Bonus 150 euro non basta, più soldi in busta paga: la promessa di Fratelli d’Italia agli elettori

Simone Micocci

27/09/2022

27/09/2022 - 15:40

condividi

Bonus 150 euro, meno beneficiari rispetto all’indennità di 200 euro. Ma Fratelli d’Italia ne valuta un potenziamento.

Bonus 150 euro non basta, più soldi in busta paga: la promessa di Fratelli d’Italia agli elettori

Con il decreto Aiuti ter il governo Draghi ha introdotto un nuovo bonus contro il caro vita, come già era stato fatto qualche mese prima con la previsione di un’indennità una tantum da 200 euro.

Il nuovo bonus - che in busta paga verrà erogato a novembre 2022 - ha però un valore più basso, 150 euro anziché 200, oltre a un’altra importante limitazione: ad averne diritto, infatti, è una platea ridotta di persone visto che il limite di reddito entro cui beneficiarne è stato portato a 20 mila euro.

Vale per i dipendenti, che devono avere una busta paga da 1.538 euro al mese per beneficiarne, come pure per i pensionati e per i lavoratori autonomi (per i quali si guarda al reddito percepito nel 2021, che appunto deve essere inferiore a 20 mila euro).

Trattandosi di cifre lorde, è molto ristretta la platea di coloro che potranno beneficiare di questo nuovo bonus. Ad esempio, nel caso delle buste paga significa che, visto un lordo di 1.538 euro, ad averne diritto sono solamente coloro che non guadagnano più di 1.300 euro.

Tuttavia, fonti del governo Draghi rivelano che con i soldi a disposizione non si poteva fare diversamente. Non la pensa così, però, Maurizio Leo, responsabile economico per Fratelli d’Italia, che pochi giorni prima delle elezioni politiche 2022 ha dichiarato di voler rivedere tale strumento, potenziandolo fino a dove possibile.

Bonus 150 euro più alto e a più persone: la promessa di Maurizio Leo agli elettori

La crisi energetica si è ormai abbattuta con forza sul reddito di famiglie, lavoratori e imprese, ragion per cui il governo Draghi ha dovuto approvare un terzo decreto Aiuti introducendo un’ulteriore tranche di aiuti.

Tra questi c’è anche l’indennità una tantum da 150 euro che, come anticipato, interessa un numero ridotto di persone in quanto, rispetto al bonus 200 euro, il limite di reddito scende da 35 mila a 20 mila euro.

Una soglia che è difficile non superare, eppure questo non significa che chi guadagna più di 20 mila euro non stia soffrendo per l’attuale situazione economica.

Ne è consapevole Maurizio Leo, responsabile economico di Fratelli d’Italia, che in una recente intervista rilasciata a noi di Money.it ha posto l’attenzione sul valore della nuova indennità, nonché sulla platea dei beneficiari.

Bisogna valutare un aumento del nuovo bonus, che oggi è quantificato in 150 euro, per i redditi più bassi, se possibile portando più in alto anche il tetto di reddito.

Una promessa condizionata però da una previa valutazione di costi e risorse, con Fratelli d’Italia che sembra essere consapevole del fatto che non sarà facile far quadrare i conti in questo particolare periodo storico. Quel che conta è che l’intenzione c’è, con un obiettivo già fissato: se sarà possibile il bonus 150 euro verrà innalzato ed esteso a un maggior numero di persone.

Bonus 150 euro: quale occasione per aumentarlo?

Il testo del decreto Aiuti ter, decreto-legge numero 144/2022, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 settembre scorso. Adesso entro 60 giorni dovrà essere convertito in legge dal Parlamento, compito che spetterà alla nuova maggioranza.

L’ingresso dei neo eletti, infatti, è previsto per il 10 ottobre, con la prima seduta prevista per il 13, mentre il nuovo governo non sarà operativo prima di novembre. Vedremo, quindi, se si riuscirà a intervenire sulla misura del bonus già in fase di conversione del decreto Aiuti ter oppure se bisognerà attendere qualche provvedimento successivo, se non addirittura la legge di Bilancio 2023.

Iscriviti a Money.it