UniCredit rischia sanzione: al via indagine antitrust

C. G.

11/04/2019

11/04/2019 - 08:45

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Azioni UniCredit alle prese con l’indagine della Commissione europea. Sanzione in arrivo? L’accaduto

UniCredit rischia sanzione: al via indagine antitrust

Azioni UniCredit sotto la lente dopo la contestazione avviata dalla Commissione europea.

Ad alzare il velo sulla questione è stato lo stesso istituto di credito tramite una nota pubblicata sul suo sito ufficiale nella tarda serata di ieri.

Nel documento, UniCredit ha fatto luce sull’indagine avviata dalla Commissione, un’indagine inerente alcune presunte violazioni della normativa antitrust sui titoli di Stato del Vecchio Continente. L’inatteso sviluppo imporrà oggi un attento e puntuale monitoraggio delle azioni UniCredit in Borsa.

Azioni UniCredit: l’indagine della Commissione europea

“In data 31 gennaio 2019, UniCredit ha ricevuto uno Statement of Objections dalla Commissione Europea nell’ambito di un’investigazione”,

ha esordito la banca di Mustier, che ha continuato tentando di chiarire la posizione propria e quella delle autorità.

Al centro del dibattito la presunta violazione della normativa antitrust relativa ai titoli di Stato Europei. Stando a quanto riportato dalla nota ufficiale, l’indagine dell’esecutivo comunitario si starebbe concentrando su un periodo di tempo preciso, compreso tra il 2007 e il 2012.

Nello specifico, ad allertare la Commissione europea sarebbero state le attività di una controllata di UniCredit le cui azioni torneranno nuovamente sotto i riflettori di Borsa Italiana nella penultima seduta della settimana.

Quali conseguenze?

Se la Commissione accerterà l’avvenuta violazione delle norme antitrust, UniCredit sarà probabilmente costretta a pagare una sanzione corrispondente al 10% del fatturato annuo mondiale dell’azienda. Sarà lo stesso esecutivo Ue, poi, ad imporre misure volte a proibire la condotta scorretta.

L’indagine, come anticipato, è stata avviata sul finire di gennaio. Da metà febbraio in poi, invece, UniCredit ha finalmente avuto accesso al dossier. Dalla lettura dei documenti, la banca ha iniziato a giudicare possibile (né remota né probabile) la possibilità di dover far fronte alla citata sanzione.

“La presentazione da parte di UniCredit di una risposta alle obiezioni sollevate è fissata al 29 aprile, salvo possibili proroghe la cui concessione rimane a discrezione della Commissione. In seguito alla risposta allo Statement of Objections, la Commissione Europea potrà concedere alle parti un’apposita audizione.
Allo stato attuale non è possibile stabilire se e quando avrà luogo un’audizione. Non esistono termini legali che impongono alla Commissione di concludere le indagini antitrust entro scadenze prestabilite.”

La domanda che tutti si pongono ora è una sola: come reagiranno le azioni UniCredit alla contestazione e all’indagine della Commissione europea?

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