Bonus bollette: sconti per le partite IVA e le PMI nel decreto Rilancio

Rosaria Imparato

20/05/2020

14/07/2021 - 09:43

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Bonus bollette nel decreto Rilancio: l’agevolazione è pensata per le partite IVA e per le piccole e medie imprese, ed è valida per i mesi di maggio, giugno e luglio. Sarà l’ARERA a regolamentare le nuove tariffe.

Bonus bollette nel decreto Rilancio: l’agevolazione è pensata per le partite IVA e per le PMI.

Il decreto Rilancio, dopo essere stato approvato il 13 maggio dal Consiglio dei Ministri, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella serata del 19 maggio.

Il provvedimento contiene uno sconto sulle utenze non domiciliari: si tratta di un aiuto particolarmente atteso soprattutto dalle attività commerciali, che hanno subìto un grosso danno economico in seguito alla chiusura forzata.

Iniziata la Fase 2, caratterizzata da una parziale riapertura delle attività commerciali, il Governo pensa a un modo per aumentare la liquidità di famiglie e partite IVA tagliando i costi delle bollette.

Già il decreto Cura Italia avrebbe dovuto implicare uno sconto sulle bollette, ma alla fine la misura è stata esclusa dal provvedimento.

In cosa consiste il bonus bollette del decreto Rilancio? Si tratterebbe, in sostanza, di un taglio sugli oneri di sistema, che incidono di circa il 20% sul prezzo finale.

Vediamo quali sono le novità in arrivo col prossimo decreto, e quali sono i provvedimenti presi finora da ARERA per andare incontro alle famiglie e alle partite IVA in difficoltà economica.

Bonus bollette: sconti per le partite IVA e le PMI nel decreto Rilancio

Il bonus bollette fa parte delle misure contenute nel decreto Rilancio, il provvedimento contenente le decisioni del Governo in merito ai prossimi mesi.

Già in lista per far parte del decreto Cura Italia, lo sconto in bolletta è poi slittato nel decreto Rilancio. Ma in cosa consiste questo bonus bollette? Si tratta di un intervento sugli oneri di sistema e sul trasporto e gestione del contatore, ovvero un taglio sulle quote fisse.

Gli oneri di sistema corrispondono a quelle voci di spesa che non riguardando il consumo effettivo di acqua, luce e gas. Con un intervento su queste voci si andrebbero a tagliare i costi delle bollette di circa il 20%: un’agevolazione da non sottovalutare in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo.

Sarà l’ARERA a occuparsi della regolamentazione del bonus bollette, e in particolare dovrà:

  • azzerare le attuali quote fisse indipendenti dalla potenza relative alle tariffe di rete e agli oneri generali per tutti i clienti non domestici alimentati in bassa tensione;
  • per i solo clienti non domestici alimentati in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 3,3 kW, le tariffe di rete e gli oneri generali saranno rideterminate al fine di ridurre ulteriormente la spesa applicando una potenza “virtuale” fissata convenzionalmente pari a 3 kW, senza che a ciò corrisponda alcuna limitazione ai prelievi da parte dei medesimi clienti.

La norma ha carattere transitorio e urgente ed è valida per tre mesi, a partire da maggio a luglio.

Per l’attuazione del bonus bollette verrà autorizzata la spesa di 600 milioni di euro per il 2020.

Bonus bollette sociali e stop ai distacchi per morosità: cosa ha fatto ARERA finora

È importante sottolineare che finora ARERA ha comunque lavorato affinché non mancassero le agevolazioni fiscali alle famiglie e alle partite IVA in difficoltà.

Innanzitutto, già con la delibera del 3 dicembre 2019 l’Autorità ha alzato la soglia ISEE massima per ottenere lo sconto sul pagamento di luce, acqua e gas, rendendo così disponibile l’accesso ai bonus sociali ad altre 200.000 persone.

Restano invariati i requisiti alternativi per fare domanda, cioè famiglie con ISEE fino a 20.000 euro e almeno 4 figli a carico; nucleo titolare di reddito o pensione di cittadinanza o nei casi di grave malattia che costringa all’uso di apparecchiature elettriche per il mantenimento in vita.

Inoltre, ARERA aveva già predisposto più tempo per richiedere il rinnovo dei bonus sociali in scadenza tra il 1° marzo e il 30 aprile, garantendo altri 60 giorni di tempo per fare domanda. Il 29 aprile è poi arrivata una nuova proroga, che ha prolungato i tempi per richiedere i bonus sociali fino al 31 luglio 2020.

Infine, l’Autorità ha anche disposto la sospensione dei distacchi per morosità solo per i clienti domestici prorogandola fino al 17 maggio (la precedente disposizione prevedeva lo stop anche per le imprese fino al 3 maggio).

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