Borsa di Milano oggi 23 febbraio: Ftse Mib sale con la spinta di Stellantis e Pirelli

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

23/02/2023

23/02/2023 - 18:01

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Borsa di Milano oggi 23 febbraio: Ftse Mib chiude in aumento e spread in ribasso. Riflettori accesi su Eni, Stellantis e Pirelli dopo la pubblicazione dei conti 2022. Inflazione Eurozona all’8,6%.

Borsa di Milano oggi 23 febbraio: Ftse Mib sale con la spinta di Stellantis e Pirelli

Borsa di Milano oggi 23 febbraio: il Ftse Mib chiude in rialzo, oltre i 27.101 punti di chiusura di ieri.

I temi al centro del dibattito italiano sono gli stessi da giorni: guerra in Ucraina, con le nuove minacce di Putin e il clima che si fa incandescente; questione Superbonus da risolvere da parte del Governo; preoccupazione su inflazione e tassi in rialzo della Bce.

Lo spread è in forte ribasso (a meno di 180 punti), con il Btp decennale che rende il 4,37%.

Sul listino milanese, in aumento, l’attenzione è per Eni, dopo i conti 2022. Il colosso energetico ha riportato dati importanti nell’esercizio dell’anno: i ricavi della gestione caratteristica sono stati di 132,24 miliardi di euro, in crescita del 73% sul 2021 e l’utile operativo adjusted ha raggiunto 20,39 miliari di euro, decisamente più forte del risultato dell’anno scorso.

Inoltre, Descalzi ha confermato che entro il 2025 il gas russo sarà definitiamente sostituito, grazie agli importanti accordi con Algeria, Egitto, Mozambico, Congo e Qatar.

Il titolo, comunque, scambia in rosso. Balza, invece, Pirelli che ha registrato ricavi pari a 6,62 miliardi di euro, in progresso del 24,1% sul 2021. In rally anche Stmicroelectronics, Saipem e Stellantis. Il colosso dell’automotive ha mostrato i risultati finanziari 2022: ricavi netti pari a 179,6 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto al 2021; utile netto pari a 16,8 miliardi di euro, in aumento del 26%. I numeri sono stati da record per la società.

In Europa, Dax tedesco e Cac francese scambiano sopra la parità. In rosso, invece, il FTSE 100 londinese. I dati defiitivi dell’inflazione in Eurozona per gennaio ha visto l’indice annuale a all’8,6%, più delle stime. Cresce l’inflazione core.

Borsa di Milano oggi 23 febbraio aggiornamento ore 18.00: Ftse Mib chiude in rialzo

Il Ftse Mib guadagna lo 0,65% e chiude a 27.277,62. Sul listino principale di Piazza Affari in ripresa i bancari. Intesa Sanpaolo cresce dell’1,51%, Unicredit dell’1,92%, Banco Bpm del 2,42% e Bper dell’1,03%. Resta poi positivo il trend di Stellantis (+3,61%).

In coda, invece, Eni (-5,36%). In calo, infine, Tim (-2,36%).

Aggiornamento ore 13.05: Ftse Mib guadagna

Il Ftse Mib sale dello 0,89% . Sul listino svettano i rialzi di A2a (+2,15%), Pirelli & C (+2,64%), Stellantis (+4,13%), Stmicroelectronics (+2,27%).

Bene le banche, tranne Bper Banca (-0,11%), Telecom in perdita (-1,23). Tonfo anche per Eni (-3,57%).

Borsa di Milano oggi 23 febbraio aggiornamento ore 10.35: Ftse Mib sopra la parità

Il Ftse MIb rimane positivo con un aumento dello 0,57%. Sul listino milanese spiccano i guadagni di Pirelli & C (+3,62%), Stellantis (+3,49%), A2a (+2,26%), Saipem (+1,60%), Stmicroelectronics (+1,75%).

Viaggiano in rosso Eni (-0,95%), Telecom (-0,97%), Tenaris (-0,51%), Terna (-0,25%).

Asia vacilla, futures Usa in rialzo

La seduta asiatica si sta chiudendo per lo più in rosso. Nello specifico, gli indici Shenzhen e Shanghai hanno perso rispettivamente lo 0,13% e lo 0,11%. Hong Kong si appresta a chiudere con un calo dello 0,29%. In aumento, invece, Taiwan con un +1,28% e il Kospi della Corea del Sud a +0,80%.

I futures Usa scambiano in rialzo. Nel trading regolare della notte, il Dow ha perso lo 0,26%, mentre l’ S&P 500 è sceso dello 0,16%. Nel frattempo, il Nasdaq Composite è aumentato dello 0,13%.

Le mosse sono arrivate dopo che la Federal Reserve ha pubblicato i verbali della sua riunione più recente, che si è conclusa il 1° febbraio, dimostrando che i membri della banca centrale sono determinati a continuare a combattere l’inflazione con aumenti dei tassi.

L’inflazione “è ben al di sopra dell’obiettivo del 2%” della Fed e il mercato del lavoro “è rimasto molto teso, contribuendo alle continue pressioni al rialzo su salari e prezzi”, secondo il verbale.

Intanto, gli investitori attendono con impazienza gli ultimi dati sul Pil e sulle richieste di disoccupazione settimanali, che saranno rilasciati alle 14.30, ora italiana.

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