Le quotazioni dell’indice rappresentativo degli istituti di credito italiani sembra avere ancora spazio per il rimbalzo. Vediamo quali sono i segnali più efficaci
Seduta di acquisti sul comparto bancario italiano, con il FTSE Italia All-Share Banks che inizia la settimana su di giri.
Al momento della scrittura l’indice del settore bancario italiano si apprezza dell’1,71%, attestandosi a 8.307,2188 punti. Ad attirare i compratori è la mancata bocciatura sul merito di credito dell’Italia da parte di Fitch dello scorso venerdì. Ciò ha avuto l’effetto di abbassare del 3,15% lo spread tra BTP e Bund, ora a 264,4 punti, rispetto a venerdì.
I primi giorni di gennaio, l’agenzia di rating aveva emesso un comunicato nel quale affermava che in caso di riduzione di un notch del rating sovrano del Belpaese, gli istituti di credito avrebbero subito un conseguente downgrade.
Oltre a questo, i mercati sono ottimisti a causa del rinvio dell’aumento dei dazi da parte di Washington a Pechino, che sarebbe entrato in vigore il prossimo primo marzo (per approfondire).
FTSE Italia All-Share Banks, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
La struttura tecnica dell’indice bancario italiano ha confermato un doppio minimo in area 7.411,6499 punti, dopo un movimento fortemente discendente che ha portato le quotazioni a deprezzarsi di oltre il 33% da maggio 2018.
Oggi i corsi stanno tentando la rottura della linea di tendenza che collega i top del 15 a quelli del 16 maggio 2018. Una violazione di questo livello resistenziale darebbe sarebbe un ulteriore segnale bullish dopo la divergenza di inversione sull’RSI settato a 14 periodi e la conferma del double bottom.
Proiettando l’estensione dal primo low alla neckline della figura si potrebbe individuare un primo obiettivo dei prezzi, localizzato a 8.800 punti. Si potrebbe azzardare l’ipotesi che le quotazioni possano estendere fino a 9.000 punti, importante soglia psicologica e zona di transito della media mobile semplice a 200 giorni.
Ecco come sfruttare l’analisi
Le informazioni che emergono da questa analisi possono essere sfruttate da chi ha posizioni sui singoli titoli del comparto bancario italiano, che sembrerebbero avere ulteriore spazio di movimento al rialzo. Per chi invece stesse valutando un’operatività di tipo ribassista, dovrebbe prestare attenzione ai numerosi segnali bullish presenti nel grafico.
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