Borsa di Milano oggi 30 dicembre: il Ftse Mib in netto calo, spread sopra i 215 punti

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

30/12/2022

30/12/2022 - 17:58

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Borsa di Milano oggi 30 dicembre: il Ftse Mib chiude in rosso e lo spread sale sopra i 215 punti in questa ultima giornata di scambi per l’anno 2022.

Borsa di Milano oggi 30 dicembre: il Ftse Mib in netto calo, spread sopra i 215 punti

Borsa di Milano oggi 30 dicembre: il Ftse Mib chiude ancora in ribasso, nell’ultimo giorno di scambi del 2022, sotto la soglia dei 24.000 punti di chiusura di ieri.

Si sta per archiviare un anno davvero difficile per le Borse mondiali e i rialzi in Asia e a Wall Street nella notte non lasciano tanto ottimismo sull’anno che verrà.

In Italia, ieri la manovra è stata approvata in Senato, chiudendo così l’iter istituzionale in tempo per evitare l’esercizio provvisorio. Giorgia Meloni ha parlato in conferenza stampa, sottolineando il lavoro da fare ancora sul fisco e cuneo fiscale, sulle riforme quali il presidenzialismo, sul Pnrr, che entra nel momento più complesso, quando i progetti dovranno diventare cantieri. Non mancano toni critici verso la Bce, che dovrebbe evitare misure peggiorative e migliorare la comunicazione.

Il riferimento è non solo al rialzo tassi che continuerà, ma anche alla politica di riduzione di bilancio (fine acquisti delle obbligazioni da parte della banca centrale), che potrebbe colpire soprattutto Paesi più vulnerabili sul debito come l’Italia.

Lo spread, non a caso, rimane osservato speciale e viaggia sui 217 punti stamane. Il Btp decennale rende attorno al 4,65%, in aumento.

Sul Ftse Mib perdono pesantemente Telecom Italia, con un ribasso di oltre il 3%, e alcuni industriali come Pirelli, Nexi, Recordati. Scivolano anche i bancari.

In Europa, il Dax tedesco e il Cac francese sono in calo, così come l’inglese Ftse 100.

Borsa di Milano oggi 30 dicembre aggiornamento delle ore 18.00: Ftse Mib in netto calo

Il Ftse Mib perde l’1,45% e chiude a 23.706,96. Nessun titolo chiude in positivo. Il peggiore, invece, è Tim (-3,78%), sotto pressione visto che il dossier sulla rete ancora non si sblocca. Sarà ulteriormente approfondito dal governo con l’arrivo del nuovo anno.

Male anche Eni (-2,25%), Erg (-2,36%), Interpump (-2,63%), Recordati (-2,32%), Nexi (-2,31%), Saipem (-1,87%) e Terna (-2,60%).

Aggiornamento delle ore 13.10: Ftse Mib sotto stress

Il Ftse MIb continua a perdere, con un calo dello 0,64%. Telecom Italia resta il peggiore titolo, con un ribasso del 2,13%.

In forte ribasso anche Tenaris a -1,12%, Stmicroelectronics a -1,06%, Recordati Ord a -1,29%, Pirelli & C
a -1,10%, Nexi a -1,19%, Interpump Group a -1,11%.

Aggiornamento delle ore 10.30: Ftse Mib in ribasso

Tutti in calo i titoli del listino milanese, che perde lo 0,58%. Telecom Italia, con il Governo che vorrebbe il controllo statale della rete, crolla del 2,31%. Pesanti anche le perdite di Interpump Group a -1,02%, Nexi a -1,11%, Recordati Ord a -1,39%, Tenaris a -1,06%.

Male anche i bancari e le utilities. In frazionale rialzo solo Stellantis.

Asia chiude in rialzo il 2022, futures Usa in rosso

In Asia, i principali indici hanno archiviato l’anno con guadagni, nonostante rimangano forti le preoccupazioni sulla Cina e sull’ondata Covid che sta travolgendo la seconda economia più grande del mondo.

Hong Kong ha chiuso con un rialzo dello 0,44% e gli indici Shenzhen e Shanghai con aumenti rispettivamente dello 0,18% e dello 0,43%.

I futures sulle azioni Usa viaggiano tutti in rosso stamane. Nella notte, il Nasdaq Composite e l’S&P 500 sono saliti rispettivamente di circa il 2,6% e circa l′1,8%. Il Dow è balzato di 345 punti, o dell′1,05%.

Per la settimana, il Dow e l’S&P sono leggermente al rialzo, con il Nasdaq sulla buona strada per una modesta perdita. Tutte le medie principali sono inferiori per dicembre e sono pronte a ottenere una serie di vittorie di due mesi.

Oggi, 30 dicembre, segna l’ultimo giorno di negoziazione di quello che è stato un anno doloroso per le azioni. Un mercato ribassista volatile, un’inflazione vischiosa e aumenti dei tassi aggressivi da parte della Federal Reserve hanno colpito la crescita e i titoli tecnologici. Questi fattori hanno pesato anche sul sentiment degli investitori.

Tutte e tre le medie principali stanno marciando verso il loro anno peggiore dal 2008. Il Dow è stato il migliore degli indici nel 2022, in calo dell′8,58%, mentre l’S&P e il Nasdaq ad alto contenuto tecnologico sono crollati rispettivamente del 19,24% e del 33,03%.

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