L’impulso dell’ultima settimana sull’istituto di credito sembrerebbe essere concluso anche a causa delle numerose resistenze grafiche. La tendenza intermedia avrebbe quindi buone possibilità di proseguire
Seduta all’insegna delle vendite su Mediobanca, che risulta essere il terzo titolo peggiore del FTSE Mib nella prima metà di questa ultima seduta del mese.
Mediobanca, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Graficamente si nota come l’aumento di pressione di vendita odierna sia dovuto alla chiusura del gap down lasciato aperto dallo scorso 19 novembre. Tali zone sono tradizionalmente forti zone di resistenza per i corsi.
A corroborare l’importanza di questo intorno resistenziale si inserisce il transito della media mobile a 50 giorni e della trendline che collega i massimi del 22 ottobre a quelli del 13 novembre 2018.
Il rimbalzo iniziato lo scorso 22 novembre con la divergenza di inversione bullish sull’oscillatore RSI settato a 14 periodi potrebbe quindi essere giunto al suo tramonto.
Questo si può osservare anche dalla struttura dell’impulso appena citato: i prezzi infatti hanno formato quasi solamente candele con corpi ridotti (cosiddette doji) durante l’ascesa.
Bisogna inoltre considerare che la tendenza intermedia è ribassista, e che quindi l’ultima ottava di apprezzamento delle quotazioni sia al momento considerabile come un insieme di prese di profitto. I compratori potrebbero infatti attendere il raggiungimento della zona supportiva posta a 7 euro prima di mettere in piedi un movimento più corposo.
Strategie operative su Mediobanca
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Da quanto emerso dall’analisi, si potrebbero valutare strategie di matrice short con punto di entrata identificabile a 7,65 euro. In questo caso, lo stop loss andrebbe posto a 8,10 euro, l’obiettivo principale a 7,15 euro e l’obiettivo finale a 7,02 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
