Bonus affitto 2021: nuovi requisiti e beneficiari

Rosaria Imparato

26/07/2021

25/10/2022 - 12:07

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Nuovi requisiti e platea di beneficiari allargata per il bonus affitti 2021 con le novità del Sostegni bis: vediamo i dettagli.

Bonus affitto 2021: nuovi requisiti e beneficiari

Novità per il bonus affitti 2021: sono cambiati i requisiti, e di conseguenza è stata modificata anche la platea di beneficiari del credito d’imposta.

La normativa relativa al bonus affitti è stata più volte cambiata, da quando il credito d’imposta è “nato” col decreto Rilancio.

Vediamo quali sono le ultime novità in merito al bonus per il canone di locazione degli immobili a uso non abitativo pagato da gennaio a maggio 2021.

Bonus affitto: nuovi requisiti e beneficiari con la conversione del DL Sostegni bis

Il decreto Sostegni bis convertito in legge ha cambiato i parametri di accesso al bonus affitto 2021, alzando la soglia di fatturato e includendo di conseguenza una maggiore platea di beneficiari.

Le novità riguardano:

  • il limite di ricavi e compensi, che è stato alzato oltre i 15 milioni di euro;
  • le attività di commercio al dettaglio, inserite tra i beneficiari del bonus;
  • le percentuali del credito d’imposta.

Il bonus affitto può essere richiesto anche dalle attività di commercio al dettaglio, con ricavi superiori a 15 milioni di euro nel 2019, per gli affitti pagati da gennaio a maggio 2021, a condizione che ci sia una perdita di fatturato di almeno il 30% nel periodo compreso tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 e lo stesso periodo tra 2019 e 2020.

Cambia quindi anche il parametro di riferimento della perdita di fatturato presa in considerazione per avere accesso al bonus (dal 50% al 30%).

Bonus affitto, cambiano le percentuali del credito d’imposta

Se da un lato viene ampliata la platea di beneficiari, dall’altro lato vengono abbassate le percentuali per le nuove categorie incluse nel bonus affitti.

È da sottolineare che il bonus spetta anche alle imprese che hanno iniziato l’attività dal 1° gennaio 2019, senza dover rispettare, di conseguenza, il requisito di calo di fatturato.

Le percentuali vengono però ridotte. Il credito d’imposta spetta rispettivamente nelle misure del:

  • 40% (e non del 60%) dell’ammontare dell’affitto, leasing o concessione di immobili a uso non abitativo;
  • 20% (e non del 30%) per contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda.

Per la misura sono stati stanziati 81 milioni di euro per il 2021.

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