Bollette, Enel ha sbagliato. Arriva il rimborso per questi clienti

Simone Micocci

6 Maggio 2025 - 18:00

Enel ha commesso un errore e adesso ne paga le conseguenze. In arrivo un maxi rimborso da 5 milioni di euro per 40.000 clienti.

Bollette, Enel ha sbagliato. Arriva il rimborso per questi clienti

Arrivano i rimborsi in bolletta, adesso è ufficiale: Enel Energia dovrà rimborsare oltre 40 mila clienti per un totale di più di 5 milioni di euro.

Ne avevamo già parlato, ma adesso è arrivata la decisione definitiva dell’Antitrust, che ha chiuso l’istruttoria avviata nel 2024 nei confronti della società accettando nel contempo gli impegni presi da Enel per sanare una pratica commerciale ritenuta scorretta nella gestione dei rinnovi contrattuali.

Per chi si fosse perso quanto successo facciamo un passo indietro e torniamo a giugno del 2023. Al centro del caso troviamo le bollette di luce e gas allora modificate con tariffe riviste al rialzo ma comunicate ai clienti in un modo giudicato non sufficientemente chiaro e trasparente. Più precisamente, alcuni utenti non avrebbero ricevuto alcuna informazione sul cambiamento, mentre altri si sarebbero trovati davanti a messaggi generici o simili a comunicazioni pubblicitarie senza comprendere la reale entità degli aumenti. Ciò ha portato a rincari improvvisi senza la possibilità per molti di esercitare per tempo il diritto di recesso.

Ora l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha stabilito che i consumatori coinvolti avranno diritto a un risarcimento automatico, sotto forma di bonus in bolletta o nota di credito, a seconda che siano ancora clienti Enel o abbiano nel frattempo cambiato fornitore.

Ma chi ha diritto effettivamente al rimborso e come avverrà l’erogazione? In questo articolo vedremo nel dettaglio come funzionano i rimborsi Enel e chi potrà beneficiarne, nonché cosa cambia per i contratti futuri.

La sentenza dell’Antitrust

Prima di concentrarci sui rimborsi in bolletta approfondiamo quanto stabilito dalla sentenza. Nel dettaglio, l’istruttoria dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha preso avvio ad aprile 2024, dopo centinaia di segnalazioni da parte di utenti che lamentavano rincari delle bollette non adeguatamente annunciati.

Sotto la lente sono finite le comunicazioni relative al rinnovo delle condizioni economiche di fornitura, con effetto dal 1° giugno 2023 in poi.

In particolare, l’Antitrust ha riscontrato criticità sia nei messaggi inviati via email - spesso simili a contenuti promozionali e quindi facilmente fraintendibili - che nelle lettere cartacee, alcune delle quali risultano mai consegnate. Il risultato è stato che molti clienti non avrebbero avuto modo di esercitare il diritto di recesso prima che scattassero gli aumenti.

Come funzionano i rimborsi

Ma chi avrà diritto al rimborso complessivo di 5 milioni di euro e soprattutto, come se ne deve fare richiesta? La buona notizia è che i rimborsi previsti da Enel Energia saranno erogati in modo del tutto automatico senza che il cliente debba presentare alcuna richiesta.

A beneficiarne saranno due categorie principali di utenti: da un lato, coloro che avrebbero dovuto ricevere per posta una comunicazione di rinnovo delle condizioni economiche con effetto tra giugno 2023 e aprile 2024, ma per i quali non risulta alcuna prova di avvenuta consegna; dall’altro, invece, i clienti che hanno ricevuto la comunicazione via web ma che, entro la data di adozione del provvedimento da parte dell’Antitrust, hanno presentato un reclamo segnalando l’insufficiente chiarezza del messaggio ricevuto.

Come anticipato, il rimborso si concretizza in due forme diverse, a seconda della situazione contrattuale dell’utente. Chi è ancora cliente Enel riceverà un bonus direttamente in bolletta, mentre per chi ha cambiato fornitore verrà emessa una nota di credito. In entrambi i casi, l’obiettivo è compensare il danno economico subito per effetto di aumenti applicati senza un’adeguata informazione preventiva.

Parallelamente, Enel Energia ha assunto l’impegno di rafforzare la propria comunicazione verso gli utenti. La società metterà in campo un sistema integrato di avvisi tramite sms, email, app, area riservata e bolletta cartacea, con lo scopo di rendere più trasparente e tempestiva ogni futura modifica delle condizioni contrattuali. Una mossa pensata per ristabilire fiducia e ridurre al minimo il rischio che si ripetano casi simili in futuro.

Quanto spetta?

Ma di che importo stiamo parlando? Non ci sono cifre ufficiali, né tantomeno - come si può immaginare - uguali per tutti. Nel dettaglio, secondo quanto stimato dall’Unione nazionale consumatori, l’importo del rimborso varia in base alla situazione individuale di ciascun utente, con una compensazione compresa tra il 25% e il 50% della differenza tra la vecchia e la nuova tariffa applicata.

In sostanza, il risarcimento coprirà solo in parte l’aumento subito, senza arrivare a un rimborso totale, nemmeno nei casi in cui la comunicazione sia stata completamente assente. Proprio questo limite rappresenta uno dei punti più contestati dalle associazioni dei consumatori.

Le reazioni delle associazioni dei consumatori

Le reazioni delle associazioni dei consumatori non sono unanimi. Nonostante l’accordo raggiunto e la notizia del rimborso in bolletta, ad esempio, il presidente dell’Unione nazionale dei consumatori, Massimiliano Dona, si è mostrato molto critico. “Riteniamo gli impegni inadeguati. Non solo gli importi sono insufficienti, ma manca una sanzione vera e propria”; secondo l’associazione, infatti, chi non ha ricevuto alcuna comunicazione avrebbe dovuto ottenere un rimborso integrale, come già avviene nei casi di conciliazione.

Di diversa posizione il Codacons che invece ha accolto positivamente la decisione, definendola “un primo passo importante”, pur chiedendo maggiori garanzie per il futuro e invocando strumenti tecnici per evitare il ripetersi di casi simili.

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