Bonus impresa e Partite IVA, DL Sostegni: quanto spetta, guida al calcolo

Antonio Cosenza

21/03/2021

02/12/2022 - 15:08

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Calcolo contributi a fondo perduto, DL Sostegni: la guida. Di seguito tutte le istruzioni per capire quanto ti spetta.

Bonus impresa e Partite IVA, DL Sostegni: quanto spetta, guida al calcolo

Cambia il metodo di calcolo per i contributi a fondo perduto.

Il Decreto Sostegni - approvato il 19 marzo 2021 - introduce un nuovo bonus per imprese, liberi professionisti e lavoratori autonomi con Partita Iva. Si tratta, così com’è stato nei mesi scorsi, sempre di contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia delle Entrate, ma per i quali si applica un nuovo sistema di calcolo.

Per il calcolo dei nuovi bonus impresa e Partita Iva riconosciuti dal DL Sostegni ci sono una serie di fattori da considerare; se quindi volete sapere quanto vi spetta con questa nuova tranche di aiuti - che non sarà comunque l’ultima visto che il Governo ha già intenzione di richiedere al Parlamento un ulteriore scostamento di bilancio con cui procedere all’approvazione di un nuovo provvedimento - di seguito trovate tutte le informazioni necessarie per il calcolo dei contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni.

Calcolo dei contributi a fondo perduto: quanto spetta con il DL Sostegni

Per il calcolo dell’importo del bonus riconosciuto a lavoratori con Partita Iva, imprese e liberi professionisti, bisogna tener conto delle cinque fasce di fatturato indicate dal provvedimento.

Nel dettaglio, per quantificare l’importo è necessario confrontare il fatturato medio mensile del 2020 con quello del 2019: sulla differenza - che dovrà essere di almeno il 30%, con una perdita quindi significativa nell’ultimo anno - si applica poi una percentuale che va dal 20 al 60%.

Prima di scendere nel dettaglio, e vedere anche qualche esempio, su come si calcolano i contributi a fondo perduto, ricordiamo che oltre alla perdita di almeno il 30% è necessario avere un fatturato che nel 2019 non ha superato i 10 milioni di euro. Solo chi soddisfa questi due requisiti potrà fare richiesta del contributo a fondo perduto per il quale - vista la nuova modalità di calcolo - l’Agenzia delle Entrate sta mettendo su una nuova piattaforma che dovrebbe essere pronta entro la fine di marzo (con i primi pagamenti che partiranno dall’8 aprile).

Per calcolare l’importo, quindi, bisogna partire dall’individuare il volume d’affari nel 2020 e confrontarlo con quello dell’anno precedente. La perdita media mensile va poi suddivisa per dodici mensilità e sul risultato ottenuto andrà applicato un determinato coefficiente, variabile a seconda del volume d’affari.

Nel dettaglio, il DL Sostegni suddivide la platea dei beneficiari dei contributi a fondo perduto in cinque fasce di reddito, per ognuna delle quali si applica una differente aliquota (che scende al salire del fatturato).

Sulla base del valore di ricavi e compensi registrati nel 2019, le aliquote sono pari a:

  • fascia entro i 100.000€: 60%;
  • fascia compresa tra i 100.000€ e i 400.000€: 50%;
  • fascia compresa tra i 400.000€ e 1 milione di €: 40%;
  • fascia compresa tra 1 milione e 5 milioni di €: 30%;
  • fascia compresa tra 5 milioni e 10 milioni di €: 20%.

Il calcolo, quindi, è estremamente semplice e si può riassumere con la seguente formula:

[(Fatturato Medio 2019 - Fatturato Medio 2020)/12] * Aliquota (dal 50% al 20%)

Indipendentemente dal risultato di questa operazione, l’importo del contributo a fondo perduto non può comunque superare i 150.000 euro.

Calcolo contributi a fondo perduto, Decreto Sostegni: alcuni esempi

Come prima cosa è bene sottolineare che per le startup, quindi per le Partite Iva attive dal 1° gennaio 2020, per le quali quindi non è possibile tener conto dei ricavi e compensi dell’anno precedente, è riconosciuto un bonus forfettario dell’ammontare pari a 1.000 euro per le persone fisiche, 2.000 per gli altri soggetti.

Detto questo, prendiamo come esempio un’azienda che ha avuto un fatturato nel 2020 pari a 50.000,00€, mentre l’anno precedente era stato pari ad 80.000,00€.

La differenza è quindi di 30.000,00€, che diviso per 12 dà come risultato 2.500,00€. Su questo importo si applica l’aliquota del 60%: quindi l’importo riconosciuto sarà di 1.500,00€.

Pensiamo, invece, ad un’azienda che nel 2020 ha fatturato 200.000,00€ mentre l’anno prima 360.000,00€. La differenza di 160.000 divisa per le dodici mensilità dà come risultato circa 13.000€, sul quale verrà riconosciuto un contributo a fondo perduto del 50% e quindi di circa 6.500,00€.

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