Bollette, possibili rincari in arrivo: Antitrust e governo permettono i cambi di prezzo unilaterali per i contratti in scadenza

Giacomo Andreoli

30 Dicembre 2022 - 17:14

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L’Antitrust da l’ok alle misure contro diverse società energetiche che hanno cambiato i contratti in modo unilaterale, ma esclude il caso dei rinnovi. La conferma arriva nel decreto Milleproroghe.

Bollette, possibili rincari in arrivo: Antitrust e governo permettono i cambi di prezzo unilaterali per i contratti in scadenza

In alcuni casi le aziende che forniscono gas e luce potranno cambiare in modo unilaterale i contratti, aumentando i prezzi. Alla fine il decreto Milleproroghe è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, valendo come legge (anche se in attesa della trasformazione da parte del Parlamento).

Nel testo, varato dal governo Meloni, salta ufficialmente il divieto di modifica non concordata tra fornitore e cliente per i rinnovi di contratti in scadenza. La decisione arriva in concomitanza con la parziale conferma da parte dell’Antitrust di una serie di provvedimenti contro fornitori di energia elettrica e gas, proprio in merito alle variazioni unilaterali e ai rincari al momento dei rinnovi.

L’Autorità per la tutela della concorrenza si esprime allo stesso modo dell’esecutivo, “recependo” una sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda di Iren, che ha escluso dall’applicazione dei divieti di cambi contrattuali i casi di rinnovo. Vediamo quindi cosa potrà succedere per migliaia di cittadini nei prossimi mesi.

Cosa dice il decreto Milleproroghe sulle bollette di gas e luce?

La norma del decreto Milleproroghe proroga il divieto alle modifiche unilaterali dei contratti di luce e gas da parte delle aziende fornitrici fino a giugno 2023. Sono escluse quelle “clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di aggiornare le condizioni economiche alla scadenza delle stesse” se nel rispetto dei termini di preavviso previsti e fermo restando il diritto di recesso.

La norma arriva dopo che il Consiglio di Stato, con l’ordinanza con cui ha sospeso solo parzialmente il provvedimento cautelare emesso nei confronti di Iren, ha circoscritto la portata dell’articolo 3 del decreto legge 9 agosto 2022, n. 115 ai contratti non scaduti e non ai rinnovi contrattualiconseguenti a scadenze concordate dalle parti”.

In sostanza secondo l’organo giudiziario i clienti di Iren con un contratto scaduto dopo il 10 agosto o in scadenza di qui ad aprile non possono opporsi alle caratteristiche del rinnovo, anche se questo determina bollette molto più costose.

Ministro Fratin: la norma sulle bollette nel Milleproroghe tutela cittadini e imprese

Per questo, secondo il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, la norma inserita nel Milleproroghe “punta a un doppio obiettivo: proteggere cittadini e consumatori in questi mesi difficili e allo stesso tempo garantire e tutelare l’iniziativa economica di quelle aziende più esposte al perdurare dell’instabilità dei mercati energetici”.

Si tratterebbe quindi di una precisazione necessaria per aiutare anche le imprese fornitrici, che dopo aumenti dei prezzi del gas naturale di quasi 7 volte, sarebbero costrette a «vendere energia per i prossimi mesi a un prezzo significativamente inferiore a quello di acquisto».

Bollette gas e luce, arriveranno altri rincari per i cittadini?

Proprio a causa di questa sentenza l’Agcom si è mossa di conseguenza confermando in parte i provvedimenti cautelari contro Enel, Eni, Edison, Acea ed Engie. L’accusa è di presunte modifiche unilaterali (illegittime) delle condizioni economiche di fornitura di gas e luce. Sono stati invece revocati i provvedimenti nei confronti di Hera e A2a.

D’ora in poi il discrimine sarà aver previsto o no una chiara e ben comunicata data di scadenza al consumatore. Se c’è la proposta di rinnovo, anche con rincaro, è del tutto legittima, altrimenti no.

Nei casi delle società sanzionate, proprio per mancanza d’informazione corretta e tempestiva, viene “sospesa l’efficacia di tutte le comunicazioni di modifiche unilaterali e/o rinnovo/aggiornamento/variazione delle condizioni economiche di offerta”. Si potrà quindi chiedere il rimborso.

Quindi, in esecuzione del provvedimento dell’Autorità, “le citate società non potranno variare le condizioni economiche delle forniture ai consumatori, ai condomini e alle microimprese che non hanno una effettiva scadenza”.

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