Bonus agricoltura, fino a 300 euro per ogni capo di bestiame nel 2025

Nadia Pascale

28 Giugno 2025 - 18:16

I bonus agricoltura 2025 sono diretti anche agli allevatori: seguendo le direttive della PAC, Politica Agricola Comune, si possono ottenere 300 euro per ogni capo di bestiame allevato.

Bonus agricoltura, fino a 300 euro per ogni capo di bestiame nel 2025

É ancora possibile presentare istanza per accedere ai bonus agricoltura 2025, tra cui quelli diretti agli allevatori. Seguendo il disciplinare della PAC 2023-2027 (Politica Agricola Comune), è possibile ottenere fino a 300 euro per ogni capo di bestiame allevato.

Si ricorda che la PAC eroga sostegni economici sotto forma di contributi diretti
al fine di sostenere il reddito delle imprese agricole.
Ma quali sono le condizioni per ottenere 300 euro per ogni capo di bestiame?

La PAC prevede diverse misure di sostegno all’agricoltura, sicuramente i contributi diretti sono uno degli aiuti all’agricoltura più apprezzati. Questi si dividono in diverse tipologie, vi sono i titoli base e i contributi diretti erogati in base alla tipologia di attività condotta.

Per le varie misure della PAC vi sono tratti comuni: ricevono sussidi economici le imprese che fanno innovazione, adottano accorgimenti per inquinare meno, tutelare la biodiversità e, come in questo caso, riducono l’uso di antibiotici a favore di un maggiore benessere dell’animale e dei consumatori stessi.

Ecco come richiedere il bonus agricoltura di 300 euro per ogni capo di bestiame.

Contributi diretti in agricoltura per Eco-schema 1

La Politica Agricola Comune non si occupa solo dell’agricoltura in senso stretto come possono essere le coltivazioni, ma anche degli allevamenti, infatti, gli allevatori comunque rientrano nell’alveo degli agricoltori e gli allevamenti rientrano nell’ambito delle imprese agricole.

Per gli allevatori, come anticipato, vi è la possibilità di ottenere un bonus agricoltura fino a 300 euro per capo di bestiame, rispettando però alcuni parametri. Affinché si possano ottenere tali contributi, è necessario rispettare determinate condizioni. Tra gli obblighi principali vi è l’adozione di sistemi di cura dell’animale volti ad aumentarne il benessere e tutelare i consumatori attraverso un ridotto uso di antibiotici.

Nella nuova PAC gli Eco-schemi sono distinti in 5 tipologie, la prima tipologia prevede pagamenti diretti per la riduzione dell’antimicrobico resistenza e per il benessere animale. Le risorse stanziate per questa tipologia di aiuti all’agricoltura sono 376 milioni di euro all’anno.

Come vengono suddivise le risorse del bonus agricoltura?

Per aumentare la resistenza ai microbi è necessario ridurre l’uso di antibiotici negli allevamenti. Proprio per questo vengono premiate le aziende agricole che adottano un percorso di riduzione dell’uso di antibiotici.
La PAC in questo caso prevede 2 livelli. Il primo livello riconosce il bonus agricoltura agli allevamenti, concesso per tutte le Uba, Unità di Bestiame Adulto, che riducono l’uso di antibiotici in riferimento alla mediana regionale.

In questo caso si ottengono:

  • per ogni capo di bovino da latte 66 euro;
  • Bovini da carne 54 euro;
  • bovini a duplice attitudine 54 euro;
  • bufalini da latte e da carne 66 euro;
  • vitelli a carne bianca 24 euro;
  • Suini 24 euro;
  • ovini 60 euro;
  • caprini 60 euro.

Per il secondo livello, gli importi aumentano, ma vi sono maggiori impegni da parte dell’agricoltore che deve aderire al sistema Sqnba, Sistema di Certificazione di Qualità Nazionale per il Benessere Animale e adempiere agli obblighi del relativo disciplinare. Si tratta di un sistema di certificazione istituito ai sensi dell’articolo 224 bis del decreto-legge 19 maggio 2020 n.34, introdotto dalla legge di conversione 17 luglio 2020 n. 77.
Tale certificazione rafforza la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle produzioni di origine animale, grazie alla certificazione accreditata degli allevamenti e della filiera.

Tra i principali “oneri” del secondo livello vi è il pascolamento. Naturalmente è più semplice ottenere il secondo livello per i piccoli allevamenti situati in zone che consentono il pascolo.

Chi è in regime di biologico è esentato dall’adesione al sistema Sqnba, ma naturalmente deve seguire il rigido protocollo per ottenere la certificazione di allevamento biologico.

In questo caso i contributi diretti previsti sono:

  • bovini da latte e duplice attitudine 240 euro a capo;
  • bovini da carne 240 euro;
  • suini 300 euro.

Come ottenere i contributi PAC

Per ottenere i contributi PAC le domande devono essere presentate annualmente entro il 15 maggio. Le domande devono essere consegnate direttamente agli organismi pagatori.

Se le Regioni hanno attivato gli appositi sportelli, la domanda può essere presentata presso questi. In alternativa la stessa può essere presentata direttamente ad AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura). Infine, le istanze per ottenere i contributi diretti si possono presentare attraverso un CAA (Centro Assistenza Agricola).
Con la stessa domanda si possono richiedere sia i contributi base, sia i contributi per capitoli specifici.

Il termine visto del 15 maggio è il termine ordinario, ma generalmente sono previste delle proroghe. Nell’anno 2024, grazie alla serie di proroghe adottate, è stato possibile presentare istanza fino al mese di settembre.
Nel 2025 siamo, invece, alla seconda proroga. La prima proroga è stata resa pubblica il 15 maggio e ha spostato il termine di presentazione dell’istanza al 16 giugno. La seconda proroga è stata annunciata dal MASAF il 14 giugno e ha prorogato il termine per la presentazione della domanda al 15 luglio 2025.

La procedura delle domande PAC prevede che alla scadenza del termine per la presentazione della domanda sia possibile comunque presentare istanza in ritardo, ma con una decurtazione degli importi ricevibili. Ne consegue che la domanda tardiva può essere presentata fino al giorno 9 agosto 2025. Si ricorda che per ogni giorno di ritardo, fino al 25° giorno, è prevista la decurtazione dell’importo pari all’1%, quindi il taglio in totale può arrivare al 25%.

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