Bonus 200 euro Partita Iva, ancora tutto bloccato: cosa succede e informazioni su requisiti e domanda

Simone Micocci

26 Agosto 2022 - 16:43

Bonus 200 euro per lavoratori autonomi e liberi professionisti: non è ancora possibile inviare la domanda. Ecco chi lo potrà richiedere e quando.

Bonus 200 euro Partita Iva, ancora tutto bloccato: cosa succede e informazioni su requisiti e domanda

Il pagamento del bonus 200 euro in favore dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti si fa ancora attendere: nonostante le indiscrezioni ci dicano che l’avvio della fase di raccolta delle domande sia ormai imminente, a oggi non ci sono ancora notizie certe a riguardo.

E pensare che il bonus una tantum per le Partite Iva è stato introdotto dal decreto Aiuti del 17 maggio scorso, lo stesso con cui è stata riconosciuta l’indennità di 200 euro in favore dei lavoratori dipendenti, disoccupati, pensionati e percettori del reddito di cittadinanza, pagata tra luglio e ottobre, come pure il bonus trasporti.

Questo ritardo è dovuto al fatto che per scongiurare il rischio di esaurimento delle risorse è stato necessario intervenire con il decreto Aiuti bis del 9 agosto, con il quale sono stati aggiunti 100 milioni di euro al fondo destinato al pagamento del bonus 200 euro per lavoratori autonomi - con Partita Iva - e liberi professionisti.

Il fondo è arrivato così a 600 milioni di euro, di cui 95,6 milioni destinati ai professionisti iscritti alle Casse di previdenza, sbloccando di fatto l’impasse che si era venuta a creare. Dopo questo passaggio il ministro Orlando ha posto la firma sull’apposito decreto, fissando l’importo del bonus a 200 euro una tantum e stabilendo che ad averne diritto sono solamente coloro che nel 2021 hanno prodotto un reddito inferiore a 35 mila euro.

A oggi, però, non è ancora possibile presentare domanda per il bonus 200 euro; vediamo quali sono le ragioni di questo ennesimo ritardo.

Decreto ancora non pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Il problema è che il decreto che determina requisiti e modalità di pagamento del bonus 200 euro non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Non ci sono problemi, semplicemente è la prassi: l’iter burocratico, infatti, prevede che dopo la firma da parte del ministro dell’Economia Daniele Franco, arrivata in queste ore, il decreto debba passare al vaglio della Corte dei Conti. Solo allora il decreto andrà in Gazzetta Ufficiale, così che l’Inps, nonché i singoli enti previdenziali di riferimento nel caso dei liberi professionisti, possano dare avvio alla procedura per la richiesta.

Quando arriva il bonus 200 euro

Secondo indiscrezioni, entro settembre 2022 la procedura suddetta si sbloccherà. Nello stesso mese potrebbe esserci poi l’avvio della raccolta delle domande; tuttavia, è bene sapere che nella fase di erogazione viene data precedenza a chi ha presentato per prima la richiesta e in caso di esaurimento delle risorse la concessione del bonus verrà immediatamente sospesa.

Ecco perché bisognerà affrettarsi, visto che il bonus sarà riservato a 3 milioni di beneficiari.

Per quanto riguarda il pagamento, questo potrebbe richiedere almeno un mese. Considerando l’intera procedura amministrativa, dunque, possiamo immaginare che i soldi arriveranno tra ottobre e novembre.

A chi spetta

Nell’attesa che il suddetto decreto venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale, permettendo così l’invio delle domande, ricordiamo chi è che può richiederlo.

Sappiamo che potranno accedere al suddetto fondo per il sostegno del potere d’acquisto i lavoratori autonomi e professionisti, purché iscritti:

  • alle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps);
  • oppure, agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103.

Altre condizioni necessarie per avere diritto al bonus di 200 euro, esentasse, che verrà erogato grazie al fondo, sono quelle per cui l’interessato non deve aver beneficiato per se stesso del bonus 200 euro descritto dagli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti.

Inoltre, nel periodo d’imposta 2021 devono aver percepito un reddito complessivamente inferiore alla soglia indicata nell’apposito decreto del ministero del Lavoro, pari a 35 mila euro lordi. E ancora: è necessario che i destinatari risultino già iscritti alle suddette gestioni alla data di entrata in vigore del decreto Aiuti, quindi il 18 maggio 2022, con partita Iva e attività lavorativa avviata. Inoltre, devono aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione d’iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.

Come farne richiesta?

La persona interessata dovrà presentare domanda del bonus direttamente agli enti di previdenza a cui risulta essere iscritto, tenendo conto dei termini e delle modalità che verranno predisposte dai singoli enti previdenziali.

Prima di presentare la domanda per il bonus 200 euro, quindi, autonomi e professionisti dovranno attendere le istruzioni che verranno pubblicate dall’ente previdenziale di riferimento. Prima, però, bisognerà attendere la pubblicazione del decreto in GU.

A tal proposito, è bene ricordare che - come si legge nello schema di decreto - “l’indennità è corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e disponibili all’ente erogatore al momento del pagamento ed è soggetta a successiva verifica, anche attraverso le informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dall’amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione
pubblica che detenga informazioni utili”.

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