La Bank of England (BOE) ha fatto quando prezzato dai mercati. Su cosa scommettono ora i trader guardando al 2026.
Così come da attese, complice il sensibile rallentamento della crescita dell’inflazione nel Regno Unito confermata dai dati, la Bank of England ha tagliato oggi i tassi UK di 25 punti base, al 3,75%.
Le speculazioni sulla riduzione dei tassi UK sono state rafforzate nella giornata di ieri dalla pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo.
Tra i parametri più cruciali per monitorare il trend dell’inflazione, il dato CPI si è indebolito in modo significativo nel mese di novembre, riportando una crescita su base annua pari a +3,2%, rispetto al +3,6% di ottobre, a un ritmo inferiore anche rispetto alle attese degli analisti, che erano di una crescita del 3,5%,
L’inflazione core, ovvero l’inflazione al netto delle componenti più volatili rappresentate dai prezzi dei beni energetici e alimentari, è salita al ritmo annuo del 3,2%, rallentando rispetto al +3,4% precedente.
Focus effetto tagli tassi su sterlina e borsa di Londra. Il rally YTD ha portato il Ftse 100 a battere lo S&P 500
I dati hanno portato già nella giornata di ieri sia la sterlina che la borsa di Londra a dare per certo il taglio dei tassi che la Bank of England ha annunciato oggi, dopo l’ultima riunione di politica monetaria del 2025.
Sotto i riflettori la sterlina, in particolare il rapporto sterlina-dollaro, GBP-USD che ieri era sceso in modo significativo e che ha continuato la sua discesa anche oggi, in attesa dell’annuncio della BOE. Occhio anche al rapporto di cambio EUR-GBP, ovvero euro-sterlina. Essendo stato il taglio di oggi ampiamente prezzato, la sterlina torna a riagguantare il territorio positivo.
Ne ha beneficiato soprattutto l’indice benchmark della borsa di Londra, ovvero il Ftse 100, che si appresta a terminare il 2025 incassando un forte rally.
Il listino azionario benchmark della borsa di Londra ha riportato un’ottima performance quest’anno, al punto che si appresta a battere lo S&P 500 per la prima volta dal 2022 e soltanto per la terza volta nell’ultimo decennio, forte di un balzo superiore a oltre il 18% dall’inizio del 2025.
Attenzione anche ai rendimenti dei Gilt, ovvero dei Titoli di Stato UK, reduci da un 2025 contrassegnato da diverse scosse.
Tassi UK, altri tagli nel 2026? La Bank of England a mette il freno alle speranze ultra dovish
Guardando in avanti, i trader prezzano tagli dei tassi UK di 68 punti base circa entro la fine del 2026 (inclusa tuttavia la riduzione di oggi) da parte della Bank of England.
Le scommesse sono di un prossimo taglio nella riunione della Bank of England del mese di aprile 2026, in anticipo rispetto al meeting di luglio, su cui si erano concentrate le attese prima della pubblicazione del dato relativo all’inflazione del Regno Unito reso noto ieri.
Di fatto, la prospettiva di ulteriori tagli dei tassi nel 2026 è avallata anche dall’indebolimento dell’economia UK, confermato dalla pubblicazione a ottobre del dato relativo al PIL, che ha sofferto una contrazione inattesa pari a -0,1%, a fronte di un tasso di disoccupazione salito al 5%.
Vale la pena di ricordare che quello di oggi è stato il sesto taglio dei tassi annunciato dalla Banca centrale del Regno Unito dall’agosto 2024, nell’ambito di un allentamento monetario che ha portato il Bank Rate a scendere dal 5,25% al 3,75% attuale.
Tuttavia, la Bank of England ha avvertito nella giornata di oggi che, pur aspettandosi di continuare a ridurre i tassi, le decisioni future diventeranno sempre più delicate e meno scontate. Così la banca centrale britannica:
“L’entità di un ulteriore allentamento della politica monetaria dipenderà dall’evoluzione delle prospettive sull’inflazione. Il grado di restrizione della politica si è ridotto man mano che il Bank Rate è stato abbassato di 150 punti base dall’agosto 2024. Sulla base delle evidenze attuali, il Bank Rate dovrebbe proseguire su un graduale percorso di discesa. Tuttavia, le valutazioni su un ulteriore allentamento della politica monetaria diventeranno più complesse e meno lineari”.
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