Scuola, ultime notizie: tra pensionamenti e posti dell’organico di diritto le cattedre a disposizione per le nuove assunzioni di ruolo non saranno abbastanza per risolvere il problema del precariato.
Assunzioni scuola: nell’attesa che arrivi la firma definitiva sul contratto di mobilità (il prossimo incontro tra il MIUR e i sindacati è in programma per metà aprile), continuano a circolare le indiscrezioni relative al numero di posti a disposizione per le immissioni di ruolo.
Nella giornata di ieri vi abbiamo parlato dello scontro tra il MIUR e il MEF in merito al numero di posti stabili che deriveranno dalla trasformazione di alcune cattedre dell’organico di fatto in organico di diritto. Nella Legge di Bilancio sono stati stanziati 144 milioni di euro per l’aumento dei posti dell’organico di diritto; tuttavia, mentre il Ministero dell’Istruzione crede che le risorse sono abbastanza per garantire un aumento di 25mila posti, il Ministero dell’Economia e Finanze è molto scettico. Per il MEF, infatti, con le risorse disponibili si potrà garantire un aumento di massimo 10mila posti.
Nella giornata di ieri sembra ci sia stata una nuova telefonata tra la Fedeli e Padoan, con la Ministra dell’Istruzione che ha chiesto di aumentare il numero dei posti a 25mila. Non c’è nulla di ufficiale, ma sembra che il MEF abbia respinto nuovamente questa proposta.
Quindi ci dovrebbe essere un aumento di soli 10mila posti per l’organico di diritto che verranno assegnati tramite mobilità e assunzioni di ruolo dei precari nelle GaE e dei vincitori dell’ultimo concorso scuola.
A questi posti si aggiungono quelli dei docenti che hanno presentato la domanda di pensionamento per l’a.s. 2017/2018. Quindi, anche se per il numero ufficiale di posti a disposizione per le immissioni di ruolo dovremo attendere la firma definitiva sul contratto, ad oggi possiamo fare un rapido calcolo delle cattedre disponibili per le assunzioni di ruolo.
Assunzioni scuola: i posti disponibili per l’a.s. 2017/2018
Sono 25mila i docenti che hanno presentato domanda di pensionamento per l’a.s. 2017/2018. La maggior parte di questi insegna in una scuola settentrionale e ciò contribuirà ad aumentare lo squilibrio che c’è tra posti liberi al Nord e al Sud.
Quindi, dalla somma di questi 25mila con i 10mila risultati dalla trasformazione dei posti dell’organico di fatto in organico di diritto, ne deriva che le cattedre liberi per le assunzioni di ruolo saranno 35mila.
Altri 15mila posti, invece, sono in mano al MEF che dovrà decidere se accogliere o meno la proposta del MIUR.
Di questi 35mila posti, il 60% sarà riservato alle assunzioni di ruolo degli insegnanti iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento e dei vincitori del concorso scuola. Solo il 30% delle cattedre libere sarà assegnato tramite le operazioni di mobilità, mentre il 10% è per la mobilità professionale.
Quindi, se verranno confermate le nostre stime, i posti liberi saranno così distribuiti:
- 21.000 assunzioni per immissioni di ruolo da GaE e graduatorie di merito del Concorso Scuola;
- 10.500 assunzioni per la mobilità;
- 3.500 assunzioni per la mobilità professionale.
In mancanza di un colpo di scena dell’ultima ora, quindi, i posti a disposizione non saranno minimamente sufficienti per risolvere il problema del precariato nella scuola. La Fedeli ha garantito che, soprattutto per merito della riforma del reclutamento, le sacche di precariato saranno svuotate entro 4 anni; ma se si continuerà di questo passo potrebbe volerci molto di più.
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