Tutte le misure a sostegno dell’agricoltura nella Legge di Bilancio 2023

Antonella Ciaccia

03/01/2023

03/01/2023 - 19:44

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Dal Fondo per la sovranità alimentare a quello per l’innovazione in agricoltura. Tra le misure previste nella Manovra 2023, contrasto al caro carburanti, esenzioni Irpef e sostegno alle imprese.

Tutte le misure a sostegno dell’agricoltura nella Legge di Bilancio 2023

La nuova Legge di Bilancio, pubblicata lo scorso 29 dicembre 2022, conferma un’ampia programmazione per il triennio 2023-2025 a sostegno del settore agricolo.

Nella Manovra sono molteplici gli interventi a supporto dell’agroalimentare italiano: dal Fondo per la sovranità alimentare a quello per l’innovazione in agricoltura, dal credito di imposta esteso al primo trimestre 2023 contro il caro energia alla proroga dell’esenzione Irpef. E ancora: azzeramento dei contributi per i giovani imprenditori agricoli, rinvio di plastic tax e sugar tax e contrasto al caporalato.

Non mancano infine i nuovi contratti per le assunzioni temporanee, strumenti importantissimi finalizzati a snellire i tempi di gestione delle campagne di raccolta e limitati a 45 giornate lavorative anno per lavoratore.

Sono dunque molti gli interventi previsti dal nuovo Governo per il settore primario: facciamo di seguito il punto sulle principali agevolazioni prevista dalla Legge di Bilancio a supporto delle imprese del settore e dell’agroalimentare.

Istituito il Fondo per la Sovranità alimentare

La Legge di Bilancio dello Stato ha previsto per l’agricoltura, l’istituzione del Fondo per la Sovranità Alimentare; esso è finalizzato a rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale con interventi orientati alla tutela e alla valorizzazione del cibo italiano di qualità, a ridurre i costi di produzione per le imprese agricole, a sostenere le filiere e garantire la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari in caso di crisi di mercato.

A gestire il fondo sarà il Ministero dell’agricoltura. Avrà una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026 per un totale di 100 milioni e, da tale fondo, mediante diversi decreti ad hoc, partiranno incentivi, agevolazioni e bonus per il comparto.

Fondo per l’innovazione in agricoltura

Un budget di 225 milioni è stato messo a disposizione per incrementare la produttività in agricoltura con le migliori tecnologie, la ricerca e lo sviluppo.

Obiettivo primario del Fondo è la gestione digitale dell’impresa, con l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, della sensoristica, delle piattaforme e infrastrutture 4.0, ma anche con il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche.

In questo caso lo stanziamento è di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. Come specificato nella norma, il Fondo potrà essere utilizzato per concedere, anche attraverso voucher, agevolazioni alle imprese, ivi inclusa la concessione di contributi a fondo perduto e garanzie su finanziamenti, nonché per la sottoscrizione di quote o azioni di uno o più fondi per il venture capital.

Con uno o più decreti del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, saranno definiti i criteri e le modalità di attuazione del Fondo.

Contro il caro energia, credito di imposta esteso al primo trimestre 2023

Contro il caro energia viene riconosciuto un credito d’imposta a favore delle imprese agricole, della pesca e agromeccanica, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante per la trazione dei mezzi effettuato nel primo trimestre del 2023.

L’agevolazione è estesa, per le sole imprese agricole e della pesca, anche all’acquisto di gasolio e benzina per il riscaldamento di serre e fabbricati per l’allevamento degli animali.

Per quel che concerne i costi di energia elettrica e gas, per le imprese agricole valgono le norme comuni alle altre categorie imprenditoriali sul credito d’imposta.

Nello specifico trattasi:

  • di credito d’imposta per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di specifica potenza disponibile, pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle energivore, che viene attribuito in misura pari al 35% (in luogo del 30%) della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2023;
  • di credito d’imposta per imprese non gasivore, per l’acquisto di gas naturale in misura pari al 45% (in luogo del 40%) della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel primo trimestre 2023.

Prolungata anche al 2023 l’esenzione ai fini Irpef dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.

Contratti occasionali per il lavoro agricolo

C’è una novità che riguarda le prestazioni occasionali in agricoltura. Nella Legge di Bilancio è istituito un contratto per l’impiego occasionale della manodopera del settore agricolo che assicura ai lavoratori le tutele previste dal rapporto di lavoro subordinato e che ha come obiettivo quello di rendere flessibile il ricorso alle maestranze per le attività stagionali.

Per questo tipo di «contratto» è confermato un limite temporale, ovvero non oltre 45 giornate lavorative anno per questa forma di lavoro a tempo determinato, ma con l’obbligo per l’imprenditore agricolo di trasformare il rapporto temporaneo in contratto di lavoro a tempo indeterminato in caso di superamento delle suddette giornate lavorative.

Come specificato al comma 344 della Legge di Bilancio:

... le prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato sono riferite ad attività di natura stagionale di durata non superiore a 45 giornate annue per singolo lavoratore, rese da soggetti che, a eccezione dei pensionati, non abbiano avuto un ordinario rapporto di lavoro subordinato in agricoltura nei tre anni precedenti l’instaurazione del rapporto ai sensi dei commi da 343 a 354, ovvero diverso da quello previsto dalla presente disciplina, quali:

  • disoccupati;
  • percettori di Naspi, Dis-Coll e reddito di cittadinanza;
  • pensionati (di anzianità o vecchiaia);
  • studenti under 25;
  • detenuti ammessi a lavoro esterno.

In sostanza, il nuovo strumento consente alle imprese agricole di assumere un lavoratore per un massimo di 45 giorni in un anno ed è rivolto alle assunzioni di giovani under 25 (anche studenti), di disoccupati, di percettori di ammortizzatori sociali o del reddito di cittadinanza, pensionati e detenuti ammessi a lavorare fuori dal carcere o domiciliari.

Fondi a sostegno dell’imprenditoria giovanile

Per aiutare i giovani e il ricambio generazionale in agricoltura è previsto l’esonero contributivo, per un periodo massimo di 24 mesi, in favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a 40 anni che si insediano per la prima volta in agricoltura tra il primo gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.

Sempre per il supporto ai giovani sono stati stanziati 20 milioni di euro per il 2023 indirizzati a finanziare i mutui a tasso agevolato per i giovani imprenditori previsti dal Titolo I, capo III, del Decreto Legislativo n. 185 del 2000.

Rinvio della Plastic tax e Sugar tax

Infine, è importante segnalare il rinvio al 1° gennaio 2024 dell’entrata in vigore dell’imposta sui monouso per il contenimento, la protezione, la manipolazione e la consegna di merci o di prodotti alimentari «Plastic tax» e dell’imposta sul consumo delle bevande analcoliche edulcorate "Sugar tax", entrambe istituite dalla Legge di Bilancio del 2020.

Originariamente la tassa sulla plastica, che si rifà alla Direttiva europea n. 2019/904/UE sui prodotti in plastica monouso, sarebbe dovuta entrare in vigore a luglio di quell’anno, ma è stata poi rimandata al gennaio 2021 per poi essere rimandata all’anno successivo e infine al 2023. Ma neanche quest’anno sarà attuata.

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