuto neanche una dose di vaccino e che la campagna vaccinale non deve rallentare perché, ai ritmi attuali, “sarà sempre più evidente anche agli scettici che il vaccino è lo strumento che ci consente di poter convivere con il virus”.

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