Bonus single 2025 sopra i 5.000 euro, chi può averli e come?

Patrizia Del Pidio

5 Ottobre 2025 - 15:32

Anche per chi decide di andare a vivere da solo sono previsti numerosi bonus che sommati superano abbondantemente i 5.000 euro. Vediamo quali sono e a chi spettano.

Bonus single 2025 sopra i 5.000 euro, chi può averli e come?

Cosa sono i bonus single e a chi spettano? Precisiamo che non esiste un bonus destinato esclusivamente ai single, ma molti degli aiuti statali pensati per le famiglie possono essere fruiti anche da chi ha deciso di vivere solo.

Uno studio recente ha evidenziato che nei prossimi anni aumenteranno sensibilmente i nuclei familiari composti da una sola persona e il fenomeno è talmente diffuso che anche le aziende che producono alimenti stanno invertendo la tendenza sostituendo i formati famiglia con monoporzioni. Proprio per questo appare interessante vedere quelle che sono le agevolazioni fiscali e i sostegni economici su cui possono contare i single e coloro che scelgono o si trovano nella condizione di vivere soli.

Bonus single, cosa spetta?

Dalle agevolazioni fiscali ai bonus economici, anche chi sceglie di vivere solo ha diritto agli aiuti statali. Sempre più spesso i giovani decidono di lasciare la casa genitoriale per andare a vivere soli: mentre un tempo l’uscita dal nucleo familiare genitoriale era dettata dal matrimonio, oggi la scelta nasce dal desiderio di indipendenza. I nuclei monocomponenti sono in forte crescita anche a causa di separazioni e divorzi.

I single, quindi, si trovano a dover vivere soli senza avere nessuno con cui dividere le spese di vitto, alloggio, riscaldamento ed energia elettrica e proprio per questo anche per chi vive solo sono previsti importanti interventi fiscali che vanno dalla detrazione delle spese di affitto e degli interessi passivi del mutuo a bonus luce, gas, psicologo, passando anche per misure di welfare aziendale.

Bonus fino a 1.000 euro anche per chi vive solo

Le misure del welfare aziendale, maggiorate in caso di figli a carico, spettano anche a chi vive solo. Nel 2025, infatti, l’azienda può riconoscere ai propri dipendenti fino a 1.000 euro di fringe benefit esentasse che possono essere riconosciuti anche a rimborso della spesa sostenuta per il pagamento di:

  • utenze domestiche;
  • affitto;
  • mutuo.

In questo caso, quindi, l’incentivo non è rivolto “alla famiglia”, bensì al lavoratore, anche se per chi ha figli a carico è raddoppiato.

Per chi si trasferisce per motivi di lavoro a più di 100 km dalla residenza originaria potrebbe spettare un bonus di 5.000 euro. Il beneficio è riconosciuto dal datore di lavoro al neoassunto che decide di trasferirsi per accettare un nuovo lavoro: si tratta di una misura che permette, quindi, alle aziende e alle imprese di poter attingere a un bacino di possibili dipendenti molto più ampio.

Il beneficio è riconosciuto solo ai neoassunti a patto che nell’anno precedente (se assunti nel 2025, si deve prendere a riferimento il 2024) abbiano avuto un reddito da lavoro non superiore a 35.000 euro. Il bonus è erogato per affrontare le spese di trasferimento (trasloco, caparra per l’abitazione da prendere in affitto, arredamento e tutte le altre spese che un trasferimento da una città all’altra comporta).

Bonus mutuo, ma senza agevolazioni fiscali

I single possono contare anche sul bonus mutuo prima casa per gli under 36 che non prevede vincoli sullo stato civile. Il beneficio consiste nella garanzia statale sul mutuo, tramite il Fondo di garanzia prima casa, che copre fino all’80% dei mutui stipulati entro il 31 dicembre 2027.

Va sottolineato che dal 31 dicembre 2024 il bonus non include più le agevolazioni fiscali. Queste ultime, che prevedevano l’esenzione delle imposte ipotecarie e catastali, sono state cancellate.
Per accedere al bonus mutuo per i giovani è necessario non aver compiuto i 36 anni, non avere altre abitazioni sul territorio nazionale e avere un Isee familiare entro i 40.000 euro.

Bonus sugli affitti

Anche chi vive solo può avere l’agevolazione prevista dalla normativa per l’affitto. La detrazione forfettaria del contratto di locazione, infatti, è legata a limiti reddituali e non di composizione del nucleo familiare. Inoltre se intestatario del contratto di affitto è un giovane di età compresa tra i 21 e i 31 anni la detrazione arriva fino a 2.000 euro per i primi quattro anni a patto che il reddito complessivo non superi i 15.493,71 euro.

Gli altri bonus che possono sfruttare i single

Quasi tutti i bonus legati all’Isee possono essere richiesti anche da chi è single e vive solo. Unica eccezione è la Carta Dedicata a te che è indirizzata solo ai nuclei familiari con almeno tre componenti.
Di fatto anche chi è single ha diritto ai seguenti bonus:

  • bonus sociale per luce, acqua e gas: basta avere un Isee inferiore a 9.530 euro per avere lo sconto riconosciuto direttamente in bolletta;
  • bonus Tari: con Isee fino a 9.530 euro si ha uno sconto automatico del 25% sulla tassa sui rifiuti;
  • bonus psicologo: riconosce un contributo massimo di 1.500 euro per sedute di sostegno psicologico a chi ha Isee fino a 15.000 euro, l’importo del contributo si riduce fino a 500 euro con Isee che arriva a 30.000 euro;
  • supporto formazione e lavoro: anche i single possono chiedere il contributo mensile di 350 euro per 12 mesi (innalzato a 500 euro al mese se si aderisce a percorsi di formazione professionale). Per averlo serve un Isee entro i 6.000 euro per i nuclei monocomponenti;
  • assegno di inclusione: in questo caso il beneficio spetta solo agli inoccupabili (minorenni, over 60 e disabili) anche se vivono soli. Il contributo mensile è riconosciuto nel 2025 con Isee entro i 10.140 euro.

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