Bollette più care a causa del decreto Milleproroghe: ecco cosa sta per cambiare

Giorgia Bonamoneta

28 Dicembre 2022 - 23:02

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Rischio bollette più care sempre più concreto. Il Consiglio di Stato ha decretato in favore delle società energetiche ribaltando la decisione di Antitrust. Ecco cosa sta per cambiare.

Bollette più care a causa del decreto Milleproroghe: ecco cosa sta per cambiare

Dopo mesi di incertezza è giunto il sì ai rinnovi contrattuali di luce e gas. Con i rinnovi il rischio è che tutti dovranno pagare tariffe quadruplicate. Infatti i clienti con contratti in scadenza (nel mercato libero la maggior parte dura 12 o 24 mesi) al momento del rinnovo andranno incontro a proposte di tariffe molto più care.

Anche i rinnovi, che si credevano bloccati come deciso dal provvedimento di urgenza dell’Antitrust, saranno invece permessi con lo sblocco del Consiglio di Stato che sospende la decisione dell’autorità.

Cosa succede adesso? In teoria soltanto i clienti di Iren con un contratto scaduto o in scadenza non potranno opporsi al rinnovo; potranno invece cercare un nuovo operatore o accettare una nuova proposta di Iren. I clienti di altre società potrebbero rimanere con il dubbio, almeno fino al momento in cui Tar o il Consiglio di Stato decreterà in favore della società come successo con Iren. Pertanto associazioni dei consumatori e società di energia hanno invitato nuovamente il governo a chiarire la norma Milleproroghe e l’articolo contenente la modifica al divieto di aggiornamento delle condizioni economiche contrattuale la scadenza delle stesse.

Sbloccati i rinnovi: rischio bollette più care per tutti

L’Antitrust con un provvedimento di urgenza aveva intimato a Iren e altre società energetiche di prorogare i contratti in scadenza fino ad aprile 2023. Come ricorda Repubblica infatti per l’autorità Antitrust anche i rinnovi risultavano pienamente rientrare nel divieto del decreto. A dicembre, dopo Iren, anche Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie (l’80% della clientela italiana) erano stati bloccati. Iren però aveva anticipato e fatto immediatamente ricorso al Tar e, dopo un periodo di attesa, è giunta la notizia della sospensione della decisione di Antitrust che vietava i rinnovi di contratto.

Il Consiglio di Stato ha dato ragione a Iren e i clienti sono quindi obbligati a rinnovare il contratto con un possibile aumento - il rischio è che sia quadruplicato inseguendo le tariffe di mercato - di accettare un’altra offerta da Iren o cercare un nuovo fornitore di energia. Le altre società attendono il via libera da parte di Tar e del Consiglio di Stato per agire nella stessa maniera.

Il Consiglio di Stato ha smentito Antitrust: cosa cambia ora

È evidente che serve un’azione chiara da parte del governo per definire cosa è o non è possibile fare con il rinnovo dei contratti di luce e gas. Nel decreto Milleproroghe, ancora non convertito in legge, si può leggere (art.11) che il divieto:

non si applica alle clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla scadenza delle stesse, nel rispetto dei termini di preavviso contrattualmente previsti e fermo restando il diritto di recesso della controparte.

Serve quindi mettere in chiaro cosa succederà ai rinnovi di contratti già bloccati da Antitrust, che al momento rimangono in una zona grigia. In ogni caso è molto probabile che questa situazione si traduca in bollette più care.

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