Bonus di 2.000 euro esentasse per chi lavora oltre l’età pensionabile in questo Paese

Laura Pellegrini

28 Ottobre 2025 - 06:33

In Germania i lavoratori che decidono di continuare l’attività dopo l’età pensionabile possono ottenere un bonus di 2.000 euro esentasse. Come funziona?

Bonus di 2.000 euro esentasse per chi lavora oltre l’età pensionabile in questo Paese

Dal 1° gennaio 2026 il governo tedesco metterà in campo una importante rivoluzione per il mercato del lavoro. Per fronteggiare la scarsità di manodopera specializzata, il cancelliere Friedrich Merz ha proposto un incentivo per i pensionati che decideranno di continuare a lavorare anche dopo aver raggiunto l’età pensionabile: i lavoratori potranno ottenere fino a 2.000 euro esentasse ogni mese.

L’obiettivo di questa nuova misura, che ricorda il bonus Maroni previsto in Italia, è duplice: da un lato si vogliono incentivare i lavoratori a rimanere nel mercato del lavoro per sostenere un sistema previdenziale sotto pressione; dall’altro lato si cerca di rispondere alla carenza di personale qualificato soprattutto i determinati settori produttivi.

Il costo di questa misura, chiamata “Aktivrente” o “pensione attiva”, secondo il governo ammonterà a 890 milioni di euro, ma gli economisti stimano cifre ben più elevate: tra 1,4 e 2,5 miliardi di euro a seconda dell’adesione da parte della popolazione.

Bonus 2.000 euro esentasse per chi resta al lavoro: come funziona

L’incentivo promosso dal governo tedesco prevede la possibilità di ottenere uno stipendio esentasse fino a 12.348 euro all’anno per i single e 24.696 euro all’anno per le coppie. La norma punta a rendere economicamente vantaggioso il lavoro, riducendo le imposte che gravano sullo stipendio per coloro che hanno tutti i requisiti minimi per andare in pensione.

Viene eliminata anche la limitazione del cosiddetto Vorbeschäftigungsverbot, che ad oggi non consente di riassumere lo stesso dipendente una volta andato in pensione.

La sfida per la popolazione è chiara: per molti lavoratori, come funzionari o dirigenti, potrebbe essere economicamente vantaggioso proseguire l’attività anche dopo la pensione, ma in molti altri casi il lavoro potrebbe risultare troppo gravoso in funzione dell’età anagrafica.

I requisiti per ricevere il bonus

Sono due i requisiti richiesti per ricevere l’incentivo di 2.000 euro esentasse al mese per continuare l’attività lavorativa anche dopo la pensione:

  • i pensionati dovranno aver raggiunto l’età minima per lasciare il lavoro;
  • i lavoratori dovranno inoltre risultare coperti dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni, le malattie e la disoccupazione.

L’esenzione fino a 2.000 euro riguarderebbe al massimo 80 ore al mese di lavoro retribuito con il salario minimo previsto per l’anno corrente, oppure fino a 160 ore per le coppie. I beneficiari della misura dovranno continuare a pagare i contributi, insieme ai propri datori di lavoro, in modo da alleggerire il sistema sanitario e pensionistico.

Così, anche la Germania si trova a fare i conti con il calo delle nascite e la scarsità di manodopera a disposizione, nonostante goda di un tasso di occupazione tra i più alti al mondo (pari al 76%). Secondo i dati nazionali, nascono meno tedeschi e un numero sempre più alto di lavoratori va in pensione: si stima, infatti, che circa il 9% della forza lavoro, ovvero 4,8 milioni di persone, dovrebbe andare in pensione nel prossimo decennio.

Chi resta escluso dal bonus esentasse

Non tutti i lavoratori potranno beneficiare della nuova misura del governo tedesco: secondo la versione attuale della proposta, restano esclusi dal bonus esentasse tutti i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e coloro che svolgono attività occasionali. Niente bonus, quindi, per artigiani e commercianti, agricoltori, e nemmeno per i funzionari pubblici.

Inoltre, ci sono ancora numerosi aspetti da chiarire a livello tecnico: per esempio, la compatibilità della misura con i regimi pensionistici integrativi e il coordinamento con la previdenza privata.

Aumento dei contributi pensionistici dal 2026

Un’altra novità che entrerà in vigore da gennaio 2026 è l’aumento dei contributi pensionistici per i lavoratori tedeschi che percepiscono redditi elevati. Questa novità non è correlata alle misure di welfare previste dal governo, in quanto si tratta di un meccanismo automatico pensato per mantenere la proporzionalità fra reddito e contributo alla sicurezza sociale.

Attualmente i lavoratori dipendenti versano automaticamente una quota del loro stipendio mensile al fondo pensione pubblico, ma solo fino a un tetto massimo di 8.050 euro lordi al mese. Dal prossimo anno, per coloro che percepiscono più di 101.000 euro di redditi, il limite per il calcolo dei contributi pensionistici salirà a 8.450 euro al mese.

L’aumento si applica non solo ai contributi previdenziali, ma anche all’assicurazione sanitaria e assistenziale pubblica, il cui limite aumenterà di 300 euro da gennaio 2026.

Argomenti

# Lavoro

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