Settimana all’insegna dell’alta tensione sul FTSE Mib. Durante questa ottava, gli hedge funds hanno concentrato la loro attenzione su OVS e Saipem
Dopo un inizio di ottava che sembrava dare segni di ripresa, il FTSE Mib ha ceduto alle pressioni del fronte ribassista, che ha fatto segnare all’indice del Belpaese un minimo a 18.754,2402 punti. Nell’ultima seduta della settimana i corsi hanno però reagito, portandosi a 19.080,1602 punti.
A pesare sul nostro Paese sono state le tensioni tra Italia e Unione Europea relativamente al documento programmatico di bilancio, e i disaccordi interni al Governo Conte sulla cosiddetta “pace fiscale”. Tale nervosismo si è riflesso sullo spread BTP-Bund, che ha registrato un picco sui 340 punti base, raggiungendo livelli che non si vedevano da 5 anni (per approfondire).
In questo contesto, l’Ufficio Studi di Money.it ha eseguito la consueta analisi delle posizioni nette corte pubblicate quotidianamente da Consob, confrontando gli ultimi dati del 19 ottobre a quelli della scorsa ottava.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Come si nota dal grafico, la variazione più importante rispetto alla scorsa settimana è su OVS, dove i fondi hanno incrementato di due unità le posizioni corte e dell’1,77% la quota di capitale sulla società detenuto in ottica speculativa. Ciò potrebbe essere dovuto al taglio del giudizio da parte di HSBC, che ha ridotto il target price sulla catena retail di moda, portandolo da 2,9 a 2 euro ad azione.
Gli short non risparmiano nemmeno Saipem, che ha visto incrementare la quota di capitale sociale vittima della morsa ribassista degli hedge funds dell’1,03%. Degno di nota anche l’incremento dello 0,52% sul capitale e di una posizione corta in essere su Generali Assicurazioni.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
I titoli più shortati dagli istituzionali rimangono Azimut, Banco BPM e BPER Banca.
Su Azimut infatti pesano 8 posizioni nette corte e il 9,87% di capitale sotto scacco dei fondi.
Non migliora di molto la situazione di Banco BPM, che presenta 7 posizioni nette corte e il 9,70% di capitale oggetto di scommesse ribassiste da parte dei fondi. BPER Banca soffre invece con 7 posizioni short aperte dagli hedge funds e il 6,70% di capitale sotto l’assedio degli operatori istituzionali.
Escono invece dalla nostra classifica Carige e Banca Farmafactoring: entrambi gli istituti di credito vedono scendere la quota di capitale sociale in mano ai fondi in ottica ribassista al di sotto dello 0,50%.
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