Assembramenti in casa a Capodanno: cosa si rischia?

Isabella Policarpio

29/12/2020

19/11/2021 - 11:35

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Il divieto di assembramento vale anche a Natale e Capodanno, e chi organizza feste e cene in casa rischia pesanti sanzioni amministrative (fino a 1.000). Ecco le conseguenze civili e penali.

Assembramenti in casa a Capodanno: cosa si rischia?

Sarà un Capodanno intimo, senza feste e cene con parenti ed amici non conviventi. Infatti gli assembramenti di persone sono vietati tanto all’aperto che tra le mura domestiche.

“La Polizia” - ha detto Conte in più occasioni - “non entrerà nelle case degli italiani”, ma ciò non significa che gli assembramenti in casa resteranno impuniti.

Il governo ha concesso di festeggiare insieme a due persone non conviventi al massimo (al netto dei figli sotto i 14 anni e delle persone disabili e non autosufficienti) e chi invita più persone di quanto consentito può essere denunciato.

Ma il rischio maggiore non è tanto la multa - anche se salata - ma la possibilità da contrarre il virus e generare nuovi focolai, dato che in casa è più difficile mantenere la distanza di sicurezza e indossare la mascherina.

Spieghiamo quali sono le conseguenze per chi organizza e chi partecipa al cenone di Capodanno in barba alle norme.

Assembramenti in casa a Capodanno: le regole in vigore

Come comportarsi a Capodanno e, in generale, durante le feste, è stabilito nel decreto Natale, con il quale il governo ha imposto le regole della zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e della zona arancione nei feriali, dal 24 dicembre al 7 gennaio 2021.

Vi sono, però, alcune deroghe. In particolare, anche nei giorni segnati in rosso, si può andare a casa di amici, congiunti e parenti non conviventi senza uscire dalla regione nel limite di:

“due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.”

Quindi, fino a due persone, non si rischia alcuna sanzione amministrativa, purché lo spostamento da/verso l’abitazione altrui avvenga nel rispetto del coprifuoco.

Quando scatta la multa e quanto costa

Chi invita più di due persone non conviventi a casa per Capodanno viola da una parte il decreto Natale (che stabilisce il limite numerico) e dall’altra il divieto di assembramento, che riguarda tanto le comitive all’aperto che i party domestici in occasione di compleanni, festività e ogni altro evento.

La multa per ciascun trasgressore è quella stabilita dal decreto Cura Italia: la sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro, che ammonta a 280 euro circa se viene pagata entro 5 giorni.

E se è vero che le Forze dell’ordine non possono bussare di casa in casa per controllare il numero di persone all’interno, è vero anche che i vicini possono denunciare gli assembramenti con una semplice chiamata alla Polizia o ai Carabinieri.

E se in casa ci sono persone positive, in quarantena o isolamento domiciliare?

I rischi si fanno più seri se in casa, durante la festa o la cena, ci sono persone positive al Covid-19 oppure sottoposte a isolamento domiciliare o quarantena (ad esempio perché tornati dall’estero).

In tal caso si rischia il penale, e non la mera sanzione amministrativa (ovvero la multa). La pena è l’arresto da 3 a 18 mesi e il pagamento di un’ammenda compresa tra 500 e 5.000 euro, come prevede il decreto n. 19 del 25 marzo 2020, convertito nella legge n. 35 del 22 maggio 2020.

Assembramenti in casa a Natale e Capodanno: attenzione alle norme sugli spostamenti

Nei giorni di zona rossa (24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5, 6 gennaio) non si può uscire dalla propria abitazione se non per motivi di lavoro, salute e necessità, mentre in quelli arancione (28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio) si può circolare all’interno del comune senza autocertificazione.

In entrambi i casi, una sola volta al giorno, si può raggiungere la casa di amici e parenti dentro i confini della regione, nel limite di due persone al massimo (non si contano under 14 e persone non autosufficienti conviventi).

Chi viene colto fuori dai confini del comune/regione per un motivo diverso da quelli previsti dal decreto Natale, rischia la multa da 400 a 1.000 euro, elevabile dalle Forze dell’ordine se il fatto avviene a bordo di un mezzo proprio.

Chi esce per festeggiare e cenare a casa di amici e parenti non conviventi è comunque tenuto a rispettare il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 e, limitatamente alla notte del 31 dicembre e la mattina del 1° gennaio, dalle 22.00 alle 7.00.

Argomenti

# Dpcm
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