Bonus partite IVA: in arrivo 2.000 euro. Ecco dove e per chi

Teresa Maddonni

15/07/2020

Il bonus per le partite IVA da 2.000 euro lo ha previsto la Regione Puglia per aiutare i liberi professionisti in difficoltà. Aperto anche ad autonomi e Co.co.co. Domande al via oggi 15 luglio.

Bonus partite IVA: in arrivo 2.000 euro. Ecco dove e per chi

Un bonus per le partite IVA fino a 2.000 euro: è quanto previsto dalla Regione Puglia e per il quale è possibile fare domanda da già oggi 15 luglio 2020.

Non si tratta del bonus di 1.000 euro per le partite IVA previsto dal decreto Rilancio in conversione, ma del progetto Start della Regione Puglia per partite IVA iscritte alle casse private, autonomi che ne sono privi e titolari di Co.co.co.

Il bando Start è stato pensato dall’assessorato al Lavoro, Istruzione e Formazione della Regione e che serve ad aiutare i lavoratori duramente colpiti dall’emergenza COVID-19. Un bonus per le partite IVA di 2.000 euro una tantum con soldi stanziati dalla Regione e che potrà essere richiesto senza alcun click day come ha spiegato l’assessore Sebastiano Leo.

Sarà possibile fare domanda a partire dal pomeriggio di oggi 15 luglio 2020. Vediamo come e quali sono i requisiti per ottenere il bonus partite IVA di 2.000 euro della Regione Puglia.

Bonus partite IVA 2.000 euro: requisiti

Per ottenere il bonus partite IVA di 2.000 euro bisogna avere determinati requisiti. Infatti il bonus una tantum del programma Start della Regione Puglia ha come obiettivo quello di aiutare i lavoratori in difficoltà. Non solo il bonus partite IVA si va ad aggiungere a quello previsto dal Cura Italia.

La Regione del Sud ha stanziato per il progetto e quindi per il bonus a partite IVA e autonomi 124 milioni di euro attraverso una riprogrammazione dei fondi europei.

Il progetto rientra nella manovra anti-COVID da 750 milioni di euro. Possono avere il bonus di 2.000 euro partite IVA, autonomi e titolari di un Co.co.co. che non abbiano prima di tutto un reddito superiore a 23.000 euro. Nel dettaglio possono richiedere il bonus fino a 2.000 euro a partire dal pomeriggio di oggi:

  • liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data dell’istanza, compresi i partecipanti agli studi associati, costituiti esclusivamente con contratto di associazione in partecipazione o altra forma associativa, purché non di natura commerciale d’impresa. Sono tassativamente escluse le forme di aggregazione professionale che prevedano l’obbligatoria iscrizione al Registro delle Imprese della competente Camera di Commercio;
  • i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla data del 1° febbraio 2020, iscritti alla Gestione separata INPS;
  • lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra l’1° gennaio 2019 e il 12 marzo 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile e che non abbiano un contratto in essere alla data del 13 marzo 2020.

Il bonus partite IVA riguarda quindi i professionisti iscritti agli albi professionali e quindi alle casse di previdenza private come avvocati, architetti o anche commercialisti per fare qualche esempio, oltre ovviamente a riguardare anche Co.co.co e autonomi.

Domanda bonus partite IVA

Dal pomeriggio di oggi 15 luglio dovrebbe essere possibile fare domanda per ottenere il bonus partite IVA di 2.000 euro.

La domanda potrà essere inoltrata attraverso il servizio sulla piattaforma Sistema Puglia e al quale si deve accedere tramite SPID. Ad annunciare la misura come abbiamo anticipato l’assessore al Lavoro della Regione che in merito al bonus partite IVA di 2.000 euro ha dichiarato:

“Tra le tante categorie di lavoratori in difficoltà a causa delle conseguenze economiche della pandemia da COVID-19 vi sono certamente i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, esclusi da qualsiasi forma di sostegno al reddito, ad eccezione della sovvenzione nazionale da 600 euro. Tra questi ci sono tanti giovani pugliesi ai primi anni della loro professione, penso ad avvocati, commercialisti, ingegneri, geometri e a coloro impegnati nelle diverse attività da lavoro autonomo, messi a dura prova da questi mesi difficili. Ma penso anche a tanti professionisti affermati e di esperienza che magari stanno attraversando un periodo economicamente complicato.”

E ha concluso:

“La somma sarà concessa tramite una procedura a sportello rapida e non competitiva. Si tratta di un contributo equo, che si può sommare al contributo nazionale, e che vuole essere una mano concreta per questi pugliesi.”

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