Borsa di Milano oggi 22 febbraio: Ftse Mib il peggiore in Europa

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

22/02/2023

22/02/2023 - 17:58

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Borsa di Milano oggi 22 febbraio: il Ftse Mib aggrava le perdite sulla scia di pessime sedute in Asia e a Wall Street. Inflazione italiana rallenta su base annuale, ma non nell’indice core.

Borsa di Milano oggi 22 febbraio: Ftse Mib il peggiore in Europa

Borsa di Milano oggi 22 febbraio: il Ftse Mib chiude perdendo oltre l’1%, sotto la soglia dei 27.409 punti di chiusura di ieri.

A Wall Street e in Asia i mercati hanno mostrato molto nervosismo, con pessime performance. Il peso delle banche centrali si fa sentire, con i timori crescenti per rialzi dei tassi ancora per un po’. Inoltre, lo scenario di guerra è molto cupo dopo il discorso di Putin, le sue minacce all’Occidente e l’uscita della Russia dal trattato Start sui limiti alle armi nucleari.

In Italia, l’inflazione di gennaio rallenta su base annuale, ma l’Ipc di fondo accelera. In Germania, l’IPC ha mostrato un aumento dell’1% su base mensile e dell’8,7% a livello annuale, mostrando che il rallentamento sperato non si sta palesando.

Lo spread Btp-Bund è sopra quota 185 punti e il titolo di Stato decennale rende circa il 4,5%.

Il Ftse Mib chiude in perdita. Sul listino c’è il balzo di Stellantis, che vola in seguito ai conti da record: nel 2022 i ricavi netti hanno raggiunto i 179,6 miliardi di euro, con un aumento del 18% sul 2021 e l’utile netto è stato di 16,8 miliardi di euro, in crescita del 26%. In programma, inoltre, c’è un buyback da 1,5 miliardi.

In Europa, tutti in rosso i principali indici (Dax tedesco, Cac francese, FTSE 100 londinese).

Borsa di Milano oggi 22 febbraio aggiornamento ore 18.00: Ftse Mib accentua il calo

Il Ftse Mib perde l’1,12% e chiude a 27.101,53. Sul listino principale di Piazza Affari bene Stellantis (+2,21%). Sale anche Tim (+2,79%).

Male le utilities e i bancari. In negativo, infatti, Hera (-1,40%), Enel (-1,43%), Snam (-2,48%) e Terna (-2,03%). In coda, poi, Bper (-4,39%), Banco Bpm (-1,93%), Fineco (-4,77%), Intesa Sanpaolo (-3,00%) e Unicredit (-2,67%).

Aggiornamento ore 13.00: Ftse Mib accentua il calo

Il Ftse Mib crolla con un -1,75%.

Sul listino sono forti le vendite su A2a (-2,31%), Azimut Holding (-2,49%), Banca Generali (-2,61%), Banco Bpm (-2,52%), Bper Banca (-4,28%), Enel (-2,05%), Erg (-2,17%), Finecobank (-5,13%), Generali Ass (-2,21%), Hera (-2,19%), Intesa Sanpaolo (-2,92%), Iveco Group (-2,49%), Mediobanca (-2,30%), Nexi (-2,27%), Poste Italiane (-2,36%), Recordati (-3,35%), Snam (-3,05%), Terna (-2,74%), Unicredit (-2,31%).

Stellantis e Telecom positive.

Aggiornamento ore 10.25: Ftse Mib in perdita

Il Ftse Mib accentua le perdite con un calo dello 0,81%. Sul listino spicca il rally di Stellantis (+2,19%) dopo la pubblicazione di conti soddisfacenti. Positivi anche i titoli Banca Mediolanum (+0,47%), Saipem (+0,70 %), Unicredit (+0,55%).

Telecom Italia cambia direzione e guadagna (+0,40%) dopo la comunicazione ufficiale di una lettera ricevuta da “KKR con cui la stessa ha prorogato il termine di tale offerta al 24 marzo 2023”, su indicazioni del Governo.

Tonfi per Recordati (-3,69%), Snam (-2,40%), Terna (-2,06%), Iveco Group (-1,77%), Italgas (-1,74%), Enel (-1,90%), Finecobank (-3,41%).

Tonfo in Asia, futures Usa in recupero

I mercati dell’Asia-Pacifico chiudono la seduta in rosso dopo le forti perdite di Wall Street durante la notte, con la banca centrale della Nuova Zelanda che ha continuato ad aumentare il suo tasso di interesse di riferimento.

Nel dettaglio, la Reserve Bank of New Zealand ha alzato i tassi di 50 punti base al 4,75%, il più alto in oltre 14 anni, per domare l’inflazione.

Il Nikkei giapponese ha chiuso in ribasso dell′1,34%, mentre l’indice nazionale dei prezzi alla produzione è salito dell′1,6% su base annua. Nella Cina continentale, lo Shenzhen Component ha perso lo 0,57% e lo Shanghai Composite lo 0,43%.

I futures sulle azioni Usa sono in aumento, mentre Wall Street si prepara per gli ultimi verbali della riunione della Federal Reserve e maggiori informazioni sul futuro programma di rialzi.

Le crescenti preoccupazioni sulle mosse aggressive della banca centrale hanno spaventato gli investitori durante le normali negoziazioni di martedì e hanno spinto le azioni a concludere il loro giorno peggiore del 2023. Anche una serie di rapporti sugli utili, compresi i risultati deludenti di Home Depot, ha suscitato preoccupazioni per la salute dei consumatori.

Il Nasdaq Composito ha guidato le perdite della sessione, scendendo del 2,5%, mentre l’S&P 500 è
crollato del 2%. La media industriale del Dow Jones è sceso del 2,06% ed è diventato negativo per l’anno.

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