Assegno di inclusione, quando viene pagato a novembre e le novità per il 2026

Simone Micocci

19 Novembre 2025 - 13:09

Quando viene pagato a novembre l’Assegno di inclusione? Ecco le ultime novità sulla data di arrivo della ricarica.

Assegno di inclusione, quando viene pagato a novembre e le novità per il 2026

Quando viene pagato l’Assegno di inclusione a novembre? Si avvicina la data di pagamento per uno degli strumenti di sostegno al reddito più importanti tra quelli erogati dallo Stato, se non altro per gli importi riconosciuti che in alcune circostanze sono molto elevati.

Ogni mese si rinnova la stessa domanda, per quanto l’Inps sia stato piuttosto chiaro rispetto a qual è la data di pagamento dell’Assegno di inclusione. La data, infatti, è generalmente la stessa, salvo in quelle mensilità in cui ci sono delle festività di mezzo che comportano un anticipo o un ritardo nell’accredito.

Non è il caso di novembre, in cui l’Assegno di inclusione dovrebbe seguire il solito calendario tanto che già nei prossimi giorni iniziano le lavorazioni con cui l’Inps va a rivalutare la condizione del nucleo familiare accertando eventuali cambiamenti che potrebbero incidere sul diritto alla prestazione.

Ma se da una parte per il prossimo pagamento dell’Assegno di inclusione non ci sono novità, lo stesso non si può dire per il 2026, quando alcuni cambiamenti in legge di Bilancio andranno a incidere anche su questa prestazione. E, vi anticipiamo, lo fanno in maniera positiva dal momento che viene tolto qualsiasi limite rispetto a quante volte si può fare richiesta di rinnovo alla scadenza della prestazione.

Assegno di inclusione, quando viene pagato a novembre?

Controlla lo stato della tua domanda di Assegno di inclusione, perché presto cambierà. Nelle prossime ore, infatti, l’Inps inizierà i lavori necessari al pagamento della prossima mensilità, durante i quali andrà a verificare che il nucleo familiare soddisfa ancora le condizioni necessarie per fruirne, o comunque se nell’ultimo mese non si siano verificate situazioni che portano al ricalcolo del sostegno erogato.

Al termine della lavorazione dell’Assegno di inclusione - i cui passaggi possono essere verificati nell’apposita area presente nel MyInps - l’Inps comunica le disposizioni di pagamento a Poste Italiane, che a sua volta effettuerà i pagamenti sulle carte elettroniche.

Tutta questa procedura dovrebbe completarsi nella giornata di giovedì 27 novembre, data indicata dall’Inps per i pagamenti dell’Assegno di inclusione. Non è però da escludere un anticipo: è già successo nei mesi scorsi, infatti, che la ricarica sia arrivata con qualche ora di anticipo. Ecco perché c’è speranza nell’inizio delle lavorazioni a inizio della prossima settimana - già lunedì - affinché i pagamenti possano arrivare anche mercoledì 26 novembre.

Ma solo in caso di “semaforo verde” nello stato della domanda ovviamente, ossia qualora non siano emersi problemi che comportano la sospensione o, peggio, la decadenza della prestazione. È il caso di chi, ad esempio, ha raggiunto le 18 mensilità di fruizione continuativa dell’Assegno di inclusione nel mese di ottobre: questi a novembre hanno potuto fare una nuova domanda procedendo così con il rinnovo, ma nel caso in cui l’esito dovesse essere positivo la prestazione decorrerà solo dal mese di dicembre.

Le novità per l’Assegno di inclusione nel 2026

Le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2026 cambiano in modo profondo la natura dell’Assegno di inclusione. La misura, infatti, smette di essere un sostegno “a tempo”, con un ciclo massimo di 30 mesi, e diventa uno strumento stabile, rinnovabile senza limiti purché il nucleo familiare mantenga i requisiti previsti.

È l’effetto dell’articolo 38 della manovra, che riscrive la disciplina originaria del Dl 48/2023 eliminando il vincolo del singolo rinnovo e autorizzando proroghe successive di 12 mesi, intervallate sempre dalla classica sospensione di un mese. A cambiare, però, è anche la gestione di questo mese di stop: il contributo straordinario fino a 500 euro, introdotto per il solo 2025 dal decreto n. 92, resta in vigore esclusivamente per chi completa il diciottesimo mese proprio a novembre 2025. Per tutti gli altri, e per chi maturerà i requisiti dal 2026 in poi, la pausa rimane ma non è più accompagnata da alcuna integrazione economica.

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