Coronavirus, boom di contagi in California: scatta l’allarme

Martino Grassi

29 Maggio 2020 - 13:29

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La California ha registrato un nuovo record di contagi e l’allarme è immediatamente scattato. L’accaduto

Coronavirus, boom di contagi in California: scatta l’allarme

In California si è registrato un boom di contagi che ha fatto scattare l’allarme per la seconda volta.

Negli Stati Uniti la situazione legata all’emergenza sanitaria continua a essere critica. I morti hanno superato la soglia dei 100mila, secondo i dati forniti dalla Johns Hopkins University, mentre i casi di positività alla COVID-19 sono circa 1.720.613.

Le conseguenze della pandemia iniziano a farsi sentire anche a livello economico: il crollo del 5% registrato dal PIL nel primo trimestre è stato accompagnato da un’impennata del tasso di disoccupazione. Nell’ultima settimana sono stati 2,1 milioni gli americani che hanno fatto richiesta di sussidi, cosa che ha portato il totale delle persone alla ricerca di un impiego oltre quota 40 milioni.

California, record di contagi: i numeri che fanno tremare

Nello stato dell’Ovest sono stati rilevati 2.617 nuovi casi in sole 24 ore, segnando il record per numero di contagi giornaliero. Così è scattato di nuovo l’allarme dopo il precedente picco registrato lo scorso 5 maggio, durante il quale sono risultate positive 2.603 persone. Complessivamente nello stato sono state infettate oltre 100mila persone, e sono stati registrati quasi 4mila decessi.

Anche a Boston la situazione non sembra migliorare, e per la prima volta dopo 124 anni, il sindaco Marty Walsh ha deciso di annullare la storica maratona, che inizialmente era stata rinviata al 14 settembre.

Non c’è modo di tenere il solito formato di gara senza portare un gran numero di persone. Non sarebbe stato responsabile o realistico il 14 settembre o qualsiasi momento di quest’anno”,

ha dichiarato il primo cittadino.

L’annullamento della maratona avrà anche delle pesanti ripercussioni economiche dal momento che l’evento ogni anno contribuisce per oltre 200 milioni di dollari alle casse cittadine, coinvolgendo più di 30mila runner.

Situazione sotto controllo solo in autunno

Per gli Stati Uniti si prospettano ancora dei mesi molto difficili. Anthony Fauci, direttore dell’Istituto per le malattie infettive USA e membro della task force della Casa Bianca sul coronavirus, si è dichiarato “cautamente ottimista” ed ha aggiunto che durante l’estate i casi potrebbero iniziare a diminuire.

“In autunno e in inverno la gente inizierà a riunirsi nuovamente in posti all’interno ed è là che le malattie respiratorie tendono a fiorire. Il mio cauto ottimismo e la mia cauta speranza sono che in autunno riusciremo a controllare il ritorno inevitabile dell’infezione”,

ha concluso Fauci, mettendo in guardia sul rischio di una possibile seconda ondata.

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