Bitcoin, Elon Musk provoca un nuovo sell-off delle criptovalute

Claudia Cervi

18 Agosto 2023 - 10:08

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Bitcoin ha perso oltre il 7% giovedì, registrando la peggior seduta dallo scorso novembre. È panico in tutto il settore crypto. Ecco cosa c’entra Elon Musk e cosa c’è dietro al crollo.

Bitcoin, Elon Musk provoca un nuovo sell-off delle criptovalute

Una nuova tempesta ha colpito Bitcoin, facendolo crollare al di sotto della soglia dei 26.000 dollari, il livello più basso da giugno. Il Wall Street Journal individua l’origine del sell-off nel cuore di SpaceX, l’innovativa azienda spaziale capeggiata da Elon Musk, che ha svalutato il valore delle sue partecipazioni in Bitcoin per un totale di 373 milioni di dollari, innescando vendite a catena sul mercato.

Analizziamo in dettaglio il ruolo centrale di Elon Musk nell’instabilità di Bitcoin e l’incidenza sull’intero panorama finanziario.

Perché Bitcoin è crollato?

1) Assenza di notizie e di liquidità

Bitcoin è crollato per la mancanza di un flusso costante di notizie, che ha indebolito il coinvolgimento degli operatori nel mercato delle criptovalute, portando a un calo dei volumi di scambio. Quando il mercato diventa poco liquido, anche piccoli movimenti possono generare impatti significativi sui prezzi. Di conseguenza, la mancanza di dinamismo e di nuovi eventi ha creato un ambiente in cui gli investitori tendono a non prendere posizioni, contribuendo al crollo dei prezzi di Bitcoin.

Inizialmente, l’entusiasmo creato dall’annuncio di BlackRock riguardante la richiesta approvazione di un ETF legato a Bitcoin aveva fatto sperare in un periodo di crescita. Tuttavia, la mancanza di nuove informazioni ha ridotto l’interesse e la partecipazione degli investitori.

2) Problemi nei mercati derivati

La notizia della svalutazione di Bitcoin nel bilancio di SpaceX ha innescato le prime vendite sulle criptovalute. A quel punto i trader hanno liquidato centinaia di milioni di dollari in contratti future, facendo avvitare Bitcoin al ribasso.

Le liquidazioni di contratti derivati, come futures e opzioni, si verificano di solito in risposta a prolungati cali dei prezzi degli asset, come è avvenuto recentemente nelle criptovalute. Questo ha creato un effetto a catena: i ribassi hanno spinto molti contratti di opzioni su Bitcoin in posizioni non redditizie ("out-of-the-money"), causando vendite di futures per coprire le perdite. Questa dinamica ha contribuito ad affossare ulteriormente il prezzo di Bitcoin.

Sell-off delle altcoin

La scarsa liquidità sul mercato delle criptovalute ha favorito il sell-off delle altcoin, le valute virtuali diverse da Bitcoin. L’indice dei primi 100 token digitali è sceso oltre il 5%. In particolare, Ether è sceso del 2,3%, Cardano e Solana del 4,4%. L’importo più grande liquidato, del valore di 55,92 milioni di dollari, è stato effettuato su Binance, come riportato da Coinglass.

Questa settimana, la volatilità a 90 giorni di Bitcoin è scesa al minimo dal 2016, secondo Bloomberg. Shiliang Tang, Chief Investment Officer presso la società di investimenti in criptovalute LedgerPrime, ha spiegato che all’inizio della settimana c’era ottimismo riguardo all’approvazione dell’ETF Bitcoin spot, che tuttavia non è arrivata. Secondo Tang, la debolezza delle criptovalute riflette l’andamento incerto dei mercati tradizionali, condizionato dall’incremento dei tassi decennali e dall’aumento del dollaro. Ad aggravare tale scenario, si aggiunge la fragilità dei dati economici e le incertezze riguardo alla stabilità dell’economia cinese.

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