Bonus fiscali in arrivo per frenare il crollo delle immatricolazioni universitarie: è la strada giusta?

Francesco Oliva

16 Settembre 2016 - 11:12

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Bonus fiscali istruzione, cultura, super borse di studio, nuova no tax area e altro ancora: sono tante le ipotesi allo studio per frenare il drammatico crollo delle iscrizioni all’Università.

Bonus fiscali in arrivo per frenare il crollo delle immatricolazioni universitarie: è la strada giusta?

Bonus fiscali per incentivare le iscrizioni all’Università. Allo studio del Governo c’è il cosiddetto “pacchetto giovani” ovvero un insieme di agevolazioni fiscali pensate per frenare il drammatico crollo delle iscrizioni all’Università.
In Italia, infatti, le ultime ricerche statistiche segnalano un dato allarmante: circa il 30% dei giovani in età compresa tra i 20 ed i 24 anni non studia, non lavora e non è inserito in alcun programma formativo/professionalizzante (si tratta dei neet: “Not (engaged) in Education, Employment or Training”).
Si tratta di dati preoccupanti per il futuro del Paese e sui quali il Governo vuole intervenire con mirati bonus fiscali che incentivino le iscrizioni all’Università.

Ecco di quali bonus fiscali si tratta e qual è a nostro avviso il possibile effetto di tali misure.

Crollo iscrizioni Università: arrivano le “super borse di studio”

Il crollo delle iscrizioni all’Università degli ultimi anni, unito al fenomeno spaventoso della crescita dei neet, ha spinto il Governo a proporre alcune misure fiscali di stimolo per i giovani.

L’obiettivo è aumentare le iscrizioni all’Università e l’avvio di percorsi formativi e professionalizzanti attraverso benefici e bonus fiscali all’ingresso.

L’ipotesi super borse di studio
La prima ipotesi allo studio è quella delle “super borse di studio” ovvero dei bonus/sussidi che coprono un intero anno accademico, arrivando a cifre importanti. Le stesse si conseguirebbero attraverso i risultati del percorso alle scuole superiori, non avendo come riferimento esclusivo il voto di maturità. Si parla anche dell’ipotesi di introdurre ulteriori test di ingresso finalizzati anche al conseguimento di punteggi validi in questo senso.

L’ipotesi estensione no tax area
Un’altra ipotesi è quella di estendere la “no tax area” per gli under 29 che si iscrivono all’Università, cercando quindi di defiscalizzare le collaborazioni, i free lance e così via.
Al momento si parla di questa possibilità solo per gli studenti appartenenti a nuclei familiari con ISEE pari od inferiore a 15.000 euro.

Premi produttività per i dipartimenti migliori
Altra ipotesi allo studio è quella di introdurre ulteriori meccanismi di premio per i dipartimenti universitari che conseguono i migliori risultati, avendo come parametro di valutazione le pagelle Anvur.

Crollo iscrizioni Università, pacchetto giovani e bonus fiscali: è la “volta buona”?

Parafrasando il premier Matteo Renzi ci chiediamo se questa sia la volta buona. In altre parole, queste misure annunciate potrebbero davvero produrre gli effetti sperati?
A nostro modesto avviso no. Per quale motivo?
Il crollo delle iscrizioni all’Università è stato graduale, raggiungendo livelli drammatici negli ultimi anni. Si tratta, tuttavia, del risultato di un preciso percorso che - a nostro avviso - parte all’inizio degli anni 2000 con l’introduzione dei percorsi 3+2.
Da quel momento è partito un circolo vizioso fatto di: riduzione della qualità/quantità dei programmi universitari, taglio alle risorse per la ricerca e la didattica universitaria, aumento delle tasse universitarie, riduzione delle borse di studio, mancato adeguamento dei corsi universitari (o almeno della maggior parte di essi) alle nuove e mutate esigenze del mercato del lavoro, storica e colpevole mancanza di meritocrazia.

Insomma, qui il problema è di sistema ed è molto molto complesso e non si può pensare di risolverlo solo con qualche bonus fiscale in entrata (tra l’altro dal sapore molto elettorale nei mesi precedenti il delicato passaggio referendario).

Per cercare di comprendere con qualche numero quanto sia drammatica la questione delle iscrizioni all’Università e del settore istruzione e cultura in generale si propone la seguente tabella di Ansa-Centimetri pubblicata dal Sole 24 Ore in materia di spesa pubblica per cultura ed istruzione (ai lettori ogni commento e considerazione in merito):

Spesa pubblica istruzione e cultura Paesi UE - tabella Ansa Centimetri

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