Come stanno le banche italiane? Tutte le informazioni nel Bollettino Statistico della Consob, che snocciola le cifre su utile netto e altre voci di bilancio.
La Consob ha presentato oggi il Bollettino statistico degli emittenti, facendo in generale il punto sugli utili delle società quotate in Borsa in generale e dedicando in particolare una sezione ai profitti incassati dalle banche italiane, così come alle loro azioni e dividendi.
Il quadro si riferisce al primo semestre del 2025.
Va ricordato che il Bollettino statistico della Consob è un documento a cadenza semestrale che contiene dati sui settori istituzionali di interesse della Commissione nazionale per le Società e la Borsa, basati su segnalazioni statistiche di vigilanza.
Utili banche italiane +11,9% su base annua in I semestre 2025. Il fattore tagli tassi BCE
Dalle informazioni contenute dal Bollettino della Consob, è emerso che, nel corso del primo semestre del 2025, le banche di diritto italiano quotate su EXM - Borsa Italiana, ergo il mercato azionario italiano che comprende, oltre all’indice benchmark FTSE MIB, gli indici FTSE Italia Mid Cap, FTSE Italia Small Cap e FTSE Italia All-Share - hanno continuato ad assistere a un aumento della loro redditività.
Nel periodo preso in considerazione, gli istituti di credito hanno incassato infatti utili complessivi pari a 16,7 miliardi di euro, in crescita dell’11,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La Consob ha spiegato che la cifra “riflette una ricomposizione efficace delle fonti di ricavo, con la crescita delle commissioni attive (+2,2 miliardi di euro, pari a +11,4%)” che “ha più che compensato la riduzione del margine di interesse al netto degli accantonamenti (-4%, circa -990 milioni di euro), penalizzato dall’avvio del ciclo di allentamento monetario della BCE”, ovvero dal ciclo dei tagli dei tassi di interesse dell’area euro.
Questo ciclo di riduzioni del costo del denaro dell’Eurozona è stato avviato dalla BCE il 6 giugno del 2024 ed è andato avanti per un anno circa, sostanziandosi in otto tagli dei tassi, ciascuno di 25 punti base, fino alla riunione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea del 5 giugno 2025.
Successivamente, la BCE di Lagarde, che si appresta ad annunciare il suo ultimo atto del 2025, ha confermato lo status quo sui tassi per ben tre riunioni consecutive.
La Consob ha fatto notare che le dinamiche che hanno diversificato le fonti di ricavo delle banche - dunque le commissioni attive in crescita - hanno “contribuito anche al rafforzamento della solidità patrimoniale ”.
Dal ROE al Cost to Income Ratio, all’NPL Ratio delle banche italiane. I numeri sfornati dalla Consob
Le condizioni di salute delle banche italiane sono state ben riassunte dal Bollettino statistico della Consob con la presentazione di numeri relativi al patrimonio netto delle banche italiane, così come anche al loro ROE e al Leverage Ratio e ad altre voci di bilancio.
In evidenza inoltre il miglioramento dei margini, che la Commissione ha spiegato soprattutto con il contenimento dei costi, aggiungendo che “l’aumento dell’efficienza operativa ha consentito alle banche di assorbire la flessione del Net Interest Margin, sceso al 2% dal 2,1% del 2024, mantenendo elevata la redditività complessiva”.
Sul fronte della qualità degli attivi, inoltre, il sistema bancario italiano si è mostrato “solido e a basso rischio”.
I dati relativi al periodo al 30 giugno 2025 hanno segnalato nello specifico i seguenti trend dei principali indici di misurazione della redditività, del rischio, del patrimonio e dei dividendi delle banche italiane.
- Il patrimonio netto si è attestato a 191,3 miliardi di euro, in crescita del 4,1% rispetto a fine 2024.
- Il ROE annualizzato è salito al 17,5% (dal 14,4% del 2024), sostenuto sia dalla crescita dell’utile netto sia dall’effetto tecnico dell’annualizzazione dei dati semestrali.
- In miglioramento anche il ROA annualizzato, passato all’1,2% (dall’1,1% del 2024).
- A supporto della dinamica reddituale la Consob ha osservato, inoltre, un lieve aumento della leva finanziaria, con il Leverage Ratio salito da 13,1x a 14,1x.
- Il Cost to Income Ratio è sceso al 51,1%, in netto miglioramento rispetto al 57,7% del 2024 e al 68,2% del 2022.
- L’NPL Ratio aggregato ha riportato una flessione al 3,1% (dal 3,2% di fine 2024). A tal proposito la Consob ha segnalato che “ la riduzione del Coverage Ratio al 62,9% (dal 69,2%) non desta preoccupazioni, in quanto coerente con l’elevata patrimonializzazione del sistema e con l’ulteriore calo del Cost of Risk (costo del rischio), pari allo 0,21% (0,23% del 2024)”.
Azioni banche italiane, il Price/Book Ratio ha testato il nuovo record dal 2022. Il punto sui dividendi
Il Bollettino Statistico della Consob ha poi indicato che, dal lato della liquidità, il Loan to Deposit Ratio (rapporto tra prestiti e depositi) delle banche italiane, è salito al 121,6%, dal 118,7% di fine 2024 e che “la combinazione di redditività in crescita e solidità patrimoniale ha sostenuto le valutazioni di Borsa”, dunque le azioni scambiate a Piazza Affari.
Il Price/Earnings Ratio (P/E) annualizzato è salito così “a 7,9x (da 7x di fine 2024), mentre il Price/Book Ratio (P/B) ha testato un nuovo massimo dal 2022 a 1,38x, superando nettamente la soglia della parità (1,01x a fine 2024) e segnalando un miglioramento del sentiment degli investitori verso il settore bancario”.
Riguardo ai dividendi delle banche italiane, ha infine reso noto la Consob, gli indicatori di remunerazione degli azionisti hanno evidenziato un Dividend Yield semestrale al 3,6% e un Dividend Payout Ratio al 57,3% (dal 54,7% del 2024).
Il payout, ha precisato la Consob, ha risentito di fattori tecnici di calendario, poiché i dividendi deliberati sugli utili dell’intero 2024 sono rapportati al solo risultato del primo semestre 2025. Insomma, un quadro positivo, quello presentato dalla Consob, in un momento in cui non sono mancati tuttavia gli avvertimenti della BCE sulle possibili implicazioni delle misure contenute nella legge di bilancio stilata dal governo Meloni sul settore.
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