Grande successo per il collocamento del bond di Intesa SanPaolo, con gli ordini schizzati da subito. La cedola e quello spread più basso di sempre.
Intesa Sanpaolo ha annunciato di avere collocato con successo sul mercato istituzionale un bond perpetuo Additional Tier 1 per un valore nominale di €1 miliardo, con cedola annua del 6,375% pagabile semestralmente.
L’emissione, che ha avuto per oggetto bond Additional Tier 1, si è messa in evidenza con il reset spread più basso di sempre.
Febbre per il bond di Intesa SanPaolo, richieste schizzate fino a oltre €5 miliardi
Gli investitori hanno manifestato subito un grande interesse per il bond.
Basti pensare che, stando a quanto ha comunicato la stessa banca guidata dal CEO Carlo Messina, nelle prime due ore dal lancio del bond gli ordini sono schizzati a circa €3,75 miliardi, per volare fino a oltre €5 miliardi in fase di chiusura del libro ordini, fattore che, ha reso noto l’istituto di credito, ha confermato “sia l’eccellente qualità del credito di Intesa Sanpaolo che l’apprezzamento da parte degli investitori ”.
La domanda dei bond di Intesa SanPaolo è stata tale che la banca ha potuto rivedere al ribasso di 50 punti base le indicazioni di pricing iniziali (6,875% area).
Intesa Sanpaolo ha collocato sul mercato istituzionale un bond perpetuo Additional Tier 1 per nominale €1 miliardo, con cedola annua del 6,375% pagabile semestralmente. L’allocazione del libro ordini ha visto la partecipazione di oltre 300 investitori
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Hanno partecipato all’emissione del bond più di 300 investitori, di cui il 73% Fund Managers, il 10% Hedge Funds, l’8% banche e Private Banks, il 5% assicurazioni e fondi pensione.
Occhio anche all’altro bond piazzato di recente da un’altra società quotata sul Ftse Mib di Piazza Affari che ha scatenato la corsa agli acquisti da parte degli investitori.
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Ordini arrivati da diversi Paesi, il 42% dal Regno Unito
Lo shopping ha visto protagonisti investitori provenienti da diversi Paesi: il 42% dal Regno Unito, il 21% dalla Francia, il 17% dall’Italia, il 6% dai Nordici, il 4% dal Benelux, il 3% dalla Svizzera, il 3% dalla Germania e 4% altro.
Le banche che hanno partecipato al collocamento sono state - oltre alla Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo - BNP Paribas, BofA Securities, Citi, Goldman Sachs International, Morgan Stanley e UBS.
Da segnalare che i bond AT1 sono di titoli di debito che si distinguono dalle altre obbligazioni in quanto non hanno scadenza. Per questo motivo, vengono definiti anche bond perpetui, anche se è possibile che la banca emittente decida in qualsiasi momento di rimborsarli.
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