Arriva un nuovo obbligo per banche e conto corrente?

Laura Naka Antonelli

23/07/2025

La palla passa ora al Senato, mentre i politici fanno a gara per prendersi il merito dell’iniziativa. Il commento di Matteo Salvini.

Arriva un nuovo obbligo per banche e conto corrente?

È passata all’unanimità alla Camera dei deputati, con 254 voti favorevoli e nessun no, la proposta di legge che impone alle banche italiane di stipulare contratti di conto corrente, con chiunque ne faccia richiesta. Approvata anche la disposizione che stabilisce il divieto di recedere dai contratti in presenza di saldi attivi.

A questo punto, la palla passa al Senato, mentre diversi sono i partiti politici che rivendicano la paternità del provvedimento.

Obbligo di stipula di contratto di conto corrente per le banche, il commento del Codacons

In evidenza nel frattempo il commento positivo dell’associazione dei consumatori Codacons, che si è così espressa:

“L’attuale situazione economica tra pagamenti digitali, nuove tecnologie e home banking, limita fortemente chi oggi non possiede un conto aperto presso un istituto di credito, e crea disparità di trattamento tra cittadini. Altrettanto importante è il divieto per le banche di recedere dai contratti di conto corrente quando il saldo sia in attivo. Al tempo stesso, però, invitiamo alla massima attenzione circa i costi applicati dalle banche ai correntisti”.

Banche italiane e il diritto del cittadino a stipulare un conto corrente

Così si legge nel sito ufficiale della Camera dei Deputati, in relazione a quello che viene presentato come diritto del cittadino a stipulare un conto corrente:

La Camera dei deputati ha approvato il testo unificato delle proposte di legge AC 1091 e AC 1240 in materia di obbligo di contrarre e recesso delle banche nei rapporti di conto corrente. Le proposte di legge, presentate per la prima lettura alla Camera dei deputati sono state esaminate in sede referente dalla VI Commissione Finanze, che ha predisposto un testo unificato e concluso il suo esame il 16 luglio 2025”.

Nel testo del provvedimento si legge che “ fermo restando l’obbligo di osservare le disposizioni nazionali ed europee in materia di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, la banca non può in alcun caso esimersi dalla stipula di un contratto di conto corrente con chiunque lo richieda ”.

Ancora, “ la banca comunica l’eventuale diniego di stipula, derivante dall’osservanza delle norme antiriciclaggio ed antiterrorismo, motivandolo per iscritto, entro dieci giorni dalla richiesta di apertura del conto corrente”.

Inoltre “ la banca non può recedere dal contratto di conto corrente a tempo determinato o indeterminato quando i saldi siano in attivo, se non per i motivi di cui al comma precedente”.

Banche e conto corrente, Salvini rivendica paternità Lega del provvedimento

A prendersi il merito del provvedimento, tra i tanti, è stato il leader della Lega, Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, che ha così commentato:

“Il via libera della Camera alla pdl (proposta di legge) che prevede l’obbligo delle banche di stipula di un contratto di conto corrente ’con chiunque lo richieda’ è una vittoria della Lega. Si tratta di una nostra battaglia storica a difesa di tutti i cittadini in difficoltà”.

Il commento del PD: tassello da aggiungere al diritto di cittadinanza completa

Ha salutato con favore il provvedimento e il suo passaggio alla Camera anche il deputato Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo PD, rimarcando i sì che sono arrivati anche dai democratici:

“Il provvedimento sui conti correnti non è una questione meramente burocratica ma l’ennesimo tassello che la politica deve aggiungere al diritto di cittadinanza completa e che non lascia indietro nessuno. Il diritto che lega cittadini e banche che stiamo discutendo è un obbligo di civiltà dopo che per molto tempo ti veniva negata la possibilità di aprire un conto corrente se non eri specchiato o non avevi ’l’amico’ che te lo permetteva. Si restituisce il rapporto di fiducia tra Stato e cittadini che non dovranno più dimostrare di essere ’più puri tra i puri’ per avere un diritto”.

Ricciardi ha aggiunto che “sempre meno in questa Aula stiamo a discutere di iniziative parlamentari e sempre più chiamati ad approvare provvedimenti governativi”.

Oggi, ha continuato l’esponente del Partito democratico, “siamo chiamati a votare all’unanimità, finalmente, per una norma di buon senso che dà risposte alle esigenze dei cittadini e il PD risponde sì come opposizione responsabile che lavora come pungolo e sostegno a provvedimenti che reputa giusti”.

Fratelli d’Italia: passo avanti verso consolidamento principio inclusione finanziaria

In evidenza tra gli altri il commento del deputato Saverio Congedo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Finanze:

“Con l’approvazione all’unanimità della proposta di legge sui conti correnti colmiamo un vuoto normativo esistente da anni e compiamo un decisivo passo avanti verso il consolidamento del principio di inclusione finanziaria. Sono molto soddisfatto perché siamo riusciti a bilanciare le esigenze di contrasto al terrorismo e al riciclaggio di denaro con il diritto di ciascun cittadino di aprire un conto corrente e l’impossibilità che venga chiuso in presenza di un saldo attivo”.

Congedo ha fatto notare che la proposta di legge approvata è “frutto di un serio e scrupoloso esame iniziato più di un anno fa, che ha visto il coinvolgimento di istituzioni e associazioni, offrendo risposte concrete a numerosissimi cittadini che si sono visti chiudere unilateralmente e senza motivo un conto corrente per effetto di segnalazioni interbancarie, non potendo più disporre delle proprie provviste”.

Il deputato di FdI ha infine messo in evidenza che è stato “raggiunto un buon compromesso garantendo il conto corrente come servizio pubblico essenziale e indispensabile per la sopravvivenza nel ciclo economico e sociale del Paese, che non può mai in nessun caso essere negato”.

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