Altro che stop al canone Rai, il governo smentisce Salvini: con la conferma in bolletta salta una delle sue prime promesse

Stefano Rizzuti

15 Novembre 2022 - 10:46

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Il canone Rai si continuerà a pagare con la bolletta elettrica, secondo quanto confermato dal Mef. Una sconfitta su tutta la linea per Matteo Salvini, che aveva promesso la sua abolizione.

Altro che stop al canone Rai, il governo smentisce Salvini: con la conferma in bolletta salta una delle sue prime promesse

Il canone Rai resterà in bolletta. Le famiglie italiane continueranno a pagarlo insieme alla tariffa elettrica anche nel 2023. Nonostante l’impegno preso dall’Italia nel Pnrr di far sparire dalle bollette gli oneri impropri, tra cui anche il canone, nulla cambierà per il prossimo anno.

Una delle battaglie elettorali di Matteo Salvini durante la campagna per il voto del 25 settembre è quindi destinata a fallire: il leader leghista non voleva solo eliminare il pagamento in bolletta, ma puntava addirittura ad arrivare a una graduale cancellazione del canone radiotelevisivo. Eppure, almeno per il 2023, non si andrà in questa direzione.

Già il governo Draghi, peraltro, si era impegnato a scorporare il canone dalla bolletta nel 2023, con un ordine del giorno al decreto Energia. Il nuovo esecutivo, però, non sembra voler seguire quella strada perché servono le risorse per tenere in ordine i conti della Rai.

Il pagamento del canone Rai in bolletta

Conti che sembrano non preoccupare negli ultimi tempi, con un utile netto in miglioramento al 30 giugno 2022. Ma per evitare un tracollo il canone resta una voce fondamentale: solo dalle famiglie si ricavano 1,7 miliardi di euro (stando ai dati del 2021). Il numero di persone che paga il canone è aumentato con la riduzione del prezzo e l’inserimento nella bolletta elettrica, una misura anti-evasione introdotta nel 2015.

No al canone Rai fuori dalla bolletta

Una nota del ministero dell’Economia, guidato da Giancarlo Giorgetti, ha risposto alle sigle sindacali della Rai spiegando che l’ipotesi dell’esclusione del canone dalla bolletta non è fondata. L’importante, spiega il Mef, è che la voce del pagamento del canone sia trasparente e facilmente individuabile dagli utenti finali: in tal caso il requisito richiesto dall’Ue e dall’autorità garante “risulta soddisfatto”.

Canone Rai, la promessa (tradita) di Salvini

Una delle promesse della campagna elettorale di Matteo Salvini, ora vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha riguardato proprio il canone Rai e la sua abolizione. Il leader leghista aveva anche lanciato una raccolta firme online a questo scopo.

Come aveva spiegato in un’intervista a Money.it, a suo giudizio l’abolizione del canone è raggiungibile “tagliando gli sprechi, riducendo gli appalti esterni, ragionando sulla privatizzazione. Il tutto senza dimenticare il tema dei ricavi: vanno incrementati anche quelli derivanti da pubblicità, oppure vendendo i programmi all’estero”. Eppure Salvini ora è stato smentito da un altro esponente leghista, Giorgetti, che per il 2023 ha confermato che non solo il canone resterà, ma anche che si continuerà a pagare in bolletta.

Canone Rai, Salvini non demorde

Salvini, comunque, non demorde. Dal suo staff fanno sapere che la risposta del Mef è puramente tecnica e che la Lega presenterà una proposta ad hoc per modificare le normative vigenti. Resta da capire in che modo e per chiedere cosa nello specifico, se l’addio al canone in bolletta o la sua completa abolizione. Per ora, comunque, non è arrivata nessuna proposta concreta su come sostituire il pagamento in bolletta né su come eliminarlo definitivamente.

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