La potenziale figura di triplo minimo non è stata confermata e i corsi non riescono a superare la resistenza dinamica che li accompagna dallo scorso luglio. A livello operativo si potrebbe quindi privilegiare una strategia di matrice short
Apertura in deciso ribasso per STM, che inizia l’ultima seduta dell’ottava in gap down, attestandosi a 12,005 euro. A circa un’ora dall’apertura, il titolo risulta il peggiore del FTSE Mib.
STM, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
I corsi non sono riusciti a violare la resistenza fornita dalla linea di tendenza che collega i massimi del 24 luglio a quelli del 3 ottobre 2018, ostacolo che negli ultimi mesi ha subito solamente tre chiusure consecutive superiori al suo livello.
Le possibilità di un buon esito della figura di triplo minimo a quota 11,62 euro si sono ridotte notevolmente, vista la forza del downtrend intermedio in cui sono inserite le quotazioni. I venditori hanno infatti incrementato la loro pressione nella seconda metà di giugno 2018, quando i prezzi sono passati al di sotto della media mobile a 50 giorni.
Dal punto di vista algoritmico, l’oscillatore RSI settato a 14 periodi non segnala nessuna divergenza e non ha ancora raggiunto la zona di ipervenduto.
Il declino per la società che produce componenti elettronici a semiconduttore potrebbe avere ancora spazio.
Nel caso i corsi dovessero effettuare il breakout del supporto a 11,62 euro, la successiva area di possibile concentrazione di domanda si troverebbe a 10 euro ad azione, soglia dalla duplice valenza grafica e psicologica.
Strategie operative su STM
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Da quanto emerso dall’analisi, si potrebbero valutare strategie di matrice short alla rottura di 11,62 euro. Vista l’importanza della resistenza dinamica citata prima, lo stop loss potrebbe individuarsi sopra 12,60 euro. L’obiettivo principale sarebbe identificabile a 10,50 euro mentre l’obiettivo finale a 10,20 euro.
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